Sottoscritto a Bologna, durante la 42° assemblea ANCI, il protocollo d’intesa tra la Fondazione Terzjus ETS e la Fondazione Istituto per la Finanza e l’Economia Locale – IFEL

Il giorno 14 novembre a Bologna durante la 42° Assemblea dell’ANCI, è stato sottoscritto, dal Presidente della Fondazione Terzjus ETS Luigi Bobba e dal direttore della Fondazione IFEL, Pierciro Galeone, il protocollo d’intesa tra le due fondazioni per  promuovere e sviluppare al meglio i temi dell’Economia Sociale e promuovere la realizzazione di un’ampia rete assistenziale e di tutela dei cittadini e delle comunità, nell’interesse dei Comuni e delle comunità territoriali per la promozione del benessere e della coesione sociale.

Con il protocollo si intende inoltre sperimentare e sviluppare sinergie nell’ambito dei processi conoscitivi interni ed esterni per lo sviluppo di nuove reti di governance finalizzate alla sperimentazione di nuove progettualità di amministrazione condivisa, tese a favorire e promuovere l’utilizzo di strumenti già previsti dal Codice del Terzo settore (D.lgs. n.117/2017).

Sarà realizzata in particolare una collaborazione finalizzata all’implementazione di dati e buone pratiche per il nascituro Osservatorio dell’Economia sociale ed a supporto del Piano nazionale in fase di predisposizione, promuovere la conoscenza e l’utilizzo di strumenti di finanza sociale da realizzare concretamente in progetti pilota in città più grandi e/o comuni di medie e/o piccole dimensioni, sviluppare nei Comuni progetti di amministrazione condivisa, coinvolgendo ove necessario anche aziende, realtà locali e volontariato di competenza;

Le modalità principali attraverso le quali le Fondazioni intendono approfondire i temi di interesse comune sono:

a. la definizione e individuazione di comuni dove sperimentare, realizzare o arricchire progetti e/o iniziative di amministrazione condivisa;

b. la ricerca di base, la raccolta, lo studio e l’incrocio di dati per lo sviluppo di nuove reti di governance finalizzate alla sperimentazione di nuovi modelli di economia sociale e di modelli replicabili in altri contesti similari;

c. la ricerca-azione su temi e aree specifiche al fine di sperimentare nuove prassi e, dove possibile, fornire indicazioni sulla diffusione delle buone pratiche individuate;

d. rafforzare le sinergie con il mondo sanitario e sociosanitario dei territori, attraverso la collaborazione con Federsanità e Anci regionali.

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