Articoli
Analisi, studi e approfondimenti sul diritto del Terzo Settore
Esclusione IVA fino al 2036 per gli enti associativi
Piemonte e Valle d’Aosta: la geografia dell’economia sociale tra fragilità e innovazione
Il Report preliminare della Fondazione Terzjus, con il sostegno della Fondazione CRT e la collaborazione dell’Unione delle Camere di Commercio del Piemonte e della Valle d’Aosta, offre un quadro aggiornato dell’economia sociale in Piemonte e Valle d’Aosta. Il settore, sebbene ampio e variegato, si trova ad affrontare sfide significative legate alla sostenibilità economica, al ricambio generazionale e all’adattamento alle transizioni verde e digitale. La ricerca evidenzia la necessità di politiche mirate e una collaborazione più proficua tra Fondazione CRT e sistema camerale per rafforzare e valorizzare questo settore strategico.
Dal Terzo settore alle coop un’alleanza per la crescita sociale
L'intervista a Lucia Albano, sottosegretario all'Economia, parla del piano strategico per mettere a sistema tutte le infrastrutture sociali così da promuovere lo sviluppo e la coesione delle comunità e dei territori.
Investimenti incentivabili da indici di performance quali-quantitativi
Il Piano d’azione per l’economia sociale promuove la finanza sociale per incentivare investimenti in capitale e patrimonio di enti sociali. Misure fiscali e finanziarie, come incentivi per piani pensionistici e minibond, e un segmento nazionale dedicato alla finanza sociale, potrebbero stimolare la crescita delle imprese sociali. Inoltre, un rating sociale standardizzato a livello nazionale, integrato con indicatori di governance e impatto sociale, potrebbe qualificare gli operatori economici dell’economia sociale.
Il mutuo soccorso verso nuove frontiere: «Pronti a rivedere le norme»
Le società di mutuo soccorso (Sms) sono al centro di un dibattito sulla loro regolamentazione e ruolo nel sistema sanitario italiano. Il Piano d’azione nazionale per l’economia sociale mira a chiarire le peculiarità delle Sms, distinguendole dalle mutue sanitarie e ribadendo la loro natura di enti di terzo settore. Si discute anche di un aggiornamento della legge istitutiva del mutuo soccorso, mantenendo i principi solidaristici e contrastando le “mutue spurie”.
La centralità delle realtà dell’economia sociale nella preparazione del nuovo piano nazionale
Il Ministero dell’Economia e Finanze sta preparando un Piano Nazionale per l’Economia Sociale, rispondendo alla Raccomandazione del Consiglio UE del 2023. Il piano, in consultazione pubblica fino al 12 novembre, mira a creare un quadro normativo e incentivante per le realtà dell’economia sociale, valorizzando il loro contributo al benessere comune e alla coesione sociale. L’iniziativa prevede il coinvolgimento di enti locali, imprese e cittadini, con un focus particolare sulle aree interne e sulla creazione di occupazione di qualità.
Volontariati al plurale: nuove forme di solidarietà tra aziende e comunità. Intervento di Luigi Bobba a Filantropea 2025
Il volontariato di competenza, in crescita in Italia, vede le aziende impegnarsi in progetti sociali con le competenze dei propri dipendenti. Questo modello, basato sulla co-progettazione, rafforza la coesione aziendale, sviluppa soft skills e contribuisce al capitale sociale. La Fondazione Terzjus avvierà una ricerca per comprendere l’impatto di queste esperienze sui volontari.
Riconoscimento in ambito scolastico e lavorativo delle competenze acquisite nello svolgimento di attività o percorsi di volontariato
Mediante il d.m. 31 luglio 2025, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha adottato, in attuazione dell’art. 19, comma 2, CTS, il decreto ministeriale rubricato “Definizione dei criteri per il riconoscimento in ambito scolastico e lavorativo delle competenze acquisite nello svolgimento di attività o percorsi di volontariato”. Si tratta di un intervento disciplinare […]
Relazione introduttiva di Antonio Chelli, Presidente FIMIV, al Convegno “Le società di mutuo soccorso tra solidarietà e sussidiarietà”, Milano, 31 ottobre 2025
Il Piano d’azione nazionale per l’Economia Sociale chiarisce il ruolo delle Società di Mutuo Soccorso come enti del terzo settore, distinguendo tra SMS storiche e sanitarie. Si propone una revisione della legge 3818/1886, mantenendo i principi solidaristici e non commerciali, e si auspica la creazione di un organismo nazionale presso il Ministero della Salute. Tuttavia, la crescita esponenziale delle SMS solleva preoccupazioni riguardo alle “mutue spurie” che operano in ambiti non previsti dalla legge, eludendo i principi solidali.
“L’ente amministratore di sostegno” il nuovo libro di Mario Renna
Il libro di Mario Renna, “L’ente amministratore di sostegno”, pubblicato da Jovene, analizza la protezione delle persone prive di autonomia, l’operatività dell’amministrazione di sostegno affidata a un ente e il ruolo degli enti del Terzo settore. L’opera si concentra sulla gratuità dell’attività di sostegno e l’intersezione tra l’attività di interesse generale degli enti del Terzo settore e l’amministrazione di sostegno.
Chi controlla le modifiche statutarie di una fondazione intenzionata a diventare ETS? Su un discutibile parere del Consiglio di Stato
Si annota in chiave critica un parere reso dai Giudici di Palazzo Spada, secondo i quali, in certi casi, non basta che la delibera di adeguamento dello statuto al CTS di una Fondazione intenzionata ad iscriversi al RUNTS sia sottoposta al vaglio di Notaio e Ufficio del Registro del Terzo settore, ex art. 22, CTS, ma ne occorre altresì la preventiva approvazione da parte della competente autorità di Governo in base al d.P.R. n. 361/2000.
In Piemonte e Valle d’Aosta partono gli osservatori e i comitati per l’economia sociale
Lo scorso mese di settembre ha avuto ufficialmente inizio il progetto per la “Costituzione di Osservatori e Comitati territoriali per l’economia sociale”, promosso dalla Fondazione Terzjus in partnership con il sistema delle Camere di Commercio di Piemonte e Valle d’Aosta e sostenuto dalla Fondazione CRT.
Il tetto aumenta a 610 milioni: più risorse al 5 per 1000
Cinque per mille, la legge di bilancio porta il tetto a 610 milioni. Un intervento atteso dalle realtà del Terzo settore e che mira a correggere una distorsione che negli ultimi anni ha sistematicamente penalizzato gli enti beneficiari riducendo di fatto le risorse a loro disposizione.
Il nuovo volto del volontariato
Una sintesi delle principali tendenze che emergono dalle indagini Istat curata da Massimo Lori, Responsabile del Registro statistico delle istituzioni non profit dell’Istat.
Se il volontariato sposa il nudging: salvezza o eresia?
[di Sara De Carli, pubblicato in Vita.it del 20 ottobre 2025] Nell’ambito del giving, gli incentivi hanno dimostrato la loro efficacia: per esempio tra il 2018 e il 2022, dopo che il Codice del Terzo settore ha innalzato la percentuale di detraibilità delle donazioni agli Ets dal 26% al 30% (quota che sale al 35% […]
Piano italiano per l’Economia Sociale: ecco cosa c’è dentro
Per la prima volta l’Italia mette nero su bianco una strategia nazionale per lo sviluppo dell’economia sociale. Con la pubblicazione del Piano d’Azione italiano (Dipartimento Finanze – Consultazione sul Piano nazionale per l’economia sociale del Ministero dell’economia e delle finanze) si inaugura una strategia di lungo periodo che punta a riconoscere e sostenere un universo vastissimo di organizzazioni che operano senza finalità di lucro, ma con un impatto profondo sulla vita delle comunità.
L’economia sociale punta sullo sviluppo a misura delle persone
In consultazione pubblica fino al 12 novembre il Piano d'azione nazionale per l'economia sociale Si tratta del primo passo verso la definizione di una strategia nazionale di lungo periodo per il rafforzamento dell'economia sociale in Italia, in attuazione della Raccomandazione del Consiglio UE del 27 novembre 2023 sullo sviluppo delle condizioni quadro dell'economia sociale.
Piano nazionale per l’economia sociale. Come partecipare alla consultazione pubblica lanciata dal MEF
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha lanciato una consultazione pubblica sul Piano nazionale per l’economia sociale che mira a tradurre in Italia le raccomandazioni europee sul rafforzamento di questo settore. L’iniziativa si inserisce nel quadro del Piano d’Azione per l’Economia Sociale varato dalla Commissione Europea, che riconosce il ruolo cruciale dell’economia sociale per inclusione, coesione territoriale, occupazione e transizioni ecologica e digitale.
Iscrizione nel RUNTS di ente regolato dal diritto tedesco: limiti e presupposti
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, attraverso la nota n. 34/12962 del 23 settembre 2025, si è espresso circa l’iscrizione nel RUNTS di una fondazione eretta e regolata secondo la normativa di riferimento tedesca avente sede legale in Germania, sede di rappresentanza in Italia e già iscritta all’anagrafe delle ONLUS. Viene riscontrata una […]
“Calo del volontariato o nuove forme dell’azione volontaria? Molte domande, qualche risposta” intervento di Franca Maino al networking “Fondazione Terzjus: orizzonte 2026”
Il volontariato in Italia sta cambiando, passando da fornitore di servizi a agente di sviluppo comunitario. Le nuove forme di volontariato, più flessibili e digitali, si concentrano su relazioni individuali e empowerment, come nel progetto “Tu x Tu”. La sfida è valorizzare queste trasformazioni, promuovendo comunità di apprendimento e sostenendo la continuità degli interventi.
Parlamento in pressing per la moratoria sull’esclusione Iva
Dalla commissione Finanze della Camera arriva il parere favorevole allo schema di decreto delegato in materia di terzo settore (AC 295). Un via libera che, come emerge dal parere (relatrice Laura Cavandoli della Lega), chiede al Governo di rivedere alcuni nodi centrali per la “sostenibilità fiscale” del mondo del non profit legati soprattutto al tema dell’Iva e dell’Irap.
“La personalità giuridica degli enti non societari dal Codice civile alla Riforma del terzo settore”. La prefazione di Antonio Fici al libro di Paolo Sanna
La riforma del terzo settore può già oggi raccontarsi come una “storia di successo”. Nel momento in cui scriviamo, circa 137.000 enti si trovano iscritti al RUNTS e possiedono pertanto la qualifica di ente del terzo settore. Il terzo settore post riforma si è arricchito non solo quantitativamente, ma, altresì, sotto il profilo qualitativo. Tanti più enti rispetto al passato, ma anche diverse tipologie di enti tra loro distinte. La riforma legislativa del 2017 ha sicuramente contribuito a determinare questo risultato positivo, inizialmente non scontato o, quanto meno, non prevedibile in queste dimensioni.
L’economia che serve la società
L’economia sociale in Italia, composta da quasi 400 mila realtà e oltre 6 milioni di persone, affronta la sfida della sostenibilità economica e dell’adattamento alle nuove trasformazioni. Gli esperti sottolineano l’importanza di colmare le lacune di Stato e mercato, anticipare i bisogni futuri e rafforzare la formazione degli operatori. Il governo italiano sta lavorando a un Piano nazionale dell’economia sociale, mentre Bologna ha già sviluppato un piano metropolitano per promuovere la sostenibilità, l’inclusione e l’equità.
Terzo settore, definito il calendario del nuovo fisco
Per gli enti con esercizio a cavallo arriva la certezza sulla decorrenza del nuovo quadro fiscale. L’Agenzia delle Entrate, in occasione dello speciale di ieri, ha risposto ad un quesito di un ente con esercizio non coincidente con l’anno solare che si interrogava sulla necessità di applicare le nuove regole fiscali già dal 1° gennaio 2026.
Dal nuovo regime fiscale ai limiti retributivi: Onlus verso il Registro unico
Le Onlus devono iscriversi al Registro del terzo settore (Runts) entro il 31 marzo 2026, affrontando un cambio di regime fiscale e nuove opportunità. Il nuovo sistema, basato sul Codice del Terzo settore, elimina la distinzione tra attività commerciali e non, ampliando il perimetro di azione e consentendo attività secondarie. Inoltre, i limiti retributivi per il personale aumentano al 40%, offrendo maggiore flessibilità gestionale.
Come sostenere il volontariato e l’attivismo civico. Una ricerca ideata da Fondazione Terzjus insieme con Fondazione Cattolica
Lo studio che nei prossimi mesi sarà realizzato dalla Fondazione Terzjus in collaborazione e con il sostegno della Fondazione Cattolica, e che oggi ci limiteremo a presentare nei suoi contenuti ed obiettivi essenziali, nasce da un’osservazione molto semplice. Pur costituendo l’attività di volontariato in termini a-tecnici una donazione di fare (erogare servizi, offrire le proprie competenze, ecc.), essa non è individualmente incentivata nel Codice del terzo settore come invece lo è la donazione di dare (denaro o beni).
Adolescenti tra legami sociali e partecipazione alla comunità. Una ricerca su quasi 3000 giovani che frequentano i corsi di IEFP nei CFP di Enaip Veneto
La ricerca realizzata da Enaip Veneto si colloca all’interno di un filone di studi in crescita dedicati alla crescita degli adolescenti in Italia e all’estero, coinvolgendo educatori, sociologi, psicologi, animatori e policy makers. Essa adotta l’approccio del Positive Youth Development (PYD), un modello che analizza la condizione degli adolescenti nella società contemporanea e mira a sostenerli nelle difficili transizioni verso i ruoli della vita adulta. Il PYD è un modello di ricerca-azione che considera le transizioni biografiche degli adolescenti, partendo dall’assunto che essi possiedano risorse per realizzarsi e diventare agenti di cambiamento nella comunità.
Ets, fuori reddito le plusvalenze da decommercializzazione
Transito dei beni in neutralità fiscale se l’attività passa da commerciale a non commerciale in applicazione dei nuovi criteri introdotti dal Codice del Terzo settore. È questa la logica sottesa all’intervento attuativo di uno dei principi direttivi della legge delega (art. 6, comma 1, lett. g), l. n. 111/2023), volto a introdurre un regime speciale per evitare effetti penalizzanti connessi al mutamento di qualifica fiscale delle attività di interesse generale esercitate dagli enti iscritti - o interessati a iscriversi - nel Registro unico (RUNTS).
Ets, plusvalenze congelate nel passaggio nuovo regime
Con la riforma fiscale arrivano misure ad hoc anche per il Terzo settore in vista dell’operatività dal 2026 del nuovo quadro fiscale. Con il decreto attuativo della delega fiscale, sono stati previsti alcuni importanti interventi che si inseriscono nel solco della comfort letter unionale e della successiva fissazione, con il D.l. 84/2025, dei termini per la decorrenza della fiscalità per gli enti del Terzo settore.
PoliTo per il Sociale, idee che cambiano il mondo
Al Politecnico di Torino, è nato un centro di ateneo dedicato al sociale, uno spazio di ricerca per progettare nuovi modelli di sviluppo sociale equo, inclusivo e sostenibile. Nel comitato di indirizzo c’è anche Torino Social Impact.
Alle reti associative compiti di vigilanza e controllo
Pubblicato il decreto che disegna i controlli per gli enti del Terzo settore (Ets) con un ruolo chiave per le reti associative nazionali. È questa l’impostazione del decreto 7 agosto 2025 del ministero del Lavoro, pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale e attuativo dell’articolo 96 del Codice del Terzo Settore (Cts), che definisce in maniera organica le modalità con cui verranno esercitate le funzioni di vigilanza e controllo sugli enti iscritti al Registro unico nazionale del Terzo settore (Runts).
“Decreto controlli” presentazione e commento del direttore scientifico di Terzjus Antonio Fici
Ecco un primo commento, a cura del Prof. Antonio Fici, del decreto 7 agosto 2025, n. 125, pubblicato in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale n. 214 del 15 settembre 2025.
La valutazione di impatto sociale diventa criterio giuridico e amministrativo
La valutazione di impatto sociale (Vis) entra di diritto tra i criteri per la selezione dei progetti a rilevanza nazionale. Una novità che fonda le proprie radici nel Dm del 23 luglio 2019 con cui il ministero del Lavoro fissa modalità e criteri attraverso cui gli enti del Terzo settore (Ets) possono misurare l’effetto di una determinata progettualità.
In arrivo 44 milioni di fondi Onlus fra i beneficiari
Per il 2025 anche le Onlus restano tra i beneficiari degli oltre 44 milioni di euro a sostegno delle attività d’interesse generale del Terzo settore. Con decreto 124/2025, registrato alla Corte dei conti il 2 settembre scorso e pubblicato ieri, il ministero del Lavoro individua gli obiettivi generali e le attività finanziabili attraverso il Fondo a sostegno di progetti e attività di interesse generale degli enti del Terzo settore (Ets).
Presente e futuro dell’economia sociale in Italia: i dati della Expert Survey di Percorsi di Secondo Welfare
La Expert Survey realizzata da Percorsi di Secondo Welfare ha chiesto a studiosi/e ed esperti/e di condividere analisi, valutazioni e proposte sul presente e sul futuro dell’economia sociale nel nostro Paese.
Codice del Terzo Settore. Commentario per articoli
A otto anni dall’adozione del Codice del Terzo Settore (d.lgs. 3 luglio 2017, n. 117), il diritto del non profit in Italia appare ancora in fase di assestamento. Il quadro normativo è ormai tracciato, ma la sua concreta attuazione solleva quotidianamente interrogativi sull’interpretazione, esigenze di coordinamento, richieste di adattamento alle prassi e agli scenari in evoluzione.
Pubblicato on line sul sito del Ministero del Lavoro l’atto di indirizzo 2025 per la ripartizione dei fondi ex art. 72 del CTS: novità per i bandi nazionali
Pubblicato on line l'atto di indirizzo per lo stanziamento dei fondi per gli ETS previsti dall'art. 72 del D.Lgs.117/2017. Le novità del bando
Nello sport dilettantistico, un guardiano anti abusi
La riforma dello Sport ha introdotto l’obbligo per associazioni e società sportive dilettantistiche (Asd e Ssd) di dotarsi di modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e codici di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione di molestie, violenza di genere e ogni altra forma di discriminazione.
Lo stato del Terzo Settore a sette anni dalla riforma
L’introduzione del Codice del Terzo Settore (d.lgs. 117/17) e degli altri provvedimenti legislativi collegati, ha prodotto un cambio di attenzione e di approccio alle problematiche di tutto il campo delle organizzazioni non lucrative. E, dunque, questo breve saggio, nell’ambito del Commentario del Codice del Terzo Settore curato dal prof. Guido Alpa e promosso da UniMarconi, si presenta come un modesto contributo che attinge al più vasto e approfondito lavoro realizzato dalla Fondazione Terzjus con i primi quattro Rapporti sullo stato e l’evoluzione del diritto del Terzo Settore.
Il diritto “locale” del Terzo settore: osservazioni sulle leggi della Provincia autonoma di Bolzano e della Regione Marche
Dopo gli interventi delle Regioni Toscana, Molise, Umbria, Emilia-Romagna e Puglia, si registrano due recenti leggi da parte della Provincia autonoma di Bolzano e della Regione Marche, così rispettivamente intitolate: «Istituzione dell’Elenco provinciale degli enti che svolgono attività di interesse generale e disposizioni in materia di Terzo settore»; «Norme per il sostegno e la promozione del Terzo settore, dell’attivismo civico e dell'economia sociale nella Regione Marche».
Imprese culturali e creative, le istruzioni per lo status
Con il decreto direttoriale 10 luglio 2025 del ministero delle Imprese e del made in Italy (Mimit), pubblicato in Gazzetta ufficiale lo scorso 25 luglio, si completa il quadro attuativo della disciplina in tema di imprese culturali e creative introdotta dalla legge per il made in Italy (legge 206/2023). Disciplina che interessa potenzialmente oltre 301mila organizzazioni (dati Istat 2022 tratti dal progetto di ricerca in convenzione con il ministero della Cultura).
Linee guida in materia di partenariato speciale pubblico e privato per gli istituti e i luoghi della cultura
Con la circolare n. 10 del 1 agosto 2025, il Dipartimento per la valorizzazione del patrimonio culturale del Ministero della Cultura ha pubblicato le “Linee Guida in materia di partenariato speciale pubblico privato per gli istituti e i luoghi della cultura”. Le Linee Guida forniscono indicazioni operative finalizzate a conferire omogeneità, efficienza ed efficacia nell’applicazione del Partenariato Speciale Pubblico Privato per i beni culturali disciplinato dall’art. 134 comma 2 del d. lgs. n. 36/2023 e dall’art. 89, comma 17, del d. lgs. n. 117/2017 – Codice del Terzo Settore.
Dal 1° gennaio 2026 cambia il futuro delle imprese sociali: un nuovo regime fiscale riconosce il loro valore sociale
Dal 1° gennaio 2026, le imprese sociali italiane entreranno in una nuova era grazie a un regime fiscale dedicato e innovativo, pensato per valorizzarne il ruolo e sostenere la loro crescita. La novità nasce dalla Comfort letter della Commissione Europea, rilasciata lo scorso marzo, e segna un passo importante per il terzo settore, riconoscendo per la prima volta un trattamento fiscale specifico alle imprese sociali.
Terzo Settore, una nuova proposta formativa. Il contributo di Terzjus
Al via il terzo anno di percorso accademico promosso dall’Università Pontificia Salesiana. Nostra intervista all’Avv. Gabriele Sepio, Segretario generale della Fondazione Terzjus e promotore del nuovo corso di laurea.
Onlus, con l’iscrizione al Registro parte il fisco del Terzo settore
Con l’entrata in vigore delle disposizioni fiscali del Codice del Terzo Settore (CTS), prevista a partire dal periodo d’imposta successivo al 31 dicembre 2025, il regime ONLUS volge ormai al termine. Il D.lgs. 460/1997 e l’articolo 150 del TUIR, che ne hanno costituito per oltre vent’anni l’impalcatura fiscale, verranno infatti abrogati ai sensi dell’articolo 102, comma 2, del CTS.
Sottoscritto un Protocollo d’intesa tra la Fondazione Terzjus e Cassa depositi e Prestiti (Cdp)
Il 25 luglio 2025, Fondazione Terzjus ETS e Cassa Depositi e Prestiti (Cdm) hanno siglato un Protocollo d’Intesa che apre nuove prospettive per l’economia sociale italiana. Questa collaborazione strategica mira a sostenere e valorizzare il Terzo settore attraverso l’attivazione di strumenti innovativi di finanza sociale, la promozione del volontariato d’impresa e la creazione di un […]
Enti del terzo settore come amministratori di sostegno
Fondazione Terzjus e Cnel propongono una legge per permettere agli enti del terzo settore (ETS) di diventare amministratori di sostegno, ripristinando l’anima sociale dell’istituto. L’obiettivo è tutelare meglio le persone, soprattutto anziani, e contrastare l’uso dell’amministrazione di sostegno come strumento di gestione patrimoniale. La proposta si ispira ai casi virtuosi di Austria e Germania, dove già si affida l’amministrazione di sostegno a organizzazioni non profit.
L’azione di responsabilità verso gli amministratori di associazioni non riconosciute. Commento alla sentenza della Corte Costituzionale n. 86/2025
Merita di essere segnalata una recente sentenza della Corte Costituzionale, che nuovamente è intervenuta su materie di interesse per chi studia e si occupa di associazionismo e diritto del terzo settore. La decisione in commento è la sentenza n. 86 del 21-26 giugno 2025, con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato “l’illegittimità costituzionale dell’art. 2941, […]
Enti del Terzo settore, passaggio morbido per la non commercialità
In dirittura d’arrivo il decreto attuativo della delega fiscale con le misure per il Terzo settore. Con il provvedimento, che dovrebbe essere discusso la prossima settimana in Consiglio dei ministri, sono attesi interventi ad hoc in linea con il varo delle misure fiscali a seguito della comfort letter arrivata da Bruxelles.
Terzo settore, occupati in crescita ma redditi bassi
Il Rapporto annuale Inps, presentato ieri (si veda anche il servizio a pagina 8), dedica ampio spazio all’analisi della platea degli operatori del Terzo settore, restituendo una fotografia aggiornata di un comparto in espansione sotto il profilo occupazionale ma che continua a presentare elementi strutturali di fragilità, specie sul versante contrattuale e retributivo.
Amministrazione di sostegno, quell’«interdizione mascherata» che il Terzo settore può sanare
Negli oltre vent'anni trascorsi dalla sua nascita, l'istituto ha perso la sua natura originaria a garanzia dell'autodeterminazione della persona, per diventare una mera difesa del patrimonio. Per Vincenzo Falabella, consigliere del Cnel, recuperare il senso originario della figura dell'amministratore è possibile grazie al non profit.
Le donazioni fiscalmente agevolate agli enti dell’economia sociale: un paper del Direttore Scientifico di Terzjus per la Commissione europea
Nel quadro delle azioni a supporto dell’economia sociale europea, la Commissione europea (più precisamente la DG Employment, Social Affairs and Inclusion) ha di recente organizzato un ciclo di tre seminari sulla “tassazione a supporto dell’economia sociale”. In ciascuno di questi seminari sono stati presentati e discussi dai loro autori, assieme a partecipanti provenienti da autorità competenti degli Stati membri e dalla medesima Commissione, tre paper su specifici aspetti della fiscalità degli enti dell’economia sociale.
Approvata dal Consiglio Regionale della Puglia la Legge Regionale “Disposizioni in materia di promozione delle attività degli Enti di Terzo settore” in data 30/6/2025
Accanto alla dimensione economico contrattuale, legata a diritti e doveri, a rispettivi compiti e mansioni, occorre investire sulla dimensione fiduciaria che si basa sulla qualità delle relazioni, sul
rispetto della persona.
La persona o il patrimonio al centro?
«Ha circuito e sottratto oltre 500 mila euro». «Ruba 120 mila euro a parente inabile». «Amministratore di sostegno accusato di avere sottratto denaro per 72 mila euro». Paolo, Carla, Simona, e tanti altri. La cronaca nera ne parla. Non sono pochi i casi in cui l’amministratore di sostegno, incaricato di gestire il patrimonio e gli interessi di una persona fragile, commette abusi e negligenze, danneggiando i beneficiari.
Amministratore di sostegno e autodeterminazione della persona fragile. Questione di diritti
Centralità del patrimonio o centralità della persona? Questa la domanda che ha guidato i ricercatori della Fondazione Terzjus nel redigere il report Terzo settore e amministrazione di sostegno. Questioni scenari e prospettive, pubblicato da Editoriale Scientifica e scaricabile gratuitamente dal sito www.terzjus.it
Amministrazione di sostegno e terzo settore, scenari e prospettive. Report della Fondazione Terzjus presentato al Cnel
Far sì che l’istituto dell’amministrazione di sostegno si apra agli enti di terzo settore. Questa la proposta che la Fondazione Terzjus ha presentato al Cnel, analizzando “questioni, scenari, prospettive”. Con la proposta di un intervento legislativo che modifichi l’attuale normativa.
La Fondazione Terzjus ancora in crescita! Il 29 aprile 2025 è stato approvato il Bilancio consuntivo 2024
Lo scorso 29 aprile, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Terzjus ETS, con maggioranza qualificata, riunito sia on line che in presenza, unitamente alla maggioranza dei presidenti soci partecipanti fondatori e dei presidenti dei soci partecipanti aderenti, ha approvato il bilancio d'esercizio consuntivo chiuso al 31/12/2024 con un positivo risultato di esercizio e un avanzo di gestione di circa 11.000 euro e un attivo di circa 455.000 euro.
Gli Enti del Terzo Settore essenziali per un cambio di rotta dell’amministrazione di sostegno
Il CNEL recepisce la proposta di Terzjus e presenta proposta di legge per modificare la normativa in vigore. Presenti il Presidente Brunetta, il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, il Presidente di Terzjus, Luigi Bobba e Vincenzo Falabella, Consigliere CNEL e Coordinatore Osservatorio Inclusione e Accessibilità.
Luigi Bobba: “Il Terzo settore non è una ruota di scorta. Adesso il Governo acceleri sulla riforma”
Luigi Bobba era sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali quando Renzi aveva iniziato a ragionare su come riordinare il Terzo Settore. L'attuale presidente della Fondazione Terzjus, riconfermato nell'incarico anche con Gentiloni, ha lavorato in prima persona sulla riorganizzazione che ha portato alla nascita di Ets, Runts e al Codice del Terzo Settore. Una riforma che, però, ancora oggi non è del tutto attuata. Ma si trova «a due passi dalla meta».
Nel Terzo settore dal 2026 nuovo fisco al debutto
Dal 2026 via libera alla nuova fiscalità del Terzo settore. A confermarlo è il decreto fiscale (decreto legge 17 giugno 2025 n. 84 pubblicato ieri sulla «Gazzetta Ufficiale») che mette in ordine il quadro fiscale degli enti del Terzo settore (Ets) definendone il termine di decorrenza.
Le cooperative sociali sono soggette solamente a liquidazione coatta amministrativa
La Corte d’Appello etnea, attraverso la sentenza del 5 maggio 2025, n. 632, ha ribaltato la sentenza del Tribunale di Ragusa, 10 gennaio 2025, n. 3, mediante cui si disponeva l’apertura, ai sensi dell’art. 49 c.c.i.i., della liquidazione giudiziale; pronunciandosi sul reclamo della cooperativa sociale, ha revocato la misura adottata dal giudice di prime cure, […]
Presentazione del Terzjus Report 2024: più di 37.000 Enti non profit in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta di cui 13.000 iscritti al RUNTS e 12.000 al RASD
Oltre 26.000 organizzazioni non profit in Piemonte, più di 9.500 in Liguria e oltre 1.100 in Valle d’Aosta: questi i numeri che testimoniano la vitalità e il radicamento del Terzo Settore nel Nord-Ovest italiano
In occasione della presentazione del Terzjus Report 2024, promossa dalla Consulta delle Fondazioni di Origine Bancaria del Piemonte e della Liguria e dalla Fondazione Terzjus, in collaborazione con il Forum del Terzo Settore Piemonte e CSVnet Piemonte ETS, verrà offerta una fotografia aggiornata e dettagliata degli Enti non profit nelle tre Regioni.
Quel tempo usato per gli altri (anche) in orario di lavoro: una impresa su tre dice sì
In un articolo apparso lo scorso aprile sulla rivista economica Forbes Michael Sheldrick, fondatore di Global Citizen, movimento internazionale di attivisti impegnati in campagne di riduzione della povertà estrema nel mondo, ha sostenuto che il volontariato aziendale è cresciuto impetuosamente fra le corporation, sino a diventare un fenomeno di tendenza nel capitalismo americano.
“Terzo settore e amministrazione di sostegno. Questioni, scenari e prospettive” a cura di Antonio Fici e Mario Renna (Editoriale Scientifica, Napoli, 2025)
Il volume intende esaminare, traendo anche spunto da alcune esperienze straniere, il ruolo degli enti del Terzo settore e delle organizzazioni private non lucrative nell’ambito della protezione delle persone prive in tutto o in parte di autonomia. La riflessione avviata valorizza l’intersezione tra gli enti del Terzo settore e l’amministrazione di sostegno: si tratta di […]
Fondazione Terzjus rinnova la partnership con il Politecnico di Torino per la seconda edizione del Master in Innovazione sociale e tecnologica per le imprese cooperative e il terzo settore
Siamo lieti di annunciare che è stato pubblicato il bando per la seconda edizione del Master in Innovazione Sociale e Tecnologica per la Cooperazione, organizzato dal Politecnico di Torino e in programma da gennaio a dicembre 2026. Dopo il grande successo della prima edizione, Fondazione Terzjus conferma con entusiasmo il proprio supporto a questo progetto formativo d’eccellenza, contribuendo attivamente alla sua crescita e diffusione.
Le sfide e le scelte del Terzo settore
Il Terzo Settore, trent’anni dopo la sua fondazione, affronta nuove sfide: vigilare sui vulnerabili, promuovere una crescita inclusiva e partecipare alla democrazia digitale. Per rispondere a queste sfide, deve affrontare la carenza di volontari e professionisti qualificati, affermare la propria soggettività rispetto a mercato e Stato, e sfruttare le opportunità offerte dal Codice del Terzo Settore e dal Piano d’Azione per l’Economia Sociale.
Amministratore di Sostegno e Terzo Settore: un’alleanza per l’autodeterminazione
Il prossimo 25 giugno 2025, presso il CNEL, (Aula Marco Biagi), si terrà un evento di straordinaria rilevanza sociale e giuridica dal titolo "Amministrazione di sostegno e terzo settore: scenari e prospettive", organizzato dall’Osservatorio Inclusione e Accessibilità in collaborazione con la Fondazione Terzjus. L’iniziativa rappresenta un’occasione unica per riflettere su uno degli istituti più innovativi e al tempo stesso controversi del nostro ordinamento: l’amministratore di sostegno (AdS).
Il tetto al cinque per mille brucia 79 milioni per il sociale
Cinque per mille: anche quest’anno il tetto di spesa “tradisce” la volontà dei contribuenti che scelgono di finanziare le realtà dell’economia sociale. Secondo i dati forniti dall’Agenzia delle Entrate, il cinque per mille 2024 vale ben 603 milioni di euro, ossia circa 79 milioni di euro oltre il tetto massimo di 525milioni fissato ex lege.
Il rischio per le fondazioni corporate nascosto nel ddl Ferragni
Il Parlamento sta esaminando il ddl che - a seguito del "pandoro gate" - vuole aumentare le garanzie per le vendite di prodotti a scopo solidale. Il testo ha bisogno di essere riscritto in diversi punti, per esempio per escludere esplicitamente gli enti già iscritti al Registro unico del Terzo settore. Comprese le fondazioni corporate che hanno scelto di essere enti del Terzo settore.
Le Reti Associative e i Centri di Servizio per il Volontariato: due attori fondamentali per infrastrutturare il Terzo settore in Italia
Di sicuro è alla vitalità di questo multiforme tessuto associativo che si guarda con grande attenzione dagli albori della modernità, in particolare dal viaggio compiuto da Alexis de Tocqueville in America nel lontano 1831, laddove l’autore intuì che la volontà dei cittadini di mettersi insieme per fare qualcosa di utile nella comunità è un fattore decisivo per il buon funzionamento della democrazia.
Non solo tecnici e sempre più connessi per promuovere il volontariato
Quasi il 40 per cento delle risorse dei Centri di servizio per il volontariato (Csv) è oggi destinato alla promozione del volontariato. È quanto emerge da una ricerca, diffusa in questi giorni, realizzata dalla Fondazione Terzjus su incarico di Unioncamere, dedicata all’evoluzione delle reti associative e del sistema dei Csv alla luce della riforma del terzo settore.
La Raccomandazione Ue valorizza i piani nazionali a favore della collettività
A distanza di quasi dieci anni dall’avvio della riforma del Terzo settore, il non profit italiano si trova di fronte a una nuova sfida: far sì che il piano d’azione sull’economia sociale promosso dalla Raccomandazione europea si traduca in misure concrete per gli enti che ne fanno parte.
L’economia sociale scommette su finanza e aiuti su misura
L’action plan. Il gruppo di lavoro istituito dal Mef punta a costruire un quadro giuridico e tributario ad hoc dopo le aperture della Comfort letter Ue
Riforma del Terzo settore. Gli enti sportivi dilettantistici ETS di diritto?
Nel quarto Rapporto Terzjus sullo stato e le prospettive normative del Terzo Settore in Italia, Luigi Bobba individua tre magro chiavi di lettura, urgenze, attese e prospettive, tutte orientate alla completa implementazione della Riforma del Terzo Settore.
Volontariato in evoluzione: come cambiano reti associative e Csv dopo la riforma del terzo settore
Che ruolo svolgono oggi i Centri di servizio per il volontariato e le Reti associative nell’architettura del terzo settore? A dare risposta è il nuovo studio promosso dalla Fondazione Terzjus per conto di Unioncamere, che indaga come questi soggetti stiano evolvendo alla luce delle trasformazioni normative introdotte dalla riforma del Terzo settore.
Bruxelles declassa l’economia sociale? Sì, ma indietro non si torna: ora la palla passa ai territori
L’improvvisa chiusura dell’unità dedicata all’economia sociale all’interno della Direzione generale Grow della Commissione Europea impone agli stakeholder del settore di fare “armi e bagagli” – a proposito di armi chissà se dietro a questa decisione c’è anche la nuova strategia europea di riarmo – per trasferirsi altrove.
“Ruolo prospettive dei centri di servizio per il volontariato e delle reti associative del terzo settore”, presentazione di Cristiano Caltabiano
La presentazione offre una panoramica approfondita sul ruolo e l’evoluzione delle Reti Associative (RA) e dei Centri di Servizio per il Volontariato (CSV) dopo la riforma del Terzo settore. Attraverso due indagini complementari, il lavoro mette in luce sia le differenze sia i tratti comuni tra queste realtà, evidenziando la varietà delle pratiche associative e la ricchezza delle attività di interesse generale svolte dalle RA, che spaziano dalla promozione culturale e sociale all’advocacy per i diritti delle minoranze e alla sensibilizzazione su temi di attualità.
Cresce il volontariato di competenza nelle imprese. Seconda rilevazione mediante sistema dati Excelsior di Unioncamere. Coinvolte anche le aziende con meno di 50 dipendenti
Diffusione tra le imprese di una possibilità prevista dall’art. 100 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR). La norma stabilisce che le aziende possano dedurre fino al 5 per mille delle spese relative all’impiego di lavoratori dipendenti per prestazioni di servizi erogate a favore di Onlus.
Il premio. Il volontariato di competenza fa bene alla società e alle aziende
Volontari in azienda che fanno la differenza e cambiano (in meglio) la società ma anche l’impresa per cui lavorano: nasce così il Premio Volontari@work che ogni anno individua i progetti e le migliori pratiche di volontariato “aziendale” e di competenza. Organizzato dalla Fondazione Terzjus, il premio, giunto quest’anno alla sua seconda edizione, è stato assegnato a: Fondazione StMicroelectronics, Edison e Airc. Una menzione speciale al progetto “Borgo Ragazzi don Bosco” di Roma.
Rapporto Terzjus: reti associative, tra advocacy, identità e servizio
Tra istituzione e movimento: qual è il ruolo del terzo settore? Questa riflessione è affiorata secondo vari punti di vista, in occasione dell’incontro promosso a Roma giovedì 8 maggio da Fondazione Terzjus, in collaborazione con Unioncamere, nel corso del quale è stato presentato il report di ricerca dedicato a “Ruolo e prospettive dei Centri di servizio per il volontariato e delle Reti associative dopo la riforma”, curato da Cristiano Caltabiano.
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