regime IVA

Enti associativi, cambiano i requisiti per la qualificazione di soggetti Iva

Nuovo regime IVA per gli enti associativi. Da definire il perimetro delle operazioni che verranno attratte in campo IVA e quali le possibili semplificazioni per tutelare gli enti di minori dimensioni. Il 2025 segna una fase di transizione per le realtà associative, con effetti significativi sulle operazioni istituzionali rese nei confronti di soci, associati e partecipanti. Il d.l. Fisco Lavoro (146/2021), intervenuto a fronte di un obbligo di derivazione unionale, comporterà dal 1° gennaio 2026 la trasposizione delle norme prima contenute nell’art. 4 del Decreto IVA all’interno dell’art. 10 del medesimo decreto.

Rinvio del nuovo regime IVA al 2026. Per la proporzionalità ipotesi franchigia. La Ue rassicurata e autorizzazione norme fiscali in arrivo

Proroga del nuovo regime iva per gli enti associativi e autorizzazione UE in dirittura d’arrivo per le misure fiscali del terzo settore. Il 2026 si preannuncia particolarmente importante per il mondo non profit con una serie di novità che incideranno già da quest’anno sui modelli organizzativi e sulla gestione degli enti.  Iniziamo dalla novità più attesa in questi giorni.
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