Reti associative

Associazioni a base sociale diffusa, associazioni di secondo livello e reti associative: fattispecie, disciplina e questioni di governance

L’attenzione prestata dal legislatore della riforma del terzo settore alle diverse articolazioni del fenomeno associativo si è manifestata anche attraverso la previsione e il riconoscimento, nel Codice del terzo settore, sia di specifici status del terzo settore, come quello di rete associativa (nazionale e non), sia di particolari tipologie associative, come quelle delle associazioni a base sociale diffusa e delle associazioni di secondo (o ulteriore) livello. Nell’articolo – che costituisce il testo scritto di una relazione presentata ad un recente convegno – si esaminano le suddette fattispecie soggettive, dando risalto alle principali questioni di governance da esse poste. La figura delle reti associative appare quella più problematica, sia per ciò che attiene ai suoi aspetti identitari, sia per ciò che riguarda i suoi profili di organizzazione interna.

Il governo del mercato del lavoro ha bisogno di reti

La recente pandemia ha messo in evidenza come la variabilità dei mercati, l’imporsi della globalizzazione e le interconnessioni dei sistemi produttivi finiscano per generare una instabilità permanente a cui possono sottarsi soltanto i grandi colossi delle multinazionali. Le transizioni occupazionali stanno dunque diventando una normalità, senza che possano essere in Italia accompagnate da adeguati servizi e tutele; contemporaneamente molte imprese stentano a reperire le competenze e a fidelizzare le eccellenze.

Le interviste di Riforma in Movimento: Stefano Tassinari

Riforma in Movimento è il progetto di ricerca promosso dall'osservatorio Terzjus sullo stato di attuazione della legislazione del Terzo Settore. All'interno dell'indagine sono stati intervistati i principali attori del non profit per creare dialogo tra le istituzioni, le reti e le organizzazioni. In questa intervista, Stefano Tassinari, Consigliere Nazionale di ACLI, condivide la sua esperienza e le sue opinioni a riguardo.

Le interviste di Riforma in Movimento: Ugo Bellini

Riforma in Movimento è il progetto di ricerca promosso dall'osservatorio Terzjus sullo stato di attuazione della legislazione del Terzo Settore. All'interno dell'indagine sono stati intervistati i principali attori del non profit per creare dialogo tra le istituzioni, le reti e le organizzazioni. In questa intervista, Ugo Bellini, Presidente facente funzioni della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia, condivide la sua esperienza e le sue opinioni a riguardo.

Le interviste di Riforma in Movimento: Claudia Fiaschi

Riforma in Movimento è il progetto di ricerca promosso dall'osservatorio Terzjus sullo stato di attuazione della legislazione del Terzo Settore. All'interno dell'indagine sono stati intervistati i principali attori del non profit per creare dialogo tra le istituzioni, le reti e le organizzazioni. In questa intervista, Claudia Fiaschi, Portavoce di Forum Terzo Settore, condivide la sua esperienza e le sue opinioni a riguardo.

Le interviste di Riforma in Movimento: Vincenzo Lucio Costa

Riforma in Movimento è il progetto di ricerca promosso dall'osservatorio Terzjus sullo stato di attuazione della legislazione del Terzo Settore. All'interno dell'indagine sono stati intervistati i principali attori del non profit per creare dialogo tra le istituzioni, le reti e le organizzazioni. In questa intervista, Vincenzo Lucio Costa, Presidente Nazionale di Auser APS, condivide la sua esperienza e le sue opinioni a riguardo.

Le reti associative nella circolare del Ministero del 5 marzo 2021

Nella recentissima circolare di cui questa breve nota di commento si occupa, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali avanza alcune proposte interpretative della normativa di riferimento delle reti associative, di significativa rilevanza pratica in vista dell’ormai prossimo avvio del RUNTS con cui presto anche le reti associative (e le loro articolazioni territoriali) dovranno confrontarsi. Di particolare interesse sono i punti dedicati alla composizione della base sociale e alle modalità di computo della consistenza minima delle reti associative, agli enti di promozione sportiva e alle loro articolazioni territoriali, all’autonomia statutaria delle articolazioni territoriali delle reti associative anche nei rapporti con lo statuto delle reti. In generale, la circolare è utile a comprendere perché la complessità organizzativa che connota le reti associative richieda per queste ultime soluzioni ad hoc.
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