a cura di:
Luigi Bobba
Presidente di Terzjus
Luigi Bobba, "Conclusioni" al volume Advocacy, identità e servizio, Editoriale Scientifica, Napoli 2025, pagg. 279-283
1. Premessa
Questo lavoro di ricerca - unico nel suo genere - cerca di ricostruire, con un’analisi di tipo qualitativo, le trasformazioni intervenute dopo la riforma del Terzo settore sia nelle Reti Associative (RA), sia nei Centri si servizio per il volontariato (CSV). Si tratta di due realtà che non sono originate da quanto previsto - in modo puntuale e distinto - dal Codice del terzo settore (CTS); bensì di soggetti che hanno avuto - le RA - un esplicito riconoscimento nel CTS; o che sono stati interessati - i CSV - da un sostanziale processo di riorganizzazione disciplinato proprio dagli articoli 61-66 dello stesso CTS. Di qui l’idea, nell’ambito di un lavoro di formazione/ricerca commissionato da Unioncamere alla Fondazione Terzjus, di comprendere in modo più approfondito le dinamiche e i cambiamenti intervenuti negli anni post Riforma per le RA e per i CSV. Infatti, la Riforma – pur con caratteri nettamente distintivi per i due diversi soggetti – ha immaginato e previsto un ruolo di catalizzatori del variegato mondo degli ETS nonché di attivatori dei processi regolativi e promozionali della stessa. Dall’insieme di questo report, si coglie un certo “dinamismo” con cui sia le RA sia i CSV hanno interpretato e valorizzato il ruolo e le distinte funzioni che il CTS assegna a loro.
Ruolo e prospettive delle Reti associative e dei Centri di servizio per il volontariato dopo la riforma del Terzo settore
Luigi Bobba
Luigi Bobba, "Conclusioni" al volume Advocacy, identità e servizio, Editoriale Scientifica, Napoli 2025, pagg. 279-283
1. Premessa
Questo lavoro di ricerca - unico nel suo genere - cerca di ricostruire, con un’analisi di tipo qualitativo, le trasformazioni intervenute dopo la riforma del Terzo settore sia nelle Reti Associative (RA), sia nei Centri si servizio per il volontariato (CSV). Si tratta di due realtà che non sono originate da quanto previsto - in modo puntuale e distinto - dal Codice del terzo settore (CTS); bensì di soggetti che hanno avuto - le RA - un esplicito riconoscimento nel CTS; o che sono stati interessati - i CSV - da un sostanziale processo di riorganizzazione disciplinato proprio dagli articoli 61-66 dello stesso CTS. Di qui l’idea, nell’ambito di un lavoro di formazione/ricerca commissionato da Unioncamere alla Fondazione Terzjus, di comprendere in modo più approfondito le dinamiche e i cambiamenti intervenuti negli anni post Riforma per le RA e per i CSV. Infatti, la Riforma – pur con caratteri nettamente distintivi per i due diversi soggetti – ha immaginato e previsto un ruolo di catalizzatori del variegato mondo degli ETS nonché di attivatori dei processi regolativi e promozionali della stessa. Dall’insieme di questo report, si coglie un certo “dinamismo” con cui sia le RA sia i CSV hanno interpretato e valorizzato il ruolo e le distinte funzioni che il CTS assegna a loro.
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