Articoli
Analisi, studi e approfondimenti sul diritto del Terzo Settore
Articolo 112, così il Governo mette nel mirino l’autonomia del Terzo settore
La norma 112 della legge di bilancio va contro il principio di sussidiarietà
L'articolo 112, contenuto nella bozza della legge di bilancio 2025, prevede l'inserimento di un rappresentante del Ministero dell'economia e delle finanze negli organi di controllo delle società che ricevono contributi pubblici, anche indiretti, superiori ad euro 100mila. Fondazione Avsi si appella a tutti i parlamentari e chiede che questo articolo sia integralmente soppresso nel dibattito in aula
L’amministrazione condivisa e le partnership tra pubblico e terzo settore
In un influente articolo del 2006, Stephen P. Osborne individuava tre modelli con cui la Pubblica Amministrazione governa la produzione di servizi e beni pubblici. Originario nell’ambito dei sistemi di welfare è il modello “statalista”, che vede lo Stato come un'entità unitaria coincidente con il bene comune.
Le imprese sociali in Italia: un aggiornamento sulle principali caratteristiche a fine 2023
Le più recenti elaborazioni effettuate nello scorso mese di luglio da Unioncamere sui dati della sezione speciale del Registro delle imprese riservata alle “Imprese Sociali”, confermano l’importante trend di crescita registrato per questa tipologia di ente del terzo settore a partire dalla riforma introdotta dal d.lgs. 3 luglio 2017, n.112.
Il programma di volontariato aziendale di Crédit Agricole
Attraverso il programma aziendale “Connessioni digitali”, i volontari di Crédit Agricole in Italia si sono trovati tra i banchi di scuola per contribuire a coltivare il senso civico dei ragazzi e delle ragazze che vivono nelle aree svantaggiate del nostro Paese.
Le Cer come enti del Terzo Settore democratizzano l’accesso all’energia
Una comunanza d'intenti, favorire l’inclusione e ridurre le diseguaglianze, salvaguardando anche l'ambiente, lega gli Enti del Terzo Settore alle Comunità energetiche. L’anno scorso la produzione e l'autoconsumo di energia rinnovabile è stata inserita tra le attività di interesse generale previste dal Codice del Terzo Settore su richiesta dell'Anci (in base al decreto legge 57 del 2023) rendendo così possibile per le Cer in fase di costituzione assumere la forma giuridica di Ets nelle sue diverse contigurazioni (associazione, fondazione, cooperativa e impresa sociale).
Finalmente il Social bonus: ecco come funziona e come utilizzarlo
Il 4 settembre scorso è arrivata una buona notizia: con decreto del direttore del Terzo settore del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali (Mlps) Alessandro Lombardi, sono stati approvati i primi cinque progetti che prevedono l’utilizzo del Social bonus. Una misura introdotta all’art. 81 del Codice del Terzo Settore (Cts) che è rimasta a lungo inapplicata finché non è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale, nel luglio 2022, il decreto n. 89 attuativo della stessa.
Partecipanti alla Cer, contributi Gse senza Iva
Comunità energetiche: fuori campo Iva la ripartizione dei contributi del Gse per i soli partecipanti al sodalizio. Con la risposta a interpello 201/2024, pubblicata ieri, l’agenzia delle Entrate torna sul tema del trattamento fiscale da riservare alle componenti “restituite” ai componenti delle configurazioni di autoconsumo collettivo di energia green (Cer). Si tratta di un modello innovativo di produzione e autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, basato sulla cooperazione attiva tra persone fisiche, piccole e medie imprese, enti non profit e soggetti pubblici, che si associano con la finalità di creare benefici economici, ambientali e sociali per la comunità di riferimento. Il chiarimento reso dall'Agenzia riguarda, in particolare, la posizione dei produttori che, pur non essendo componenti della comunità, mettono a disposizione della Cer una struttura produttiva e si impegnano a collaborare nella gestione dell'impianto per massimizzare la disponibilità di energia prodotta.
Terzo settore, il limite per il fotovoltaico vale sul nuovo impianto
Superbonus e terzo settore: il limite di 200 kW riguarda i soli impianti fotovoltaici da installare. È quanto affermato dall’agenzia delle Entrate nella risposta a interpello 199/2024, che si sofferma su alcuni aspetti legati all’installazione di pannelli fotovoltaici tramite superbonus. Ci si riferisce alla maxi-detrazione pari, nella sua versione più generosa, al 110% delle spese per interventi di efficientamento energetico e riduzione del rischio sismico degli edifici.
Inclusione, il piano che coinvolge Terzo settore, aziende e università
Da evento annuale per chiamare a raccolta l’ecosistema dell’inclusione ad azione che guarda a quell’ecosistema di aziende, di università, di Terzo settore, ma in modo più sistemico. Per fare in modo che ogni attore sia in grado di portare il proprio contributo. Una trasformazione da comitato in fondazione – la Fondazione global inclusion art. 3, appunto – che deriva dall’esigenza di strutturare e dare concretezza ad un’iniziativa nata nel 2019 (coinvolte negli anni 70 università, 200 aziende e quasi 15 mila persone) su spinta di Newton, società che sviluppa soluzioni per aziende, e del Comitato global inclusion art. 3.
Le CER sposano il Terzo settore. Così funziona
La scelta di utilizzare una delle forme giuridiche degli ETS per costituire una CER appare convincente per una ragione principale: esiste un’“anima comune” tra CER e ETS. Infatti, il D.lgs 199/2021 qualifica le CER come uno strumento per generare insieme benefici ambientali, economici e solidaristici. Una modalità comunitaria per promuovere l'autosufficienza energetica e favorire l’accesso ad energia meno costosa per le fasce sociali più disagiate.
Co-progettazione e Onlus: spunti da una recente decisione del TAR Lombardia
La sentenza del Tribunale amministrativo lombardo si lascia apprezzare per la prudente ed equilibrata applicazione della disciplina - primaria e secondaria - in materia di co-progettazione e per l’attenzione verso la disciplina transitoria che, come sopra indicato, continua a spiegare effetti, al fine di assicurare una indispensabile coerenza sistematica.
Come creare e gestire Comunità Energetiche Rinnovabili nel Terzo Settore
Nel contesto della crescente transizione verso un futuro sostenibile, le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) rappresentano una risposta innovativa alle sfide del cambiamento climatico e della sostenibilità.In questa guida operativa, la Fondazione Terzjus esplora il ruolo cruciale che gli Enti del Terzo Settore (ETS) possono giocare nel promuovere e favorire lo sviluppo di modelli efficaci di […]
Comunità energetiche, conviene qualificarsi come Ente di Terzo Settore?
La forma giuridica di Ets è coerente e persino vantaggiosa per la formazione di una Cer, a patto che tra gli obiettivi fondanti non ci sia la distribuzione di utili ai soci. Pubblichiamo l'introduzione del direttore scientifico di fondazione Terzjus che ha pubblicato il dossier
La Comunità come ente del Terzo settore moltiplica i risultati
Le Cer sono aggregazioni di cittadini, enti non profit e imprese che, senza finalità di lucro, si associano per produrre, condividere e consumare energia da fonti rinnovabili.
Comunità energetiche a forma libera ma con divieto di distribuire utili
Comunità energetiche rinnovabili (CER): quale forma giuridica scegliere? Un interrogativo che deve muovere anzitutto dalla legislazione nazionale. L’art. 31 del D.lgs. n. 199/2021, nel tracciare i tratti distintivi di una CER nulla prescrive in merito alla forma giuridica da adottare.
Cer come Enti del terzo settore
Tra le varie domande, agli intervistati è stato chiesto quale fossero gli ostacoli incontrati nel percorso di ideazione della Cer. Un coro unanime: «è interessante notare come il tema relativo all'incompletezza della normativa (mancanza dei decreti attuativi di cui al digs 8 novembre 2021, n. 199) rappresenti l'ostacolo principale per la strutturazione e la definizione di molti aspetti della Comunità energetica».
Il 2 ottobre a Roma il convegno su: “La disciplina del titolare effettivo negli enti ecclesiastici e negli enti del terzo settore” interviene A. Fici Direttore Scientifico di Terzjus
Tramite registrazione da fare scrivendo ad [email protected] Mercoledì, 2 ottobre 2024 dalle ore 15 alle ore 18 presso l'Auditorium Antonianum di Viale Manzoni, 1 a Roma potete partecipare in presenza al convegno
Cer, uno dei pilastri per fondare comunità solidali e partecipate
Un censimento delle Comunità energetiche rinnovabili (Cer) in Italia ancora non è disponibile. La lentezza con cui è stato definito il quadro regolatorio – dopo il decreto legislativo 199/21 si è dovuto attendere il Dm 414/2023 sulla tariffa incentivante – ha condizionato i progetti di costituzione delle Cer. Tuttora ci sono molte difficoltà: dalle questioni collegate alla forma giuridica possibile, al trattamento fiscale, fino alla complessità di dar vita a un progetto che parte da produzione e distribuzione di energia – con finalità di salvaguardia ambientale e obiettivi economici – per arrivare a rispondere a bisogni sociali profondi, di equità e di condivisione.
Da “consumer” a “prosumer”. Le opportunità di sviluppo delle CER nella forma di ETS
La ricerca della Fondazione Terzjus “Gli ETS come veicolo di sviluppo delle CER” rappresenta l’occasione per svolgere un’analisi più ampia in merito al crescente ruolo del Terzo settore nello sviluppo di alcuni comparti particolarmente rilevanti per il futuro dell’economia sociale ispirati ad una dimensione dove la cultura economica si lega in modo sempre più intenso alla valorizzazione dell’interesse generale. La produzione di energia attraverso fonti alternative diventa così un contesto in cui sperimentare nuovi modelli economici e produttivi di valore sociale e ambientale finora rimasti in disparte rispetto all’utilizzo dei tradizionali strumenti, forme e qualifiche giuridiche messe a disposizione dal mercato.
Terzo Settore, opzione forfait entro 65mila Euro
Arriva dall'agenzia delle entrate qualche chiarimento utile per organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale che da quest'anno possono optare per il regime forfettario (L.190 del 2014).
La condizione è che le entrate non superino i 65 mila euro.
Indagine nazionale sugli enti filantropici: al via la nuova edizione di Riforma in Movimento. Si può partecipare fino al 10 ottobre
È stata lanciata l’indagine nazionale che coinvolge tutti gli Enti Filantropici e gli Altri ETS che svolgono attività filantropica. Promossa da Fondazione Terzjus e Italia non profit, Riforma in Movimento intende raccogliere le testimonianze e le opinioni degli enti filantropici con l’obiettivo di valorizzarne il fondamentale ruolo per il Terzo Settore e per il sistema paese.
Volontariato di Competenza: il caso di Roche
A livello internazionale un numero crescente di aziende sta implementando il volontariato d’impresa nelle proprie strategie di responsabilità sociale, in Italia sicuramente la pratica del Volontariato di Competenza (VdC) è ancora agli albori, ma sempre più attenzione è rivolta a quelle imprese che hanno iniziato a sviluppare attività e programmi in questo ambito. Insieme alle donazioni, alla filantropia strategica e allo sviluppo “verso e insieme alla comunità”, il VdC è una delle attuali modalità con cui le aziende sostengono con un aiuto finanziario, materiale o di competenze umane (do Paço e Nave, 2013a; Rodell et al., 2016; Sekar e Dyaram, 2017) il contesto sociale rappresentato dalla comunità di cittadini e cittadine.
Verso le CER del Terzo Settore
L’inclusione, ad opera del decreto legge n. 57/2023, della “produzione, accumulo e condivisione di energia da fonti rinnovabili a fini di autoconsumo” tra le attività di interesse generale di cui all’art. 5, comma 1, d.lgs. 117/2017 (“CTS”), nonché di cui all’art. 2, comma 1, d.lgs. 112/2017, ha costituito un decisivo punto di svolta nel percorso di avvicinamento delle comunità energetiche rinnovabili (“CER”) al terzo settore. Lo svolgimento quanto meno prevalente di una o più attività di interesse generale è infatti necessario per poter qualificare un ente come ente del terzo settore, consentendone l’accesso al RUNTS e al relativo regime promozionale.
Pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro l’Avviso 2/2024 che stanzia oltre 22mln di euro per i progetti di rilevanza nazionale a favore degli enti del Terzo Settore
E' possibile inoltrare l'istanza di partecipazione mediante l'apposita Piattaforma disponibile dalle ore 12:00 del 23 settembre 2024 sino alle ore 20:00 del 22 ottobre 2024.
Luigi Bobba presenta il Report di ricerca: “Gli ETS come veicolo per lo sviluppo delle Comunità energetiche”
Realizzato dalla Fondazione Terzjus con il contributo della Fondazione Cariplo, il rapporto sarà illustrato in un seminario previsto per il 24 settembre a Roma
Aperto oggi e sino al 31 ottobre il portale INPS per accedere al contributo per l’assunzione di giovani con disabilità negli enti del Terzo Settore
Da oggi è possibile presentare le domande per accedere ai contributi per l'assunzione di giovani con disabilità tramite il portale INPS
Co-creazione: i cittadini e gli operatori pubblici protagonisti del cambiamento del welfare (e non solo)
Nel nostro Paese vi è un prefisso che guadagna consensi crescenti tra gli studiosi, i decisori pubblici e gli attivisti sociali. Si tratta dell’espressione “co” che, in congiunzione con le principali funzioni del ciclo delle politiche pubbliche (co-programmazione, co-progettazione, co-produzione e co-valutazione), sta ad indicare forme mutevoli di collaborazione fra i diversi soggetti che intervengono nella definizione e nell’attuazione di attività di interesse generale (istituzioni pubbliche, Enti del Terzo Settore -ETS, agenzie educative, parti sociali, gli stessi cittadini). Non solo nel perimetro tradizionale del welfare (servizi socioassistenziali, sociosanitari e socioeducativi), ma anche in altri importanti ambiti per la cura del benessere collettivo, tra cui la rigenerazione urbana, le comunità energetiche, l’agricoltura e il turismo sociale, lo sport inclusivo.
Le ultime modifiche all’ordinamento contabile degli ETS: pubblicata la Circolare esplicativa n. 6/2024 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, attraverso la Circolare n. 6/2024, offre dei chiarimenti sulla portata dell’art. 4 della L. n. 104/2024, rubricato come “Modifiche al Codice del Terzo Settore, di cui al D.L.gs. n. 117/2017”.
On line l’atto di indirizzo per il 2024 relativo al Fondo di cui agli artt. 72 e 73 del D. Lgs. n. 117/2017. Oltre 35 MLN di euro per le attività di interesse generale esclusivamente di rilevanza nazionale. Entro settembre sarà pubblicato il bando
Probabilmente entro la prima metà di settembre verrà pubblicato il bando per assegnare le risorse previste dal Decreto del 12/072024 n. 122, pubblicato sul sito del Ministero il 12 agosto.
Cinque per mille, per gli enti sportivi la chance del doppio accredito
Consentito l’accreditamento per più finalità da parte degli enti, purché siano in possesso di tutti i requisiti richiesti per ciascuna categoria.
Terzo settore, entro il 3 dicembre le domande per gli immobili del Demanio
Prima di finalizzare le domande di assegnazione, agli enti è consentito anche richiedere un sopralluogo da effettuare entro novembre.
5xmille, l’elenco aggiornato delle Onlus accreditate per il 2024
5 per mille: pubblicati gli elenchi delle Onlus accreditate per il 2024 e degli oltre 80mila enti ammessi per il 2023. Due notizie che arrivano dall’Agenzia delle entrate e che interessano gli enti ai fini dell’accesso al contributo del 5 per mille dell’IRPEF.
Sulla gratuità dei rapporti convenzionali ex art. 56 CTS
Il Consiglio di Stato, confermando la decisione del T.A.R. Toscana, mostra un totale allineamento al noto parere n. 2052/2018 reso dal medesimo organo in sede consultiva.
I fabbisogni formativi dell’economia sociale. L’indagine 2023 del Sistema Informativo Excelsior sull’economia sociale è stata realizzata da Unioncamere con la collaborazione di Fondazione Terzjus ed Euricse
Questo approfondimento dell’indagine Excelsior è dedicato ai fabbisogni professionali e formativi delle imprese dell’economia sociale. Unioncamere, in collaborazione con Euricse e Terzjus, mutua dal dibattito europeo un concetto relativamente nuovo per l’Italia. Come verrà illustrato nel corso di questo rapporto, tale novità ha origine dalla percezione che le strategie di sviluppo economico e sociale in tempi tanto complessi abbiano bisogno di aprirsi a nuove categorie di analisi e azione.
Giuseppe Brandi, “Riforma del terzo settore. Codice ragionato ed essenziale” (Editoriale Scientifica, 2024). Oltre 4000 pagine nella versione aggiornata
Tra i tanti effetti generati dalla legge delega n. 106/2016 e dai successivi decreti legislativi attuativi del 2017 uno dei più importanti è stata l’affermazione di un diritto del Terzo settore, che ha trovato, per effetto dell’approccio organico seguito dal legislatore della riforma, piena cittadinanza all’interno dell’ordinamento giuridico italiano.
5 per mille, gli italiani ora lo amano più dell’8 per mille
Boom di firme per il 5 per mille, che per la prima volta sorpassa il più antico e più conosciuto 8 per mille: 17,2 milioni di firme contro 16,9 milioni. Nell'analisi di Nicola Bedogni per Assif, tutti i dati e le curiosità sull'ultimo 5 per mille. Compresa quell'associazione che ha una sola firma, ma da 43mila euro...
CER-ETS: la ripartizione degli incentivi non costituisce distribuzione degli utili
Comunità energetiche con qualifica di ente del Terzo settore (ETS): la ripartizione degli incentivi non configura una violazione del divieto di distribuzione degli utili. Con la Risoluzione n. 37, pubblicata ieri, l’Agenzia delle Entrate torna sul tema della fiscalità applicabile alle configurazioni di autoconsumo collettivo di energia green (CER). Anche tali realtà, infatti, possono assumere la qualifica di ETS, in virtù dell’inclusione tra le attività di interesse generale degli interventi finalizzati alla produzione e condivisione di energia da fonti rinnovabili. In tale contesto, l’istante si interrogava sul trattamento da riservare alle somme che una CER-ETS riceve e distribuisce in favore dei propri membri, che hanno cooperato alla produzione di energia rinnovabile. Deve infatti ricordarsi che la normativa di settore (d.lgs. 199/2021 e disposizioni attuative) contempla delle misure premiali per agevolare la diffusione delle CER. Si pensi alla tariffa premio incentivante e al contributo di valorizzazione ARERA sull’energia condivisa, erogati dal GSE.
L’attività di interesse generale: spunti a partire da una recente sentenza del Consiglio di Stato
La sentenza del Consiglio di Stato n. 6211/2024 si sofferma sul rapporto tra attività di interesse generale e attività diverse.
Nuove modifiche al codice del terzo settore: tra semplificazioni e chiarimenti
Nella Gazzetta Ufficiale dello scorso 19 luglio è stata pubblicata la legge 4 luglio 2024, n. 104, Disposizioni in materia di politiche sociali e di enti del Terzo settore, che dispone una serie di modifiche al Codice del terzo settore, con l’obiettivo di rendere meno onerosa l’organizzazione e più agevole il funzionamento degli ETS, anche nei rapporti con il RUNTS. A queste modifiche se ne aggiungono altre il cui scopo precipuo è invece risolvere alcune questioni lasciate aperte dal legislatore della Riforma.
Sport di base: serve sostenere le associazioni
Dalla survey condotta da Fondazione Terzjus, in collaborazione con Italia non profit e con il supporto di Compagnia di San Paolo su un campione di 739 associazioni e società sportive dilettantistiche (Asd e Ssd) - di cui l'82% operanti in Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta - emergono sia una certa insoddisfazione (58%), sia un affaticamento (74%) per i molteplici provvedimenti attuativi della riforma sport.
I veri importi del 5 per mille 2023
Elenco per elenco, a quanto ammonta l'importo destinato dai contribuenti con le loro firme. Enti di Terzo settore e onlus da soli ci rimettono quasi 18 milioni di euro. Alessandro Lombardi: «Il trend di crescita delle scelte dei contribuenti costituisce una base oggettiva che dà al decisore politico un quadro chiaro per valutare gli interventi che possono essere intrapresi per un ulteriore innalzamento»
Sport e terzo settore alleati in campo sociale e culturale
Dalla survey condotta da Fondazione Terzjus, in collaborazione con Italia non profit e con il supporto di Compagnia di San Paolo su un campione di 739 associazioni e società sportive dilettantistiche (Asd e Ssd) - di cui l'82% operanti in Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta - emergono sia una certa insoddisfazione (58%), sia un affaticamento (74%) per i molteplici provvedimenti attuativi della riforma sport.
5 per mille, tetto sforato di 27 milioni di euro
Il 5 per mille 2023 ha sforato il tetto di ben 27 milioni di euro. Gli italiani quindi con le loro firme in verità hanno destinato agli enti del Terzo settore e alle realtà sociali che fanno del volontariato, della solidarietà sociale, della ricerca scientifica e sanitaria e delle altre attività di interesse generale il loro obiettivo primario la bellezza di 552 milioni di euro: ne riceveranno però solo 522, al netto delle risorse che gli italiani hanno destinato ad enti esclusi e soprattutto al netto del tetto, fissato a 525 milioni di euro.
Opportunità e novità per uno sport sempre più inclusivo
L’indagine “Sport e Terzo Settore” è stata concepita con l’obiettivo principale di analizzare e comprendere le caratteristiche, le opinioni e le esigenze degli enti sportivi dilettantistici (ASD e SSD) del Nord Ovest d’Italia in relazione alle recenti Riforme normative del settore. Tale iniziativa può considerarsi quasi pionieristica e sicuramente di grande rilevanza, essendo la prima a coinvolgere in modo così esteso e partecipato il mondo delle organizzazioni sportive dilettantistiche di Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta – ma lo stesso vale anche per il resto d’Italia, in cui non si registrano altre indagini di così vasta portata – su temi cruciali e attuali come la Riforma dello Sport e la Riforma del Terzo Settore.
Proposte di semplificazione della Riforma dello Sport e di coordinamento con quella del Terzo settore
La legge delega e il percorso di attuazione della riforma dello Sport La riforma dello Sport, avviata con Legge delega 8 agosto 2019, n. 86, si presentava con obiettivi decisamente importanti e ambiziosi. Mettere ordine all’intero quadro normativo, oggi costituito da oltre 115.000 [65] Associazioni e Società sportive dilettantistiche (ASD e SSD), al fine di assicurare a questo contesto un insieme di norme e regole uniformi in grado di guidare e disegnare il futuro assetto di un mondo che ha assunto una centralità sempre più marcata anche nel sistema sociale italiano.
Ecco i dati del primo Rapporto sul RUNTS
Il primo Rapporto sul Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), promosso dal Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali e Unioncamere e realizzato con la collaborazione del Centro Studi Tagliacarne e della Fondazione Terzjus, presentato a Roma il 29 maggio 2024 rappresenta una novità rilevante per lo studio e l’analisi degli Enti del Terzo Settore (ETS) in Italia. Il Rapporto fornisce, infatti, una rappresentazione al 31 dicembre 2023 ricca di molti dettagli inediti sulle caratteristiche degli enti registrati nel RUNTS, sulla loro articolazione nei diversi territori documentata con mappe di grande interesse, sulle principali attività svolte e sulle loro caratteristiche organizzative ed economiche.
Autonomia differenziata, e se fosse un’applicazione dell’amministrare condiviso?
La cd. autonomia differenziata interroga decisori politici e studiosi sull'impatto che questa può avere sulla soddisfazione effettiva (e non teorica) dei livelli essenziali di assistenza e delle prestazioni sociali in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale.
4 anni di Terzjus: 2020-2024
Siamo entrati nel quinto anno di vita di Terzjus. Era il 25 giugno del 2020 quando – in piena pandemia – abbiamo celebrato il battesimo dell'Associazione Terzjus insieme con il Commissario UE Paolo Gentiloni. L'associazione – poi trasformata nel giugno del 2020 in Fondazione e iscritta al RUNTS – conta ora 20 soci, di cui 18 con la qualifica di “partecipanti fondatori”. Ai quattro soci iniziali, si sono via via uniti grandi reti associative nazionali, importanti fondazioni, due consigli di ordini professionali (notai e commercialisti) nonché altri soggetti pubblici e privati.
Sport e terzo settore: opportunità e novità per uno sport sempre più inclusivo
Enti sportivi dilettantistici: i risultati di un’indagine campionaria sulle Regioni Piemonte, Liguria e Valle D'Aosta. La metà degli enti sportivi dilettantistici esprime criticità sulla riforma dello sport. Il 9% è iscritto anche al Registro unico nazionale del Terzo settore.
Sport dilettantistico & Terzo settore: vediamoci chiaro
Per la prima volta uno studio fa luce sui rapporti fra enti del Terzo settore, Associazioni sportive dilettantistiche e Società sportive dilettantistiche. Un dossier focalizzato su Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta a cura di Fondazione Terzjus di cui VITA anticipa i risultati più rilevanti.
“Sport e Terzo settore: l’associazionismo sportivo tra due riforme”. Sintesi del report di ricerca sull’associazionismo sportivo in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta
L’associazionismo sportivo svolge una funzione cruciale nel nostro Paese promuovendo il benessere psicofisico di ampi strati della popolazione e favorendo l’inclusione sociale di persone con fragilità di varia natura (minori che crescono in famiglie impoverite, adulti e bambini con disabilità, detenuti, rifugiati, anziani soli, ecc.). Ad aprile 2024 erano circa 110mila le Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche (ASD e SSD) presenti nel Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (RASD) istituito presso il Dipartimento dello Sport.
Sport e Terzo settore: intervista a Luigi Bobba, Presidente di Terzjus, a Buongiorno inBlu2000 del 28/06/2024
Un primo commento ai risultati del Report sugli enti sportivi dilettantistici che saranno presentati il 29 giugno a Torino
Novità per lavoratori occasionali e volontari dello sport dilettantistico
Lavoro sportivo, con le modifiche al Tuir i compensi occasionali tornano a qualificarsi come redditi diversi. Molte le novità introdotte nel DL 71/2024, in vigore dal 1° giugno scorso e in attesa di conversione in legge. Oltre alla revisione della disciplina sul trattamento economico del volontario sportivo il DL 71/24 introduce nuove modifiche alla disciplina del lavoro sportivo di cui al Dlgs 36/2021.
Il volontariato di competenza nell’esperienza Roche: una relazione triadica vincente
1. Le coordinate teoriche dello studio di caso* A livello internazionale un numero crescente di aziende sta implementando il volontariato d’impresa nelle proprie strategie di responsabilità sociale, in Italia sicuramente la pratica del Volontariato di Competenza (VdC) è ancora agli albori, ma sempre più attenzione è rivolta a quelle imprese che hanno iniziato a sviluppare […]
Terzo settore nei servizi socio-sanitari
Andrea Bassi* 1. Introduzione Il terzo settore costituisce uno dei pilastri fondamentali del sistema di welfare nel nostro paese, accanto all’intervento pubblico, al mercato (in specie nel settore sanitario) e al welfare familiare. In Italia storicamente sono venuti configurandosi – a partire dal secondo dopo guerra – quattro principali attori del terzo settore (società civile […]
Enti del terzo settore: come si calcola il valore dei volontari
Il valore economico dei volontari al centro dei nuovi sistemi di rendicontazione degli enti del Terzo settore. Questo il tema delle riflessioni sviluppate durante la Tavola rotonda “Il valore del volontariato”, organizzata dalla Croce Rossa Italiana in collaborazione con il CNEL. L’incontro del 3 giugno scorso ha coinvolto istituzioni, università ed esperti con l’obiettivo di elaborare orientamenti condivisi per attribuire un valore monetario al tempo e alle competenze che i volontari offrono in realtà non profit come gli enti del Terzo settore (ETS).
CSRD, sono 4000 le imprese coinvolte
Un recente convegno a Roma mette sotto la lente d’ingrandimento rischi e opportunità della Direttiva applicata al tessuto imprenditoriale italiano che è composto prevalentemente da PMI
Decommercializzazione estesa anche alle reti associative
Associazioni di promozione sociale (APS), si conferma anche per gli iscritti la decommercializzazione prevista per gli associati. Con la risposta ad interpello n. 115, pubblicata lo scorso 23 maggio, l’Agenzia delle entrate torna a fare il punto sui requisiti soggettivi per l’accesso al regime agevolato Ires di cui all’art. 148, comma 3 Tuir. Si tratta di una delle principali agevolazioni previste ai fini delle imposte dirette per gli enti associativi che consente di decommercializzare i corrispettivi specifici versati per le attività svolte, tra gli altri, dalle Aps in diretta attuazione degli scopi istituzionali da iscritti, associati o partecipanti.
Terzjus “Soci@l Medi@ trend”: con il 2023 la Fondazione investe in comunicazione. La rete è un valido strumento di informazione e formazione sulla Riforma del Terzo Settore
I dati esponenziali della crescita di visibilità di Terzjus sui suoi canali social. youtube linkedin facebook Instagram e X
Un altro anno “attivo”. Approvato il bilancio 2023 della Fondazione Terzjus ETS
pubblichiamo qui di seguto una sintesi della relazione di missione e del bilancio 2023 della Fondazione Terzjus ETS
5×1000: la carica degli esclusi (anche per scelta)
Il 5x1000 dell’Irpef può essere donato attraverso la dichiarazione dei redditi: basta scrivere il codice fiscale del beneficiario e firmare il riquadro. Chi non è tenuto a presentare la dichiarazione può comunque donare compilando la scheda allegata alla certificazione unica, il 730 o l’ex Unico. Se si firma il riquadro senza specificare il codice fiscale, la cifra viene ripartita tra tutti gli enti di quel comparto in maniera proporzionale al numero delle preferenze ricevute. Chi invece non firma il riquadro paga comunque quella quota di imposte, senza destinarle al Terzo settore.
Sono più di 126.000 gli ETS iscritti al RUNTS, 31.000 i nuovi ETS
Promosso dalla Fondazione Unipolis e condotto dalla direttrice Marisa Parmigiani, si è tenuto a Bologna un vivace confronto sullo stato di attuazione della riforma del Terzo settore e sui potenziali sviluppi dell'Amministrazione condivisa. Ad aprire i lavori è stato Luigi Bobba, presidente della Fondazione Terzjus, che ha ricordato come a fine maggio il numero degli ETS iscritti al Registro aveva ormai superato quota 126.000.
Il ricorso alla co-progettazione: la decisione del Consiglio di Stato n. 4540/2024
La recente sentenza del Consiglio di Stato, se, da un lato, insiste sulla necessaria gratuità della co-progettazione, dall'altro, offre alcuni spunti interessanti in temini di cooperazione procedurale.
Diritto ed Economia del Terzo settore
Sul versante legislativo, il diritto del terzo settore sta dimostrando una notevole capacità di influenzare l’ordinamento giuridico generale, così come altri diritti «secondi». Basti qui menzionare, a titolo d’esempio, da un lato l’impatto che gli articoli 55-57 del Codice del terzo settore hanno avuto sul nuovo Codice dei contratti pubblici (dove è adesso presente un articolo specificamente dedicato all’«amministrazione condivisa»), e dall’altro lato l’influenza notevole che il Codice del terzo settore ha spiegato sulle scelte operate dal legislatore dello sport nella riforma del 2021.
Le cinque parole del 5×1000. Luigi Bobba sulla “fiducia”
La fiducia è ciò che porta un cittadino a prediligere un’organizzazione fra tante ed è legata molto al sentire una comunanza con le proprie finalità e valori. L’esistenza di un registro di Enti meritevoli di beneficiare del 5 per mille, la trasparenza dell’organizzazione e la rendicontazione delle sue azioni sono tutti elementi cruciali per conquistare la fiducia dei cittadini, ma è pur sempre vero che la fiducia è qualcosa che cresce proprio nel momento in cui si ha il coraggio di metterla in gioco.
L’amministrazione condivisa come metodo per preservare il principio personalista
L'intervento del Giudice Costituzionale Luca Antonini alla presentazione del quaderno di Terzjus sul Laboratorio dell'Amministrazione Condivisa presso l'Università Cattolica di Milano dello scorso 11 marzo.
Riforma, fondi persi per strada Sono quasi 400 i milioni rimasti inutilizzati negli ultimi anni
Promuovere le opportunità della riforma del terzo settore, spesso non sfruttate appieno, utilizzando in maniera più efficiente 1 fondi stanziati, per far sì che le risorse arrivino realmente agli enti. La riforma mette ogni anno a disposizione 190 milioni di euro, ma negli ultimi anni oltre 400 milioni sono rimasti inutilizzati. Questo sia per ritardi ministeriali e imprecisioni governative, ma anche per la mancata conoscenza delle agevolazioni, soprattutto da parte delle organizzazioni del terzo settore. Sono le parole di Luigi Bobba, oggi presidente di Terzjus, che è stato sottosegretario al lavoro durante gli anni di approvazione della riforma del Terzo settore (legge delega 106/2016). Tramite la Fondazione Ets Terzjus, Bobba da anni cerca di promuovere la riforma e le sue peculiarità. «Siamo passati dalla regolazione alla promozione; la fase regolativa è quasi finita, a parte l’ok Ue sul regime fiscale e il decreto sui controlli. La speranza è che la nuova normativa non sia vista solo come un insieme di adempimenti, ma che diventi anche un'opportunità, con una serie di aspetti che sono ancora in gran parte da esplorare».
Scenari futuri di solidarietà internazionale. Il sostegno a distanza tra condivisione e reciprocità
Negli scenari geopolitici odierni, caratterizzati dalla recrudescenza di conflittualità tra popoli e dalle disfunzioni dei sistemi tecno-capitalistici, le pratiche di solidarietà internazionale assumono un significato cruciale, in quanto rappresentano opportunità di coesione sociale e di rinnovato scambio tra le persone, superando la dimensione dell’individualismo, per proiettarsi verso una più cangiante idea di comunità planetaria. In linea con quanto evidenziato da Colin Crouch nel saggio “Identità perdute. Globalizzazione e nazionalismo”, le azioni di sussidiarietà, con particolare riferimento al contesto internazionale, configurano un argine al dilagare – sia a livello soggettivo che collettivo - di difese nazionalistiche, secondo cui le politiche di protezione sociale sono attuabili esclusivamente all’interno dei rigidi confini dello Stato di appartenenza.
Albano: aperto il gruppo di lavoro per il Piano Italiano sull’economia sociale
Albano ha annunciato l’apertura di un gruppo di lavoro a cui parteciperanno istituzioni e soggetti sociali per la costruzione del piano italiano: due anni per portarlo a terra. «L’aspetto economico del Terzo settore», sottolinea Albano, «non è stato finora analizzato bene e sostenuto eppure in Europa ci sono 13,6 milioni di persone che lavorano nel Terzo settore».
Concluso il 16 aprile l’itinerario formativo on-line promosso dalla Fondazione Terzjus per gli enti sportivi dilettantistici
Sport e Terzo settore, novità e opportunità per gli enti alle prese con le due Riforme. Il 1 luglio 2023 segna la data di efficacia del principale provvedimento legislativo introdotto dalla riforma dello Sport (D.Lgs. 36/21) in attuazione della Legge delega 86/2019. Diverse le novità che interessano gli oltre 115mila enti dilettantistici: dall’obbligo di adeguamento statutario entro il prossimo 30 giugno, all’istituzione del Registro in cui sono trasmigrati automaticamente fino ad arrivare alla nuova disciplina fiscale e previdenziali per i lavoratori sportivi.
Il diritto europeo del Terzo settore e l’impegno della Fondazione Terzjus
La Fondazione Terzjus, con il supporto di Banca Etica, Fondazione Finanza Etica e Fondazione AIRC, ha realizzato negli ultimi due anni un ampio ed importante studio sullo stato del diritto del terzo settore nell’Unione europea. I risultati della ricerca sono stati raccolti in due volumi: in primo, interamente in lingua inglese, pubblicato a fine 2023 da Springer e Giappichelli; il secondo, in lingua italiana, pubblicato nel marzo del 2024 dall’Editoriale Scientifica e liberamente scaricabile dal sito di Terzjus.
I volontari di Snam al servizio del Terzo settore e delle scuole
Una "case history" nel campo del volontariato di competenza, ove l’impegno nel sociale dei lavoratori non è fine a se stesso, ma rientra in qualche modo nella cultura dell’azienda valorizzando il bagaglio che i volontari acquisiscono grazie all’esperienza nelle scuole o all'interno degli enti del Terzo settore.
A. Fici, Sull’obbligo di comunicazione del “titolare effettivo” delle fondazioni (con particolare riferimento alle fondazioni del terzo settore)
L’articolo approfondisce il tema dell’obbligo di comunicazione del titolare effettivo da parte delle fondazioni, con particolare riferimento a quelle fondazioni, come le fondazioni del terzo settore, che non rientrano tra le persone giuridiche private di cui al d.P.R. 361/2000, poiché acquisiscono la personalità giuridica in un modo diverso e sono iscritte in altri registri.
Presentazione del volume di Terzjus sulla legislazione europea del Terzo settore. Albano: al via gruppo di lavoro sulla raccomandazione Europea
Presentato il volume "Uno sguardo europeo sulla legislazione del terzo settore e dei soggetti dell'economia sociale", promosso da Terzjus e con i contributi di Antonio Fici, Mario Renna e Gabriele Sepio, occasione importante per fare il punto sullo stato dell’arte della legislazione europea.
Lettera della vice ministro On. Maria Teresa Bellucci alla Fondazione Terzjus in occasione del convegno “Verso un diritto europeo del Terzo settore”
Perché è così importante andare in direzione di un diritto europeo del Terzo settore? Sostanzialmente perché l’economia sociale, seppur esista in tutta Europa, in Italia si caratterizza in modo peculiare e per certi versi unico in quanto assegna agli ETS un ruolo determinante, anche in collaborazione con le istituzioni, per garantire servizi e sostegno innanzitutto alle persone più fragili e vulnerabili.
Saluto del Commissario UE Paolo Gentiloni al convegno “Verso un Diritto Europeo del Terzo Settore”, Roma 10 aprile 2024
La riforma del terzo settore e’ uno dei provvedimenti di cui vado piu’ fiero della mia esperienza di governo. Ero convinto allora che il nuovo codice del terzo settore avrebbe reso quel pezzo d’Italia che potremmo chiamare l’Italia sociale piu forte e credibile. E mi fa piacere che lo studio promosso dalla Fondazione Terzjus identifichi nel codice italiano “il più importante esempio di legislazione sugli enti del terzo settore nell’Unione europea”.
Terzo settore: anche in Piemonte una legge per rafforzare la comunità
La gestazione della legge è stata molto lunga: è durata due anni e mezzo, da giugno 2021. Sono felice sia stata approvata all’unanimità, perché il Terzo Settore non deve essere materia divisiva. Si tratta di un provvedimento super partes, costruito insieme al Terzo Settore, che ha partecipato all’iter legislativo e alle audizioni in consiglio regionale.
Welfare di precisione e cure. L’amministrazione condivisa e la sfida etica ed economica
E’ noto come gli strumenti di amministrazione condivisa introdotti dal Codice Unico del Terzo settore (co-programmazione e co-progettazione previsti dall’art. 55 e ss.) sono uno strumento più adeguato rispetto alle ordinarie procedure di appalto sul versante della soddisfazione del bisogno dell’utenza, specie quando le attività di interesse generale (e quindi potenziale luogo di amministrazione condivisa) sono quelle rivolte ai soggetti in condizione di fragilità. Adeguatezza che si declina mettendo a confronto la standardizzazione dei servizi e degli esiti delle classiche procedure di appalto e la tendenza alla personalizzazione dell’intervento degli strumenti previsti dal codice unico del terzo settore. I recentissimi risultati presentati a Milano lo scorso 11 marzo presso l’Università Cattolica della ricerca promossa dalla Fondazione Terzjus Ets “Per un laboratorio dell’Amministrazione condivisa. Primi risultati di una ricerca multidisciplinare” a cura della Prof.ssa Barbara L. Boschetti supportano questa tesi e confermano la valutazione di chi ritiene gli strumenti di amministrazione condivisa come fondanti quel “welfare di precisione” che lo scrivente ha per la prima volta affermato alcuni anni or sono.
Volontariato di competenza oltre il business
Business e responsabilità sociale: un binomio che sta diventando sempre più la metrica dei consigli di amministrazione (e della rendicontazione dei bilanci), non solo delle multinazionali Usa. Un binomio che nasce dalla consapevolezza, etica ed economica, che la salute delle imprese, i loro risultati e il coinvolgimento dei dipendenti non possono prescindere dalle condizioni del contesto in cui operano.
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