Sottoscritto a Bologna, durante la 42° assemblea ANCI, il protocollo d’intesa tra la Fondazione Terzjus ETS e la Fondazione Istituto per la Finanza e l’Economia Locale – IFEL
Il giorno 14 novembre a Bologna durante la 42° Assemblea dell’ANCI, è stato sottoscritto, dal Presidente della Fondazione Terzjus ETS Luigi Bobba e dal direttore della Fondazione IFEL, Pierciro Galeone, il protocollo d’intesa tra le due fondazioni per promuovere e sviluppare al meglio i temi dell’Economia Sociale e promuovere la realizzazione di un’ampia rete assistenziale […]
Piemonte e Valle d’Aosta: la geografia dell’economia sociale tra fragilità e innovazione
Il Report preliminare della Fondazione Terzjus, con il sostegno della Fondazione CRT e la collaborazione dell’Unione delle Camere di Commercio del Piemonte e della Valle d’Aosta, offre un quadro aggiornato dell’economia sociale in Piemonte e Valle d’Aosta. Il settore, sebbene ampio e variegato, si trova ad affrontare sfide significative legate alla sostenibilità economica, al ricambio generazionale e all’adattamento alle transizioni verde e digitale. La ricerca evidenzia la necessità di politiche mirate e una collaborazione più proficua tra Fondazione CRT e sistema camerale per rafforzare e valorizzare questo settore strategico.
Dal Terzo settore alle coop un’alleanza per la crescita sociale
L'intervista a Lucia Albano, sottosegretario all'Economia, parla del piano strategico per mettere a sistema tutte le infrastrutture sociali così da promuovere lo sviluppo e la coesione delle comunità e dei territori.
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La centralità delle realtà dell’economia sociale nella preparazione del nuovo piano nazionale
[di Luigi Bobba, pubblicato in «Avvenire» di venerdì 7 novembre, pag. 7]
Secondo un’indagine pubblicata da Eurobarometro lo scorso 28 ottobre, frutto di una rilevazione effettuata tra oltre 26mila cittadini europei, il 75% degli intervistati riconosce l’importanza dell’economia sociale, mentre l’88% ritiene che il proprio Paese dovrebbe elaborare strategie ad hoc su questo tema. In Italia, l’88% degli intervistati crede che tale modello dovrebbe essere promosso anche a scuola, attraverso apposite iniziative di sensibilizzazione. Questi dati sembrano valorizzare la recente scelta del Ministero dell’Economia e Finanze (MEF) – per il tramite del Sottosegretario Lucia Albano alla quale è stata attribuita la delega all’Economia sociale - di avere puntato con decisione sulla predisposizione di un Piano Nazionale per l’Economia Sociale. Ciò rappresenta la risposta italiana alla Raccomandazione del Consiglio UE del 27 novembre 2023, con cui gli Stati membri sono stati invitati a elaborare strategie per sviluppare le condizioni quadro dell’economia sociale.
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Investimenti incentivabili da indici di performance quali-quantitativi
Il Piano d’azione per l’economia sociale promuove la finanza sociale per incentivare investimenti in capitale e patrimonio di enti sociali. Misure fiscali e finanziarie, come incentivi per piani pensionistici e minibond, e un segmento nazionale dedicato alla finanza sociale, potrebbero stimolare la crescita delle imprese sociali. Inoltre, un rating sociale standardizzato a livello nazionale, integrato con indicatori di governance e impatto sociale, potrebbe qualificare gli operatori economici dell’economia sociale.
Il mutuo soccorso verso nuove frontiere: «Pronti a rivedere le norme»
Le società di mutuo soccorso (Sms) sono al centro di un dibattito sulla loro regolamentazione e ruolo nel sistema sanitario italiano. Il Piano d’azione nazionale per l’economia sociale mira a chiarire le peculiarità delle Sms, distinguendole dalle mutue sanitarie e ribadendo la loro natura di enti di terzo settore. Si discute anche di un aggiornamento della legge istitutiva del mutuo soccorso, mantenendo i principi solidaristici e contrastando le “mutue spurie”.
Volontariati al plurale: nuove forme di solidarietà tra aziende e comunità. Intervento di Luigi Bobba a Filantropea 2025
Il volontariato di competenza, in crescita in Italia, vede le aziende impegnarsi in progetti sociali con le competenze dei propri dipendenti. Questo modello, basato sulla co-progettazione, rafforza la coesione aziendale, sviluppa soft skills e contribuisce al capitale sociale. La Fondazione Terzjus avvierà una ricerca per comprendere l’impatto di queste esperienze sui volontari.
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Nuovi orientamenti Unioncamere-Consiglio Nazionale del Notariato
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