Articoli

Analisi, studi e approfondimenti sul diritto del Terzo Settore

Giuseppe Brandi, “Riforma del terzo settore. Codice ragionato ed essenziale” (Editoriale Scientifica, 2024). Oltre 4000 pagine nella versione aggiornata

Tra i tanti effetti generati dalla legge delega n. 106/2016 e dai successivi decreti legislativi attuativi del 2017 uno dei più importanti è stata l’affermazione di un diritto del Terzo settore, che ha trovato, per effetto dell’approccio organico seguito dal legislatore della riforma, piena cittadinanza all’interno dell’ordinamento giuridico italiano.

CER-ETS: la ripartizione degli incentivi non costituisce distribuzione degli utili

Comunità energetiche con qualifica di ente del Terzo settore (ETS): la ripartizione degli incentivi non configura una violazione del divieto di distribuzione degli utili. Con la Risoluzione n. 37, pubblicata ieri, l’Agenzia delle Entrate torna sul tema della fiscalità applicabile alle configurazioni di autoconsumo collettivo di energia green (CER). Anche tali realtà, infatti, possono assumere la qualifica di ETS, in virtù dell’inclusione tra le attività di interesse generale degli interventi finalizzati alla produzione e condivisione di energia da fonti rinnovabili. In tale contesto, l’istante si interrogava sul trattamento da riservare alle somme che una CER-ETS riceve e distribuisce in favore dei propri membri, che hanno cooperato alla produzione di energia rinnovabile. Deve infatti ricordarsi che la normativa di settore (d.lgs. 199/2021 e disposizioni attuative) contempla delle misure premiali per agevolare la diffusione delle CER. Si pensi alla tariffa premio incentivante e al contributo di valorizzazione ARERA sull’energia condivisa, erogati dal GSE.

Nuove modifiche al codice del terzo settore: tra semplificazioni e chiarimenti

Nella Gazzetta Ufficiale dello scorso 19 luglio è stata pubblicata la legge 4 luglio 2024, n. 104, Disposizioni in materia di politiche sociali e di enti del Terzo settore, che dispone una serie di modifiche al Codice del terzo settore, con l’obiettivo di rendere meno onerosa l’organizzazione e più agevole il funzionamento degli ETS, anche nei rapporti con il RUNTS. A queste modifiche se ne aggiungono altre il cui scopo precipuo è invece risolvere alcune questioni lasciate aperte dal legislatore della Riforma.

Sport di base: serve sostenere le associazioni

Dalla survey condotta da Fondazione Terzjus, in collaborazione con Italia non profit e con il supporto di Compagnia di San Paolo su un campione di 739 associazioni e società sportive dilettantistiche (Asd e Ssd) - di cui l'82% operanti in Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta - emergono sia una certa insoddisfazione (58%), sia un affaticamento (74%) per i molteplici provvedimenti attuativi della riforma sport.

I veri importi del 5 per mille 2023

Elenco per elenco, a quanto ammonta l'importo destinato dai contribuenti con le loro firme. Enti di Terzo settore e onlus da soli ci rimettono quasi 18 milioni di euro. Alessandro Lombardi: «Il trend di crescita delle scelte dei contribuenti costituisce una base oggettiva che dà al decisore politico un quadro chiaro per valutare gli interventi che possono essere intrapresi per un ulteriore innalzamento»

Sport e terzo settore alleati in campo sociale e culturale

Dalla survey condotta da Fondazione Terzjus, in collaborazione con Italia non profit e con il supporto di Compagnia di San Paolo su un campione di 739 associazioni e società sportive dilettantistiche (Asd e Ssd) - di cui l'82% operanti in Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta - emergono sia una certa insoddisfazione (58%), sia un affaticamento (74%) per i molteplici provvedimenti attuativi della riforma sport.

5 per mille, tetto sforato di 27 milioni di euro

Il 5 per mille 2023 ha sforato il tetto di ben 27 milioni di euro. Gli italiani quindi con le loro firme in verità hanno destinato agli enti del Terzo settore e alle realtà sociali che fanno del volontariato, della solidarietà sociale, della ricerca scientifica e sanitaria e delle altre attività di interesse generale il loro obiettivo primario la bellezza di 552 milioni di euro: ne riceveranno però solo 522, al netto delle risorse che gli italiani hanno destinato ad enti esclusi e soprattutto al netto del tetto, fissato a 525 milioni di euro.

Opportunità e novità per uno sport sempre più inclusivo

L’indagine “Sport e Terzo Settore” è stata concepita con l’obiettivo principale di analizzare e comprendere le caratteristiche, le opinioni e le esigenze degli enti sportivi dilettantistici (ASD e SSD) del Nord Ovest d’Italia in relazione alle recenti Riforme normative del settore. Tale iniziativa può considerarsi quasi pionieristica e sicuramente di grande rilevanza, essendo la prima a coinvolgere in modo così esteso e partecipato il mondo delle organizzazioni sportive dilettantistiche di Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta – ma lo stesso vale anche per il resto d’Italia, in cui non si registrano altre indagini di così vasta portata – su temi cruciali e attuali come la Riforma dello Sport e la Riforma del Terzo Settore.

Proposte di semplificazione della Riforma dello Sport e di coordinamento con quella del Terzo settore

La legge delega e il percorso di attuazione della riforma dello Sport La riforma dello Sport, avviata con Legge delega 8 agosto 2019, n. 86, si presentava con obiettivi decisamente importanti e ambiziosi. Mettere ordine all’intero quadro normativo, oggi costituito da oltre 115.000 [65] Associazioni e Società sportive dilettantistiche (ASD e SSD), al fine di assicurare a questo contesto un insieme di norme e regole uniformi in grado di guidare e disegnare il futuro assetto di un mondo che ha assunto una centralità sempre più marcata anche nel sistema sociale italiano.

Ecco i dati del primo Rapporto sul RUNTS

Il primo Rapporto sul Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), promosso dal Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali e Unioncamere e realizzato con la collaborazione del Centro Studi Tagliacarne e della Fondazione Terzjus, presentato a Roma il 29 maggio 2024 rappresenta una novità rilevante per lo studio e l’analisi degli Enti del Terzo Settore (ETS) in Italia. Il Rapporto fornisce, infatti, una rappresentazione al 31 dicembre 2023 ricca di molti dettagli inediti sulle caratteristiche degli enti registrati nel RUNTS, sulla loro articolazione nei diversi territori documentata con mappe di grande interesse, sulle principali attività svolte e sulle loro caratteristiche organizzative ed economiche.

4 anni di Terzjus: 2020-2024

Siamo entrati nel quinto anno di vita di Terzjus. Era il 25 giugno del 2020 quando – in piena pandemia – abbiamo celebrato il battesimo dell'Associazione Terzjus insieme con il Commissario UE Paolo Gentiloni. L'associazione – poi trasformata nel giugno del 2020 in Fondazione e iscritta al RUNTS – conta ora 20 soci, di cui 18 con la qualifica di “partecipanti fondatori”. Ai quattro soci iniziali, si sono via via uniti grandi reti associative nazionali, importanti fondazioni, due consigli di ordini professionali (notai e commercialisti) nonché altri soggetti pubblici e privati.

Sport e terzo settore: opportunità e novità per uno sport sempre più inclusivo

Enti sportivi dilettantistici: i risultati di un’indagine campionaria sulle Regioni Piemonte, Liguria e Valle D'Aosta. La metà degli enti sportivi dilettantistici esprime criticità sulla riforma dello sport. Il 9% è iscritto anche al Registro unico nazionale del Terzo settore.

Sport dilettantistico & Terzo settore: vediamoci chiaro

Per la prima volta uno studio fa luce sui rapporti fra enti del Terzo settore, Associazioni sportive dilettantistiche e Società sportive dilettantistiche. Un dossier focalizzato su Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta a cura di Fondazione Terzjus di cui VITA anticipa i risultati più rilevanti.

“Sport e Terzo settore: l’associazionismo sportivo tra due riforme”. Sintesi del report di ricerca sull’associazionismo sportivo in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta

L’associazionismo sportivo svolge una funzione cruciale nel nostro Paese promuovendo il benessere psicofisico di ampi strati della popolazione e favorendo l’inclusione sociale di persone con fragilità di varia natura (minori che crescono in famiglie impoverite, adulti e bambini con disabilità, detenuti, rifugiati, anziani soli, ecc.). Ad aprile 2024 erano circa 110mila le Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche (ASD e SSD) presenti nel Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (RASD) istituito presso il Dipartimento dello Sport.

Novità per lavoratori occasionali e volontari dello sport dilettantistico

Lavoro sportivo, con le modifiche al Tuir i compensi occasionali tornano a qualificarsi come redditi diversi. Molte le novità introdotte nel DL 71/2024, in vigore dal 1° giugno scorso e in attesa di conversione in legge. Oltre alla revisione della disciplina sul trattamento economico del volontario sportivo il DL 71/24 introduce nuove modifiche alla disciplina del lavoro sportivo di cui al Dlgs 36/2021.

Il volontariato di competenza nell’esperienza Roche: una relazione triadica vincente

1. Le coordinate teoriche dello studio di caso* A livello internazionale un numero crescente di aziende sta implementando il volontariato d’impresa nelle proprie strategie di responsabilità sociale, in Italia sicuramente la pratica del Volontariato di Competenza (VdC) è ancora agli albori, ma sempre più attenzione è rivolta a quelle imprese che hanno iniziato a sviluppare […]

Terzo settore nei servizi socio-sanitari

Andrea Bassi* 1. Introduzione Il terzo settore costituisce uno dei pilastri fondamentali del sistema di welfare nel nostro paese, accanto all’intervento pubblico, al mercato (in specie nel settore sanitario) e al welfare familiare. In Italia storicamente sono venuti configurandosi – a partire dal secondo dopo guerra – quattro principali attori del terzo settore (società civile […]

Enti del terzo settore: come si calcola il valore dei volontari

Il valore economico dei volontari al centro dei nuovi sistemi di rendicontazione degli enti del Terzo settore. Questo il tema delle riflessioni sviluppate durante la Tavola rotonda “Il valore del volontariato”, organizzata dalla Croce Rossa Italiana in collaborazione con il CNEL. L’incontro del 3 giugno scorso ha coinvolto istituzioni, università ed esperti con l’obiettivo di elaborare orientamenti condivisi per attribuire un valore monetario al tempo e alle competenze che i volontari offrono in realtà non profit come gli enti del Terzo settore (ETS).

Decommercializzazione estesa anche alle reti associative

Associazioni di promozione sociale (APS), si conferma anche per gli iscritti la decommercializzazione prevista per gli associati. Con la risposta ad interpello n. 115, pubblicata lo scorso 23 maggio, l’Agenzia delle entrate torna a fare il punto sui requisiti soggettivi per l’accesso al regime agevolato Ires di cui all’art. 148, comma 3 Tuir. Si tratta di una delle principali agevolazioni previste ai fini delle imposte dirette per gli enti associativi che consente di decommercializzare i corrispettivi specifici versati per le attività svolte, tra gli altri, dalle Aps in diretta attuazione degli scopi istituzionali da iscritti, associati o partecipanti.

5×1000: la carica degli esclusi (anche per scelta)

Il 5x1000 dell’Irpef può essere donato attraverso la dichiarazione dei redditi: basta scrivere il codice fiscale del beneficiario e firmare il riquadro. Chi non è tenuto a presentare la dichiarazione può comunque donare compilando la scheda allegata alla certificazione unica, il 730 o l’ex Unico. Se si firma il riquadro senza specificare il codice fiscale, la cifra viene ripartita tra tutti gli enti di quel comparto in maniera proporzionale al numero delle preferenze ricevute. Chi invece non firma il riquadro paga comunque quella quota di imposte, senza destinarle al Terzo settore.

Sono più di 126.000 gli ETS iscritti al RUNTS, 31.000 i nuovi ETS

Promosso dalla Fondazione Unipolis e condotto dalla direttrice Marisa Parmigiani, si è tenuto a Bologna un vivace confronto sullo stato di attuazione della riforma del Terzo settore e sui potenziali sviluppi dell'Amministrazione condivisa. Ad aprire i lavori è stato Luigi Bobba, presidente della Fondazione Terzjus, che ha ricordato come a fine maggio il numero degli ETS iscritti al Registro aveva ormai superato quota 126.000.

Diritto ed Economia del Terzo settore

Sul versante legislativo, il diritto del terzo settore sta dimostrando una notevole capacità di influenzare l’ordinamento giuridico generale, così come altri diritti «secondi». Basti qui menzionare, a titolo d’esempio, da un lato l’impatto che gli articoli 55-57 del Codice del terzo settore hanno avuto sul nuovo Codice dei contratti pubblici (dove è adesso presente un articolo specificamente dedicato all’«amministrazione condivisa»), e dall’altro lato l’influenza notevole che il Codice del terzo settore ha spiegato sulle scelte operate dal legislatore dello sport nella riforma del 2021.

Le cinque parole del 5×1000. Luigi Bobba sulla “fiducia”

La fiducia è ciò che porta un cittadino a prediligere un’organizzazione fra tante ed è legata molto al sentire una comunanza con le proprie finalità e valori. L’esistenza di un registro di Enti meritevoli di beneficiare del 5 per mille, la trasparenza dell’organizzazione e la rendicontazione delle sue azioni sono tutti elementi cruciali per conquistare la fiducia dei cittadini, ma è pur sempre vero che la fiducia è qualcosa che cresce proprio nel momento in cui si ha il coraggio di metterla in gioco.

Riforma, fondi persi per strada Sono quasi 400 i milioni rimasti inutilizzati negli ultimi anni

Promuovere le opportunità della riforma del terzo settore, spesso non sfruttate appieno, utilizzando in maniera più efficiente 1 fondi stanziati, per far sì che le risorse arrivino realmente agli enti. La riforma mette ogni anno a disposizione 190 milioni di euro, ma negli ultimi anni oltre 400 milioni sono rimasti inutilizzati. Questo sia per ritardi ministeriali e imprecisioni governative, ma anche per la mancata conoscenza delle agevolazioni, soprattutto da parte delle organizzazioni del terzo settore. Sono le parole di Luigi Bobba, oggi presidente di Terzjus, che è stato sottosegretario al lavoro durante gli anni di approvazione della riforma del Terzo settore (legge delega 106/2016). Tramite la Fondazione Ets Terzjus, Bobba da anni cerca di promuovere la riforma e le sue peculiarità. «Siamo passati dalla regolazione alla promozione; la fase regolativa è quasi finita, a parte l’ok Ue sul regime fiscale e il decreto sui controlli. La speranza è che la nuova normativa non sia vista solo come un insieme di adempimenti, ma che diventi anche un'opportunità, con una serie di aspetti che sono ancora in gran parte da esplorare».

Scenari futuri di solidarietà internazionale. Il sostegno a distanza tra condivisione e reciprocità

Negli scenari geopolitici odierni, caratterizzati dalla recrudescenza di conflittualità tra popoli e dalle disfunzioni dei sistemi tecno-capitalistici, le pratiche di solidarietà internazionale assumono un significato cruciale, in quanto rappresentano opportunità di coesione sociale e di rinnovato scambio tra le persone, superando la dimensione dell’individualismo, per proiettarsi verso una più cangiante idea di comunità planetaria. In linea con quanto evidenziato da Colin Crouch nel saggio “Identità perdute. Globalizzazione e nazionalismo”, le azioni di sussidiarietà, con particolare riferimento al contesto internazionale, configurano un argine al dilagare – sia a livello soggettivo che collettivo - di difese nazionalistiche, secondo cui le politiche di protezione sociale sono attuabili esclusivamente all’interno dei rigidi confini dello Stato di appartenenza.

Albano: aperto il gruppo di lavoro per il Piano Italiano sull’economia sociale

Albano ha annunciato l’apertura di un gruppo di lavoro a cui parteciperanno istituzioni e soggetti sociali per la costruzione del piano italiano: due anni per portarlo a terra. «L’aspetto economico del Terzo settore», sottolinea Albano, «non è stato finora analizzato bene e sostenuto eppure in Europa ci sono 13,6 milioni di persone che lavorano nel Terzo settore».

Concluso il 16 aprile l’itinerario formativo on-line promosso dalla Fondazione Terzjus per gli enti sportivi dilettantistici

Sport e Terzo settore, novità e opportunità per gli enti alle prese con le due Riforme. Il 1 luglio 2023 segna la data di efficacia del principale provvedimento legislativo introdotto dalla riforma dello Sport (D.Lgs. 36/21) in attuazione della Legge delega 86/2019. Diverse le novità che interessano gli oltre 115mila enti dilettantistici: dall’obbligo di adeguamento statutario entro il prossimo 30 giugno, all’istituzione del Registro in cui sono trasmigrati automaticamente fino ad arrivare alla nuova disciplina fiscale e previdenziali per i lavoratori sportivi.

Il diritto europeo del Terzo settore e l’impegno della Fondazione Terzjus

La Fondazione Terzjus, con il supporto di Banca Etica, Fondazione Finanza Etica e Fondazione AIRC, ha realizzato negli ultimi due anni un ampio ed importante studio sullo stato del diritto del terzo settore nell’Unione europea. I risultati della ricerca sono stati raccolti in due volumi: in primo, interamente in lingua inglese, pubblicato a fine 2023 da Springer e Giappichelli; il secondo, in lingua italiana, pubblicato nel marzo del 2024 dall’Editoriale Scientifica e liberamente scaricabile dal sito di Terzjus.

I volontari di Snam al servizio del Terzo settore e delle scuole

Una "case history" nel campo del volontariato di competenza, ove l’impegno nel sociale dei lavoratori non è fine a se stesso, ma rientra in qualche modo nella cultura dell’azienda valorizzando il bagaglio che i volontari acquisiscono grazie all’esperienza nelle scuole o all'interno degli enti del Terzo settore.

A. Fici, Sull’obbligo di comunicazione del “titolare effettivo” delle fondazioni (con particolare riferimento alle fondazioni del terzo settore)

L’articolo approfondisce il tema dell’obbligo di comunicazione del titolare effettivo da parte delle fondazioni, con particolare riferimento a quelle fondazioni, come le fondazioni del terzo settore, che non rientrano tra le persone giuridiche private di cui al d.P.R. 361/2000, poiché acquisiscono la personalità giuridica in un modo diverso e sono iscritte in altri registri.

Presentazione del volume di Terzjus sulla legislazione europea del Terzo settore. Albano: al via gruppo di lavoro sulla raccomandazione Europea

Presentato il volume "Uno sguardo europeo sulla legislazione del terzo settore e dei soggetti dell'economia sociale", promosso da Terzjus e con i contributi di Antonio Fici, Mario Renna e Gabriele Sepio, occasione importante per fare il punto sullo stato dell’arte della legislazione europea.

Lettera della vice ministro On. Maria Teresa Bellucci alla Fondazione Terzjus in occasione del convegno “Verso un diritto europeo del Terzo settore”

Perché è così importante andare in direzione di un diritto europeo del Terzo settore? Sostanzialmente perché l’economia sociale, seppur esista in tutta Europa, in Italia si caratterizza in modo peculiare e per certi versi unico in quanto assegna agli ETS un ruolo determinante, anche in collaborazione con le istituzioni, per garantire servizi e sostegno innanzitutto alle persone più fragili e vulnerabili.

Saluto del Commissario UE Paolo Gentiloni al convegno “Verso un Diritto Europeo del Terzo Settore”, Roma 10 aprile 2024

La riforma del terzo settore e’ uno dei provvedimenti di cui vado piu’ fiero della mia esperienza di governo. Ero convinto allora che il nuovo codice del terzo settore avrebbe reso quel pezzo d’Italia che potremmo chiamare l’Italia sociale piu forte e credibile. E mi fa piacere che lo studio promosso dalla Fondazione Terzjus identifichi nel codice italiano “il più importante esempio di legislazione sugli enti del terzo settore nell’Unione europea”.

Terzo settore: anche in Piemonte una legge per rafforzare la comunità

La gestazione della legge è stata molto lunga: è durata due anni e mezzo, da giugno 2021. Sono felice sia stata approvata all’unanimità, perché il Terzo Settore non deve essere materia divisiva. Si tratta di un provvedimento super partes, costruito insieme al Terzo Settore, che ha partecipato all’iter legislativo e alle audizioni in consiglio regionale.

Welfare di precisione e cure. L’amministrazione condivisa e la sfida etica ed economica

E’ noto come gli strumenti di amministrazione condivisa introdotti dal Codice Unico del Terzo settore (co-programmazione e co-progettazione previsti dall’art. 55 e ss.) sono uno strumento più adeguato rispetto alle ordinarie procedure di appalto sul versante della soddisfazione del bisogno dell’utenza, specie quando le attività di interesse generale (e quindi potenziale luogo di amministrazione condivisa) sono quelle rivolte ai soggetti in condizione di fragilità. Adeguatezza che si declina mettendo a confronto la standardizzazione dei servizi e degli esiti delle classiche procedure di appalto e la tendenza alla personalizzazione dell’intervento degli strumenti previsti dal codice unico del terzo settore. I recentissimi risultati presentati a Milano lo scorso 11 marzo presso l’Università Cattolica della ricerca promossa dalla Fondazione Terzjus Ets “Per un laboratorio dell’Amministrazione condivisa. Primi risultati di una ricerca multidisciplinare” a cura della Prof.ssa Barbara L. Boschetti supportano questa tesi e confermano la valutazione di chi ritiene gli strumenti di amministrazione condivisa come fondanti quel “welfare di precisione” che lo scrivente ha per la prima volta affermato alcuni anni or sono.

Volontariato di competenza oltre il business

Business e responsabilità sociale: un binomio che sta diventando sempre più la metrica dei consigli di amministrazione (e della rendicontazione dei bilanci), non solo delle multinazionali Usa. Un binomio che nasce dalla consapevolezza, etica ed economica, che la salute delle imprese, i loro risultati e il coinvolgimento dei dipendenti non possono prescindere dalle condizioni del contesto in cui operano.

La donazione del tempo dei dipendenti ottiene un sostegno dal Fisco

[di Gabriele Sepio, pubblicato in «Il Sole 24 Ore» di domenica 31 marzo 2024] Il volontariato aziendale trova nelle regole fiscali un inedito sostegno. Sono sempre di più le imprese che decidono di donare tempo e competenze professionali dei propri dipendenti a favore degli enti del Terzo settore. Per il sistema sociale si tratta di […]

Verso un diritto europeo del Terzo settore. 1° Rapporto sul quadro giuridico dell’economia sociale in Europa

L’orizzonte europeo appare sempre più decisivo per comprendere l'evoluzione e le prospettive del diritto del terzo settore nonché le potenzialità di crescita e di sviluppo dei soggetti che operano nel quadro dell’economia sociale. Partendo da questo assunto – Antonio Fici, Mario Renna e Gabriele Sepio – ci guidano a comprendere il quadro complesso, e a volte frammentato, della legislazione che regola le organizzazioni di pubblica utilità nei diversi sistemi nazionali e, più specificatamente, nell’ambito del diritto comunitario.

L’economia sociale alla prova delle policy

A giugno conosceremo la nuova composizione del parlamento europeo. Poi seguirà la formazione della futura Commissione europea. Passaggi per nulla scontati dopo il periodo di stabilità fondata sull’alleanza tra le tre grandi famiglie politiche – popolari, socialisti e liberali - che a lungo hanno condiviso la responsabilità del governo dell’Unione europea. Lo scenario è noto: l’asse della politica europea si sta spostando sempre di più verso partiti che fanno leva su versioni nazionali di sovranismo e, per usare un eufemismo, non sono entusiasti della prospettiva di una maggiore integrazione europea. Tanto più il risultato delle elezioni premierà queste forze, tanto meno facile sarà mantenere l’attuale baricentro. Si dovrà fare i conti con gli effetti di una polarizzazione politica che seppure da tempo in atto in diversi paesi, dal momento in cui coinvolge anche Germania e Francia – architravi della costruzione europea – assume una magnitudine diversa e finisce per mettere a rischio l’intero progetto dell’Unione. Prepariamoci quindi ad un governo dell’Europa soggetto ai condizionamenti di forze che premono per un modello in cui i governi nazionali vogliono contare di più rispetto alla tecnostruttura di Bruxelles. E in cui le dinamiche intergovernative del Consiglio proveranno a sottrarre (ulteriore) spazio alle iniziative della Commissione europea. In sostanza meno Unione Europea e più negoziato tra i Governi dei 27.

Crescono progetti e alleanze con le pubbliche amministrazioni

Il potenziale dell'amministrazione condivisa per la promozione degli interessi della comunità. Questo uno dei temi affrontati durante la presentazione, presso l'Università cattolica di Milano, del volume “Per un laboratorio dell'amministrazione condivisa. Primi risultati di una ricerca multidisciplinare”.

23 aziende vincono il premio volontari@work, il progetto sul volontariato di competenza di Terzjus, nella giornata mondiale della felicità

Roma, 20 marzo 2024- Camera dei Deputati. Felicità fa rima con crescita economica e sviluppo sostenibile, almeno secondo l’ONU che ha istituito proprio oggi la giornata ad essa dedicata, chiedendo a tutti, compresa la società civile di festeggiare questa giornata attraverso attività di crescita della consapevolezza pubblica. Detto fatto. La fondazione di diritto del Terzo settore, della filantropia e dell’impresa sociale, Terzjus ETS, ha deciso di organizzare la cerimonia di premiazione del primo premio nazionale sul volontariato di competenza, volontari@work, proprio il 20 marzo, convinta che il volontariato di competenza sia una delle espressioni più nuove e virtuose dello sviluppo sostenibile, nonché un esempio di innovazione sociale capace di contribuire al benessere della collettività.

Un arcipelago da co-creare. Rompere l’isolamento tra enti filantropici e imprese sociali

Perché oggi in Italia e in Europa solo l’1% del capitale di cui le imprese sociali hanno bisogno proviene dagli enti filantropici? in teoria, gli enti filantropici dispongono proprio del tipo di capitale che potrebbe fare la differenza, e allora? Dove si annidano le ragioni di questa mancata corrispondenza? Se vogliamo attivare il potenziale del Piano d’Azione europeo sull’economia sociale, proviamo a sfatare tre falsi miti e a fare i conti con un elefante nella stanza e tre lati ciechi che ci ancorano ai blocchi di partenza.

Amministrazione condivisa, in una ricerca il toolbox per realizzarla

[di Antonietta Nembri, su Vita.it del 12 marzo 2024] Due parole: “amministrazione condivisa” sono diventate la chiave nel dibattito  pubblico, indicando non solo la coprogrammazione e la coprogettazione, ma anche tutte le prassi attraverso cui si viene a determinare una cooperazione fattiva tra le varie articolazioni dello Stato e gli Enti del Terzo Settore. Il libro […]

Volontariato e promozione sociale: proventi commerciali con forfait Iva

Il Dl 146/2021 ha infatti previsto per tali realtà, a partire dal 1° gennaio di quest’anno e ai soli fini Iva, l’applicazione del regime forfettario dei cosiddetti contribuenti «minimi» (articolo 1, commi da 58 a 63, della legge 190/2014). Si tratta di una novità che consente a Odv e Aps di misurarsi, seppur entro la soglia di 65mila euro annui, con un regime fiscale simile a quello contemplato dall’articolo 86 del Codice del Terzo settore (Cts).

Amministrazione Condivisa, una nuova primavera?

L’Amministrazione Condivisa (AC) è diventata una parola chiave nel dibattito pubblico, soprattutto dopo la pubblicazione della sentenza n.131/2020 della Corte costituzionale, che ha nei fatti fornito una autorevole fonte di legittimazione non soltanto alla coprogrammazione e alla coprogettazione, disciplinate dall’articolo 55 del Codice del Terzo Settore (CTS - Dlgs. 117 del 2027), ma anche a tutte le prassi più o meno formalizzate attraverso cui si viene a determinare una cooperazione fattiva fra le varie articolazioni dello Stato e gli Enti del Terzo Settore (ETS).

€ 8,3 mln per le ASD e SSD. Dall’11 marzo le domande a copertura dei contributi previdenzali versati da luglio a novembre 2023. Accesso solo per gli enti al di sotto dei 100.000 euro di ricavi nel 2022.

Associazioni e società sportive dilettantistiche possono inviare la domanda per i contributi a copertura delle spese previdenziali a partire da domani. La somma è pari al totale dei contributi previdenziali versati, a loro carico, sui compensi dei lavoratori sportivi con contratto co.co.co. erogati nei mesi da luglio a novembre 2023.

Ciao Claudia!

Non avrei mai pensato di dover scrivere un testo in memoria di Claudia Fiaschi, una donna che quando la conoscevi ti trasmetteva una energia apparentemente inesauribile. L’ho conosciuta nel 2017, quando è stata chiamata alla guida del Forum nazionale del Terzo Settore. Lei aveva già un grandissimo bagaglio di esperienze nel mondo della cooperazione e […]

Comunità energetiche e autoconsumo collettivo di energia: regolazione e concorrenza

SOMMARIO: 1. Il diritto dell’energia elettrica e rinnovabile: la competitività attraverso la dimensione orizzontale e reticolare. – 2. Comunità di energia rinnovabile e comunità energetiche dei cittadini: fattispecie metaindividuali e dinamiche commerciali. – 3. Autoconsumo aggregato di energia: profili funzionali e incidenza sul mercato energetico. – 4. Generazione distribuita, decentramento produttivo e tutela della concorrenza. – 5. Efficienza e integrazione dei mercati elettrici: la transizione energetica competitiva.

Incentivi ripartiti ammessi nelle comunità enti del Terzo settore

[di Gabriele Sepio, pubblicato su «Il Sole 24 Ore» del 17 febbraio 2024] L’assegnazione del benefit non è distribuzione di utili Oltre le misure incentivanti, le comunità energetiche possono ottenere un ulteriore beneficio adottando la qualifica di ente del Terzo settore (Ets). Le caratteristiche che connotano queste realtà, quali la forma giuridica libera (trattandosi di […]

“Per un laboratorio dell’Amministrazione condivisa. Primi risultati di una ricerca multidisciplinare”. Prefazione di Luigi Bobba e Gianluca Budano

Non è certo la prima volta che la Fondazione Terzjus dedica un’attenzione specifica all’Amministrazione Condivisa (AC). Infatti, la neonata (allora) associazione Terzjus promuoveva nel giugno del 2020 un seminario incentrato proprio sui rapporti tra Pubbliche Amministrazioni (PA) ed Enti del terzo settore (ETS) alla luce delle novità introdotte con gli art. 55 e 56 del Codice del terzo settore (CTS).

Terzo settore con esenzione IVA dal 2025

Una sovrapposizione di disposizioni di diverso tenore che andrà necessariamente coordinata e che al momento crea non poco imbarazzo tra gli operatori costretti ad uno slalom tra regole che intervengono sulle medesime attività distinguendo i regimi applicabili alle società (ssd) da quelli destinati alle associazioni sportive dilettantistiche (asd). In attesa di un riordino, dunque, le prime sono già chiamate ad attrarre le entrate legate alla pratica sportiva nel regime esenzione ai sensi dell’art. 36 bis Dl 75/23. Mentre le asd, a rigore, potranno continuare a beneficiare del regime di esclusione iva per i c.d. corrispettivi specifici provenienti da associati e tesserati almeno fino alla fine dell’anno.

“Per un laboratorio dell’Amministrazione condivisa. Primi risultati di una ricerca multidisciplinare” IV Quaderno di Terzjus

La co-programmazione e la co-progettazione sono due strumenti fondamentali per rinsaldare la collaborazione tra Pubblica Amministrazione (PA) e Enti del Terzo Settore (ETS) al fine di costruire efficaci politiche rivolte alla cittadinanza, non solo nel settore socio-assistenziale, ma anche nel più vasto perimetro di attività di interesse generale definite dall’articolo 5 del Codice del Terzo Settore (CTS -Dlgs. n.117/2017): dalla rigenerazione urbana, ai servizi di cura della salute, passando per la tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale, senza dimenticare l’agricoltura sociale e la promozione dello sport per tutti.

Decreto beneficenza, così il Terzo settore pagherà gli errori di altri

Dopo la vicenda del “pandoro Ferragni” arriva il decreto per assicurare maggiore trasparenza nelle iniziative di beneficenza. Un obiettivo certamente meritevole che tutela consumatori e donatori a fronte di campagne di sensibilizzazione poco chiare in merito all’effettivo utilizzo delle risorse raccolte.

Comunità energetiche rinnovabili (CER): il 2024 segna l’anno di svolta per la promozione della transizione energetica

Con il decreto pubblicato il 23.01.2024 dal Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica vengono definiti gli incentivi per il sostegno all’energia elettrica prodotta da impianti a fonti rinnovabili nonché i criteri e le modalità per la concessione dei contributi previsti dal PNRR, che nell’ambito della missione 2 assegna risorse per 2,2 miliardi di euro. Due le agevolazioni, cumulabili, di cui le CER potranno fruire: da un lato la tariffa incentivante; dall’altro, il contributo in conto capitale. La prima misura, con durata massima di 20 anni dalla data di entrata in esercizio commerciale, si compone di una parte fissa in funzione delle dimensioni dell’impianto e una variabile legata, invece, al prezzo di mercato dell’energia.

Volontariato di competenza: un ponte tra le imprese e il Terzo settore

Alcuni lo fanno, altri ne parlano, ma pochi lo sanno riconoscere. Il volontariato di competenza è un esempio di “circolarità” sociale, che mette in rete imprese, enti del Terzo settore e cittadini in difficoltà. Ad accendere i riflettori su questa pratica emergente, che consiste nel mettere a disposizione le proprie capacità professionali durante l’orario di lavoro, la Fondazione Terzjus con il volume “Riconoscere il volontariato di competenza. Analisi e strategie per valorizzare una pratica emergente” presentato lo scorso 23 gennaio presso la sede di Unioncamere a Roma. Sull’argomento non esistevano studi accurati e sistematici relativi al nostro Paese. Il volume, a cura del ricercatore sociale Cristiano Caltabiano ed edito da Editoriale Scientifica, raccoglie diversi contributi di ricercatori ed esperti che hanno partecipato ad un percorso di approfondimento durato due anni e sostenuto dal ministero del Lavoro.

Il volontariato di competenza. Ponte tra imprese e Terzo Settore

Il 5% delle imprese italiane con più di 50 dipendenti - secondo un’indagine effettuata da Unioncamere mediante il sistema di rilevazione dati di Excelsior - realizza forme diverse di volontariato d’impresa. Di queste il 39% mette in opera progetti o attività di volontariato di competenza. Ma cosa sottende questa espressione? A chiarirne il significato ci ha pensato la Fondazione Terzjus mediante un report di ricerca - realizzato su incarico del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali - i cui risultati sono stati raccolti in un recente volume “Riconoscere il volontariato di competenza” pubblicato da Editoriale Scientifica di Napoli e liberamente scaricabile dal sito www.terzjus.it.

Presentato il volume “Riconoscere il volontariato di competenza”

Il volontariato di competenza, una risorsa sociale che congiunge imprese profit, istituzioni ed enti del terzo settore. Nella giornata di oggi Terzjus, associazione che promuove cultura e diritto del Terzo Settore, ha tenuto la presentazione del volume “Riconoscere il volontariato di competenza. Analisi e strategie per valorizzare una pratica emergente” moderato da Sara Vinciguerra, Responsabile comunicazione della Fondazione Terzjus, presso la sala Longhi di Unioncamere.

Beneficenza, con il Ddl Ferragni doppi adempimenti per gli Ets

Nuove misure in tema di trasparenza per le iniziative di beneficenza. Il disegno di legge, atteso oggi all’esame del Consiglio dei ministri, punta ad assicurare l’affidabilità delle pratiche commerciali di produttori e professionisti nel caso in cui parte dei ricavi derivanti dalla vendita di prodotti sia destinata a scopi benefici.

“Il contributo del terzo settore alla D&I”, il Presidente Luigi Bobba al Live talk di Formiche.net

Nell’attuale panorama del mondo del lavoro, l’inclusione sociale gioca un ruolo cruciale, alimentata con forza dal terzo settore. A partire da questa affermazione, il live talk “Il contributo del terzo settore alla D&I” che si terrà martedì 23 gennaio a partire dalle ore 19.30 presso gli Utopia Studios, e che verrà trasmesso su Formiche.net, intende mettere in luce i progressi normativi degli ultimi anni, ma anche gli obiettivi ancora da raggiungere, certi che le organizzazioni senza scopo di lucro impegnate nella valorizzazione dell’inclusione, capaci di guardare a tutti senza lasciare indietro nessuno, costituiscano un pilastro fondamentale per i territori e per la cittadinanza.

Volontariato di competenza e terzo settore. Il report di Fondazione Terzjus

Nel corso dell’evento, è stato fatto il punto sul tema del volontariato di competenza attraverso la presentazione del report di ricerca realizzato dalla Fondazione Terzjus Ets “Riconoscere il volontariato di competenza. Analisi e strategie per valorizzare una pratica emergente”.

Presentato il 23 gennaio a Roma, nella sede di Unioncamere, il volume “Riconoscere il volontariato di competenza. Analisi e strategie per valorizzare una pratica emergente”.

"Riconoscere il volontariato di competenza" è il risultato di un lavoro di ricerca realizzata con il contributo del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali - PON Inclusione 2014-2020 Il volume è possibile scaricarlo gratuitamente dal link presente nell'articolo

La legge sul made in Italy rafforza il legame fra il Terzo settore e il mondo della cultura e della creatività italiana

La legge sul made in Italy rafforza il legame fra il Terzo settore e il mondo della cultura e della creatività italiana. È quanto emerge dal disegno di legge sulla valorizzazione promozione e tutela del made in Italy, collegato alla manovra di bilancio e approvato dal Senato il 20 dicembre scorso dopo il via libera già arrivato dalla Camera dei deputati.

Terzo settore, una riforma da completare. Dalla regolazione alla promozione dell’economia sociale

Sono trascorsi sei anni da quando il Parlamento ha approvato il Codice del Terzo settore (DL 117/2017) con cui è stato riconosciuto giuridicamente e riordinato questo fondamentale ambito della vita economica e sociale del Paese. È stato istituito, in particolare, il RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore), con lo scopo di “regolamentare” il mondo del no profit eliminando la gran de frammentarietà che lo caratterizzava.

Partite finanziarie attive e patrimoni più robusti per erogatori e beneficiari

Il parere della direzione centrale dell'agenzia delle Entrate, in risposta alla richiesta di consulenza giuridica presentata da Assifero, l'associazione nazionale della filantropia istituzionale, conferma l'originalità che caratterizza gli enti filantropici e l'importanza decisiva del ruolo che sono chiamati a svolgere per lo sviluppo delle organizzazioni del Terzo settore e più in generale per il sostegno delle molteplici attività di interesse generale previste dal Codice.
Torna in alto

Ricevi aggiornamenti,
news e approfondimenti sulle attività di Terzjus