Gabriele Sepio

Già Avvocato cassazionista e docente di diritto tributario presso Scuola Nazionale della pubblica amministrazione e accademia della G.d.F. È stato coordinatore del tavolo tecnico per la riforma del Terzo settore. È membro del Consiglio nazionale del Terzo settore e del Comitato di gestione di Fondazione Italia sociale. Autore di monografie ed articoli in tema di fiscalità. Editorialista de «Il Sole 24 Ore».

La donazione del tempo dei dipendenti ottiene un sostegno dal Fisco

[di Gabriele Sepio, pubblicato in «Il Sole 24 Ore» di domenica 31 marzo 2024] Il volontariato aziendale trova nelle regole fiscali un inedito sostegno. Sono sempre di più le imprese che decidono di donare tempo e competenze professionali dei propri dipendenti a favore degli enti del Terzo settore. Per il sistema sociale si tratta di […]

Volontariato e promozione sociale: proventi commerciali con forfait Iva

Il Dl 146/2021 ha infatti previsto per tali realtà, a partire dal 1° gennaio di quest’anno e ai soli fini Iva, l’applicazione del regime forfettario dei cosiddetti contribuenti «minimi» (articolo 1, commi da 58 a 63, della legge 190/2014). Si tratta di una novità che consente a Odv e Aps di misurarsi, seppur entro la soglia di 65mila euro annui, con un regime fiscale simile a quello contemplato dall’articolo 86 del Codice del Terzo settore (Cts).

Incentivi ripartiti ammessi nelle comunità enti del Terzo settore

[di Gabriele Sepio, pubblicato su «Il Sole 24 Ore» del 17 febbraio 2024] L’assegnazione del benefit non è distribuzione di utili Oltre le misure incentivanti, le comunità energetiche possono ottenere un ulteriore beneficio adottando la qualifica di ente del Terzo settore (Ets). Le caratteristiche che connotano queste realtà, quali la forma giuridica libera (trattandosi di […]

Terzo settore con esenzione IVA dal 2025

Una sovrapposizione di disposizioni di diverso tenore che andrà necessariamente coordinata e che al momento crea non poco imbarazzo tra gli operatori costretti ad uno slalom tra regole che intervengono sulle medesime attività distinguendo i regimi applicabili alle società (ssd) da quelli destinati alle associazioni sportive dilettantistiche (asd). In attesa di un riordino, dunque, le prime sono già chiamate ad attrarre le entrate legate alla pratica sportiva nel regime esenzione ai sensi dell’art. 36 bis Dl 75/23. Mentre le asd, a rigore, potranno continuare a beneficiare del regime di esclusione iva per i c.d. corrispettivi specifici provenienti da associati e tesserati almeno fino alla fine dell’anno.

Decreto beneficenza, così il Terzo settore pagherà gli errori di altri

Dopo la vicenda del “pandoro Ferragni” arriva il decreto per assicurare maggiore trasparenza nelle iniziative di beneficenza. Un obiettivo certamente meritevole che tutela consumatori e donatori a fronte di campagne di sensibilizzazione poco chiare in merito all’effettivo utilizzo delle risorse raccolte.

Comunità energetiche rinnovabili (CER): il 2024 segna l’anno di svolta per la promozione della transizione energetica

Con il decreto pubblicato il 23.01.2024 dal Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica vengono definiti gli incentivi per il sostegno all’energia elettrica prodotta da impianti a fonti rinnovabili nonché i criteri e le modalità per la concessione dei contributi previsti dal PNRR, che nell’ambito della missione 2 assegna risorse per 2,2 miliardi di euro. Due le agevolazioni, cumulabili, di cui le CER potranno fruire: da un lato la tariffa incentivante; dall’altro, il contributo in conto capitale. La prima misura, con durata massima di 20 anni dalla data di entrata in esercizio commerciale, si compone di una parte fissa in funzione delle dimensioni dell’impianto e una variabile legata, invece, al prezzo di mercato dell’energia.

Beneficenza, con il Ddl Ferragni doppi adempimenti per gli Ets

Nuove misure in tema di trasparenza per le iniziative di beneficenza. Il disegno di legge, atteso oggi all’esame del Consiglio dei ministri, punta ad assicurare l’affidabilità delle pratiche commerciali di produttori e professionisti nel caso in cui parte dei ricavi derivanti dalla vendita di prodotti sia destinata a scopi benefici.

La legge sul made in Italy rafforza il legame fra il Terzo settore e il mondo della cultura e della creatività italiana

La legge sul made in Italy rafforza il legame fra il Terzo settore e il mondo della cultura e della creatività italiana. È quanto emerge dal disegno di legge sulla valorizzazione promozione e tutela del made in Italy, collegato alla manovra di bilancio e approvato dal Senato il 20 dicembre scorso dopo il via libera già arrivato dalla Camera dei deputati.

Investimenti legittimi ma solo senza ritorno finanziario

Il Cts fa un duplice – determinante – passo avanti: da un lato, l’articolo 5 annovera fra le attività d’interesse generale esercitabili dagli Ets l’erogazione di denaro ma anche di «beni o servizi» (lettera u, comma 1); dall’altro, nel definire gli enti filantropici, l’articolo 37 precisa che erogano a sostegno delle persone svantaggiate o delle attività di interesse generale denaro, beni o servizi «anche di investimento».

Caso Ferragni, donazioni? La garanzia è il Terzo settore

La presenza di un ente del Terzo settore in una attività di raccolta, specie quando dotato già di un riconoscimento rispetto all’attività solidale svolta, dovrebbe fornire una prima garanzia rispetto al fatto che la raccolta non è frutto di improvvisazione e soprattutto non può essere slegata rispetto alla applicazione di regole di trasparenza per garantire i sostenitori e contribuire a creare un rapporto di fiducia con i consumatori.

Enti del Terzo settore e Pa partner nei progetti di residenzialità abitativa

Co-housing: il nuovo modello abitativo trova nella Riforma del Terzo settore un valido alleato. Uno strumento di vita indipendente, promosso già con il Dopo di Noi (L. n. 112/2016), che consente di favorire nuove forme di assistenzialità, residenzialità e socialità urbana indirizzate alle fasce più deboli (i.e. anziani, personalità con disabilità) coniugando spazi privati con aree e servizi a uso comune.

Volontariato di competenza in più di 4.000 imprese

[di Ilaria Ioannone e Gabriele Sepio, articolo pubblicato su «Il Sole 24 Ore» di giovedì 12 ottobre 2023] Con il “volontariato di competenza” in crescita i progetti che coinvolgono imprese, lavoratori e enti del terzo settore anche con il sostegno del fisco.Un modello sempre più diffuso nel contesto italiano se si tiene conto che oggi […]

Trasporto malati e feriti, esenzione Iva per gli Ets non commerciali

Esenti le prestazioni di trasporto malati o feriti rese dagli enti del Terzo settore non commerciali. Un regime, questo, già introdotto per le prestazioni effettuate dalle Onlus (articolo 10, comma 1, n 15, Dpr 633/1972) che, con la Riforma del Terzo settore, troverà applicazione per gli Ets non commerciali, dopo il vaglio della Commissione Europea sui nuovi regimi fiscali. In attesa dell’autorizzazione gli enti che scelgono di iscriversi nel Runts dovranno effettuare alcune considerazioni sui possibili elementi di criticità che l’applicazione del futuro regime potrà generare.

Trasporto sanitario a Odv: la Asl può saltare la gara

Trasporto sanitario di emergenza e urgenza: la modalità di assegnazione del servizio rientra nella discrezionalità delle ASL. Un principio, questo, che emerge dai recenti orientamenti della Giustizia amministrativa (TAR Campania n. 123 e n. 3327 del 2023) con cui ancora una volta si torna sull’esistenza o meno di un onere motivazionale “rafforzato” per l’Amministrazione che intenda affidare il servizio di trasporto sanitario d’urgenza secondo una logica concorrenziale (quindi sulla base del codice dei contratti pubblici) o riservarne l’esercizio agli enti del Terzo settore seguendo le regole previste dal D.lgs. n. 117/2017 (CTS).

Sport dilettanti esenti Iva con un anticipo azzardato

Il nuovo regime Iva per gli enti sportivi introdotto con la definitiva approvazione del decreto Pa-bis (Dl 75/2023) preoccupa, a ragion veduta, gli operatori del settore. Dal 17 agosto (data di entrata in vigore della legge di conversione 112), le prestazioni di servizi strettamente connessi con la pratica dello sport – inclusi quelli didattici e formativi – rese nei confronti di persone che praticano lo sport entrano nel regime di esenzione Iva. Dunque, tutte le entrate tipiche degli enti sportivi (come le quote supplementari versate da soci o tesserati) andranno attratte nel regime Iva, superando la precedente impostazione che, fino al 1° luglio 2024, le escludeva in massima parte dal campo Iva (articolo 4, Dpr 633/1972).

Nello sport dilettantistico bonus per i contributi

Riforma dello sport: arriva l’ok definitivo sulle nuove regole per enti e lavoratori sportivi. Con il correttivo-bis, approvato il 26 luglio, si chiude la fase transitoria legata all’operatività della nuova disciplina. Diverse sono le novità che cambiano, in parte, quanto delineato dal decreto 36/2021, entrato in vigore lo scorso 1° luglio. È, anzitutto, da accogliere con favore la modifica circa le mansioni da ricondursi nelle maglie del lavoro sportivo. La loro individuazione non sarà più rimessa alla discrezionalità degli organismi affilianti del Coni, ma oggetto di un elenco tenuto (e aggiornato) dal dipartimento per lo Sport. Si conferma, dunque, quanto auspicato su queste pagine per evitare qualsivoglia disparità a livello applicativo.

Social bonus: pubblicata la modulistica per la presentazione dei progetti di recupero e la loro rendicontazione

Con decreto interdirettoriale n. 118 dello scorso 7 luglio, il Ministero del Lavoro rende disponibile, sull’applicativo informatico “Social bonus”, la modulistica completa per dare attuazione all’agevolazione fiscale prevista dall’art. 81 del D.lgs. n. 117/2017. Una novità, questa, che consentirà agli enti del Terzo settore (ETS) che intendono recuperare beni immobili pubblici inutilizzati o confiscati alla criminalità organizzata di mettere in campo le proprie iniziative attraverso la presentazione di specifici progetti autorizzati da una Commissione ad hoc.

Sport dilettanti, al Registro le comunicazioni di lavoro

Riforma dello sport: al via i nuovi adempimenti per gli enti dilettantistici in attesa delle novità in arrivo con il decreto correttivo-bis. Ma quali sono nel frattempo le norme immediatamente applicabili e quali le possibili revisioni attese per la seconda metà di luglio? Un tema che sta coinvolgendo operatori ed enti alle prese con l’avvicendamento di norme tra le quali è necessario districarsi al fine di programmare per tempo gli interventi più urgenti, tra i quali spicca l’adeguamento statutario e la comunicazione dei nuovi rapporti di lavoro sportivo (si veda la scheda riepilogativa a fianco).

Professionisti con albo esclusi dalle agevolazioni dei lavoratori sportivi

Riforma dello sport: correttivi ma anche nodi da sciogliere nel decreto approvato dal Consiglio dei ministri. Continua l’opera di revisione dei decreti di riforma, che arrivano alla vigilia dell’operatività delle nuove norme in materia di enti sportivi dilettantistici e lavoro sportivo. Le modifiche, di cui si attende l’ok definitivo, vanno a definire la figura del lavoratore sportivo escludendo dal novero tutti i soggetti che svolgono mansioni rientranti in una professione per la quale è necessaria l’iscrizione in albi professionali. Con la conseguenza che tali soggetti, a prescindere dallo svolgimento di attività lavorativa per associazioni e società sportive dilettantistiche (Asd e Ssd), resterebbe esclusi dai nuovi regimi fiscali e previdenziali del Dlgs 36/21.

Terzo settore. Il quadro civilistico, organizzativo e fiscale. Come realizzare le funzioni e i compiti previsti dalla Riforma

La riforma introduce un puntuale sistema di regolamentazione sul piano civilistico degli enti che decideranno di iscriversi nel Registro unico nazionale del Terzo settore (Runts) assumendo la qualifica di ente del Terzo settore (Ets), sul quale sono stati poi istituiti specifici regimi di tassazione, calibrati in base alla natura dell’ente e delle attività svolte, nonché all’ammontare delle entrate e alla tipologia di attività poste in essere.

Contro il caro energia arriva il contributo per il Terzo settore

Con il Decreto aiuti ter (Dl 44/2022), per contrastare l’aumento dei costi energetici, il Governo aveva investito nel Terzo settore prevedendo lo stanziamento di due fondi. L’uno da 170 milioni, destinato in misura pari a 120 milioni a enti del terzo settore ed enti religiosi che erogano servizi socio-assistenziali/sanitari a favore di soggetti con disabilità, e per la restante parte (50 milioni) in via esclusiva a fondazioni, associazioni, ex Ipab, enti del terzo settore ed enti religiosi che erogano medesimi servizi in favore di anziani (articolo 8, comma 1). L’altro di 100 milioni destinato a enti del Terzo settore iscritti nel Registro unico nazionale, Onlus, associazioni di promozione sociale e organizzazioni di volontariato in fase di trasmigrazione ed enti religiosi che non erogano servizi socio-sanitari/assistenziali (articolo 8, comma 2).

C’è un Fisco buono che incentiva l’economia sostenibile e circolare

La legge antisprechi come parametro per l’assegnazione di benefici fiscali anche agli enti donatari. È un’opportunità data dalla legge 166/2016 e colta da alcuni Comuni, che potrebbero presto diventare modelli di riferimento replicabili per i tanti enti locali che iniziano a guardare con sempre più attenzione ai temi della sostenibilità e dell’economia circolare. Un modo, insomma, per premiare e far crescere le organizzazioni del Terzo settore impegnate nelle attività a sostegno dei bisogni sul territorio.

Da ente profit a non commerciale con regime speciale

Tra i principi e i criteri direttivi relativi alla revisione delle imposte sui redditi, la bozza del disegno di legge prevede l’introduzione di un regime fiscale speciale per le ipotesi di passaggio dei beni dall’attività commerciale a non commerciale, e viceversa, per effetto del mutamento della qualificazione fiscale delle attività.

Proroga a fine anno per adeguare gli statuti con procedura semplificata

Per Onlus, organizzazioni di volontariato (Odv) e associazioni di promozione sociale (Aps) scatta la proroga al 31 dicembre 2023 per adeguare gli statuti con maggioranze semplificate. La conversione in legge del decreto Milleproroghe (Dl 198/2022) riapre per tali enti l’opportunità di adeguare gli statuti alle disposizioni dei decreti legislativi 117/2017 (Codice del Terzo settore, Cts) o 112/2017 (per le imprese sociali) con quorum deliberativi ridotti.

Terzo settore, Regioni al palo sulle agevolazioni Irap

Per gli enti del Terzo settore (Ets) agevolazione Irap a singhiozzo in base alle scelte delle singole Regioni. Un quadro, quello che emerge dall’analisi del trattamento Irap, che a seguito della definitiva operatività del Registro unico meriterebbe una maggiore omogeneità per garantire anche agli Ets un graduale passaggio delle agevolazioni previste oggi in massima parte a favore delle Onlus.

Il nuovo Fisco in aiuto alle attività di interesse generale

Occhi puntati sul graduale superamento dell’Irap come occasione per fornire alcune risposte da tempo attese dal mondo non profit. Una volontà che sembra emergere dalle prime indiscrezioni sulla delega fiscale e che potrebbe essere un’opportunità anche rivedere i meccanismi di applicazione del tributo per gli enti non commerciali e gli Ets. A oggi per tali enti, infatti, è prevista una duplice modalità di tassazione (articolo 10) a seconda che l’ente svolga attività esclusivamente non commerciale o commerciale.

Da attività escluse a esenti: va risolto il problema dell’Iva

Enti non commerciali ed IVA. Con la scadenza fissata al 31 dicembre 2023 per il varo delle nuove regole gli enti associativi dovranno iniziare a valutare con attenzione il possibile impatto sull’operatività. Le novità riguarderanno la portata applicativa degli artt. 4 e 10 del DPR 633/1972 (Decreto IVA).  Dal 1° gennaio 2024, saranno esenti (e […]

Sport: in arrivo oltre 13 milioni di euro per il 2023 a favore di associazioni e società sportive dilettantistiche (Asd e ssd) e enti del Terzo settore (Ets) sportivi

Le domande di accesso ai finanziamenti potranno essere presentati dagli enti tramite l’apposita piattaforma informatica a partire dalle ore 12:00 del 24 febbraio 2023 fino alle ore 12:00 del 24 marzo 2023, salvo eventuale proroga. L’importo massimo erogabile a ciascun ente varia a seconda dell’Avviso per il quale è presentata la candidatura.

Guida operativa per la creazione di partenariati fra Enti pubblici ed Enti di Terzo settore e soggetti finanziatori

Finalità del presente lavoro, dall’approccio originale ed innovativo, è quello di esaminare le novità introdotte sul tema dalla Riforma del Terzo settore, ma dalla visuale dell’Amministrazione condivisa, ovverosia dall’utilizzo delle diverse forme di raccolta fondi e delle modalità di finanziamento delle attività di interesse generale in funzione dell’attivazione di partenariati fra ETS ed enti pubblici, oltre che agli altri soggetti interessati.

Società sportive, entro il 29 dicembre alla cassa per Iva e ritenute sospese

Possibile pagare in 60 rate ma le prime tre si versano ora con maggiorazione del 3% Arriva la proroga per gli enti sportivi. Il testo del Ddl di Bilancio approvato alla Camera e ora all’esame del Senato fissa al 29 dicembre il termine per i soli pagamenti sospesi dell’Iva e delle ritenute alla fonte, comprensive […]

Regime fiscale in attesa del via libera dell’Unione

Le impese sociali trovano un riconoscimento con la Riforma del terzo settore grazie a nuovi strumenti giuridici e tributari introdotti con il D.lgs. 112 del 2017. La crescita esponenziale delle imprese sociali diverse dalle coop sociali secondo Uniocamere dimostra il particolare appeal di tali realtà che avevano finora avuto un ruolo piuttosto marginale nel contesto degli enti produttivi dell’economia sociale. Si passa, da circa il 2,9% del totale prima dei decreti di riforma al 24,7%.

Riforma dello Sport, nodo inquadramento lavoratori

La riforma dello Sport è ai nastri di partenza. Contiene anche importanti modifiche alla normativa sui rapporti di lavoro nell’ambito sportivo. Sono molte le novità su questo versante che, in mancanza delle annunciate proroghe, rischiano di partire dal 1° gennaio prossimo con alcuni importanti nodi ancora da sciogliere.

Caro bollette, doppio sostegno per cooperative e imprese sociali

Con la conversione in legge dell’Aiuti ter e con le nuove misure previste dal Dl Aiuti-quater (Dl 176/2022), è tempo di valutare gli aiuti messi in campo dal Governo per far fronte all’emergenza energetica. Coop e imprese sociali, infatti, risultano tra gli enti fortemente colpiti dall’aumento dei costi di gas e materie prime.

Aiuti estesi anche a enti non profit e all’ex Ipab

Aiuti contro il caro energia estesi a enti non profit ed ex Ipab. Una novità, quella contenuta nel Dl Aiuti quater che recepisce le obiezioni più volte sollevate su queste pagine e che evidenziavano la necessità di ampliare la platea dei beneficiari senza limitarla ai soli enti del terzo settore (Ets).

Niente deposito del bilancio 2021 per gli Ets neo iscritti nel Registro

Un primo aspetto riguarda il deposito dei bilanci 2021 nel Runts. Su questo il ministero del Lavoro chiarisce che per gli enti che hanno conseguito la qualifica di ente del terzo settore (Ets) nel corso del 2022, e costituiti prima di quest’anno, non sia previsto alcun obbligo in tal senso nel caso in cui il bilancio sia stato approvato successivamente alla presentazione dell’istanza di iscrizione.

Enti del terzo settore ancora in corsa per il 5 per mille

Il 5 per mille, quest’anno, tiene conto delle novità portate dalla riforma del terzo settore. Infatti, l’avvio del Registro unico il 23 novembre 2021, ha sostituito la categoria del volontariato con quella degli enti del terzo settore (Ets). Attenzione, tuttavia, perché la sola iscrizione nel Registro unico non basta agli enti per accedere automaticamente al riparto del 5 per mille.

Sostegni estesi agli enti del Terzo settore

Con il decreto Aiuti ter arrivano i fondi a sostegno degli enti del terzo settore (Ets) a fronte dei rincari dovuti alla crisi energetica. Nello schema di Dl approvato dal Consiglio dei ministri del 16 settembre vengono estese, dunque, anche al mondo del terzo settore due specifiche misure contro il caro energia.

Immobili pubblici o sequestrati riconvertiti a finalità sociale

E proprio in questo contesto che un ruolo strategico viene assunto dagli enti locali che potranno assegnare agli Ets i propri beni per vederli valorizzati sulla base di procedure ad evidenza pubblica, anche su impulso di parte, nel rispetto della disciplina di riferimento (Cts, Dm 72/2021, eventuali leggi regionali e regolamenti degli enti pubblici per i profili di competenza).

“Dal non profit al Terzo settore. Una riforma in cammino” TERZJUS REPORT 2022

Rapporto a cura di Terzjus - Osservatorio di diritto del Terzo settore della filantropia e dell’impresa sociale. Il Terzjus Report 2022 è stato realizzato grazie al contributo di Consulta delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e della Liguria e anche di Unipolis e Unioncamere Questo volume è stato impresso con il contributo di Cattolica Assicurazioni.

Modifiche statutarie con quorum alleggerito fino al 31 dicembre

Con l’approvazione definitiva del Dl semplificazioni fiscali torna la proroga degli adeguamenti statutari al Terzo settore con modalità semplificate. Tra le novità che interessano il terzo settore ve ne sono alcune che riguardano la revisione dei termini previsti per l’accesso al Registro unico del Terzo settore (Runts).

Per gli enti del Terzo settore il fisco tiene conto del costo pieno

Il restyling normativo riguarda in particolare l’art. 79 del CTS. Una disposizione fondamentale per l’inquadramento fiscale degli enti e che classifica come non commerciali quelle attività di interesse generale rese a fronte di corrispettivi che non superano i costi effettivi o che realizzano un avanzo di gestione contenuto entro determinati margini quantitativi e temporali.

Tempi stretti per il dossier alla UE sul fisco agevolato per il Terzo settore

Per il terzo settore occhi puntati sull’autorizzazione Ue dopo l’approvazione ieri alla Camera del pacchetto di emendamenti ai decreti di riforma contenuti nel Dl Semplificazioni. Quest’ultimo completa la parte fiscale e incrementa il plafond (servizi di interesse economico generale, Sieg) degli aiuti di Stato di cui potranno beneficiare gli enti del terzo settore fino a un massimo di 500 mila euro in tre anni.

Beni culturali pubblici in comodato e concessione

La misura agevolativa del CTS, infine, mostra un doppio volto della trasparenza, da un lato come necessaria forma di rendicontazione dell’uso delle risorse ricevute e dei beni pubblici assegnati (la casa di vetro), dall’altro, come progetto di successo da comunicare per rinsaldare e rilanciare legami di fiducia.

Accesso al social bonus, enti al lavoro sui progetti

Particolare attenzione dovrà essere posta anche per quanto concerne gli interventi di recupero oggetto di liberalità. Queste ultime, infatti, potranno essere rivolte solo ad alcuni interventi individuati dall’art. 3 del DPR 380/2001 quali ad esempio progettazione, manutenzione, sistemazione degli spazi esterni alla struttura oggetto di recupero a condizione che questi siano finalizzati ad assicurare il riutilizzo nonché funzionali allo svolgimento delle attività di interesse generale. Tra le spese eleggibili rientrano anche quelle di funzionamento del bene.

Social bonus, in Gazzetta il decreto attuativo per il recupero beni inutilizzati

Tra le condizioni necessarie affinché il bonus venga riconosciuto, come si legge nel decreto, sarà necessario che i beni oggetto di intervento vengano utilizzati esclusivamente per le attività di interesse generale di cui all’art. 5 del CTS, a condizione che queste siano eseguite dagli enti del Terzo settore (ETS) con modalità non commerciali.

Si può dedurre il costo del volontariato

Con il volontariato di competenza si assiste a quella che potremmo definire una vera e propria inversione delle regole di determinazione del reddito. Un esempio legato ad un fenomeno più ampio che produce una graduale ridefinizione di alcuni istituti tipici del sistema tributario favorendo gli investimenti del profit nel sociale e una contaminazione tra mercato e Terzo settore.

Enti del Terzo settore (ETS) e raccolta fondi: il Ministro Orlando firma il decreto per l’adozione delle linee guida

Destinatari delle linee guida sono tutti gli ETS indipendentemente dalla loro forma giuridica, dimensione, missione, attività e classificazione, che intendono conformare l’attività di raccolta fondi ai principi di verità, trasparenza e correttezza, richiamati espressamente dall’art. 7 del D.lgs. n. 117/2017.

Terzo settore, raccolta fondi con trasparenza e correttezza secondo le “Linee guida sulla raccolta fondi degli ETS”

Il Codice del terzo settore (CTS), attribuisce un ruolo strategico al fundraising consentendo di esercitare tale attività anche in forma organizzata e continuativa, impiegando risorse proprie o di terzi (art. 7 del CTS), nonché mediante sollecitazione al pubblico o attraverso la cessione o erogazione di beni o servizi di modico valore.

Il welfare aziendale premia anche il Terzo settore. Il Sole 24 Ore del 12 Maggio 2022

Una politica, quella del welfare, che incide positivamente anche sul rendimento lavorativo dei dipendenti, con apprezzabili risvolti in termini di produttività. In tale ottica, l’erogazione dei benefit può essere legata anche alla qualità del lavoro prestato. In questo modo, infatti, si tende a gratificare i dipendenti per il raggiungimento di un determinato obiettivo facilitando il loro coinvolgimento nei processi di miglioramento dei risultati aziendali.

Obbligo di pubblicità per i compensi negli ETS. Doppio binario sui tempi per mettersi in regola

Focus sulle norme che interessano gli enti del terzo settore con riferimento agli obblighi di trasparenza: quando occorre pubblicare gli emolumenti corrisposti ai membri degli organi sociali, ai dirigenti e agli associati e quali limiti ai compensi; quali le modalità per rendere evidenti i compensi corrisposti e quali le sanzioni in caso di inottemperanza. Altro aspetto riguarda i contributi pubblici. Per gli enti non profit che li percepiscono scattano obblighi di trasparenza da assolvere entro il 30 giugno: tuttavia, in caso di violazione, le sanzioni potranno scattare solo dal 2023.

Enti migranti al Registro: più tempo per il deposito

Per gli enti che accedono al Registro unico nazionale del Terzo settore (Runts), il 2022 sarà un anno importante anche sotto il profilo degli adempimenti contabili, perché la qualifica di Ets impone entro il 30 giugno di ogni anno di depositare il bilancio d’esercizio presso il Runts attivo dallo scorso 24 novembre. I chiarimenti del Ministero del Lavoro per ODV e APS e, per i nuovi enti, i modelli da adottare a iscrizione perfezionata.

RUNTS: pubblicato dall’Agenzia delle Entrate l’elenco delle ONLUS che potranno accedere al nuovo Registro.

Per le Onlus da ieri si aprono le porte del registro unico del terzo settore. L’agenzia delle entrate ha pubblicato l’elenco degli enti iscritti nell’anagrafe Onlus che potranno accedere al nuovo registro. Le attuali Onlus potranno mantenere questa qualifica fino all’autorizzazione UE sulle misure fiscali introdotte dalla riforma del terzo settore. Quindi, se l’autorizzazione arriverà […]

Nel Registro Unico del Terzo Settore già censiti 61mila enti non profit

Il RUNTS è entrato in vigore già dal 24 novembre 2021 e siamo giunti alla volata finale per la trasmigrazione degli enti che si concluderà il prossimo 21 febbraio. Già sono però oltre 450 gli enti che hanno richiesto l'iscrizione per la prima volta. Al RUNTS. I commenti di Maria Carla De Cesari e Gabriele Sepio nell'articolo pubblicato sul Sole24Ore del 17 febbraio.

Il nuovo principio contabile OIC per il Terzo Settore

Lo scorso 4 febbraio l’Organismo Italiano di Contabilità (in sigla OIC), lo standard setter dei principi contabili italiani, ha pubblicato in versione definitiva il documento “OIC 35 - Principio Contabile ETS”, la cui bozza era stata sottoposta a pubblica consultazione nell’agosto 2021.

Iva ed Enti Non Profit. Quali soluzioni?

Torniamo a parlare di Iva ed enti non profit, alla luce del rinvio di due previsto dalla Legge di Bilancio. La Commissione Europea aveva già autorizzato il meccanismo particolare. Le nuove regole Iva risparmiavano le realtà con ricavi fino a 65mila euro. Estratto dal Sole 24 Ore del 20 Gennaio 2022 a cura di Raffaele Rizzardi e Gabriele Sepio

Nuova modulistica di bilancio per gli enti del terzo settore

Per gli enti del Terzo settore (Ets) scattano dall’esercizio 2021 i nuovi schemi di bilancio. Come previsto dal Dm del 5 marzo 2020, dal prossimo anno (ovvero da quello successivo alla pubblicazione del decreto) tali enti dovranno fare i conti con la modulistica prevista dall’articolo 13 del Dlgs 117/2017 (Codice del Terzo settore, Cts).

Due anni di tempo per l’Iva nel Terzo Settore

Enti non profit: rinviate al 1° gennaio 2024 le nuove regole in materia di Iva. Con un emendamento approvato in commissione Bilancio al Senato, viene introdotta una modifica al Dl 146/2021 (convertito in legge 215/2021) con il quale era stata prevista l’attrazione in campo Iva di alcune delle principali entrate delle realtà non profit.

Iva e Terzo settore: come uscire dall’impasse

L'intervento del tributarista e segretario generale di Terzjus: "Sul tema incombe una procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea ai danni dell’Italia e trovare una soluzione rapida e coerente è quindi di fondamentale importanza. Quale strada seguire dunque? Potrebbe aiutare l’impostazione seguita dalla riforma del terzo settore che considera fiscalmente “non commerciali” le attività istituzionali svolte senza l’effettivo conseguimento di un utile

Registro Unico Nazionale del Terzo Settore: dal 24 novembre attiva la piattaforma per le nuove iscrizioni degli ETS.

Per registrarsi occorre avere lo spid o la carta elettronica. Possono accedere i legali rappresentanti o i notai per gli enti con personalità giuridica. Basterà allegare l'atto costitutivo e lo statuto redatto in base alle prescrizioni del D.Lgs.117/2017 copia dell'ultimo bilancio o degli ultimi due bilanci se sono enti che già svolgono attività di interesse generale.

Con la Riforma le imprese potranno «prestare» i dipendenti a qualsiasi ente del Terzo settore

Una interessante opportunità deriva dalla possibilità di prestare risorse specialistiche (dipendenti) delle organizzazioni profit (imprese e società commerciali) agli Ets - non commerciali - usufruendo delle deduzioni previste dal Codice del terzo Settore

Terzo Settore, il Registro Unico apre le porte dal 23 novembre. Una piattaforma strumento di trasparenza

Con l’avvio del RUNTS si chiude un tassello fondamentale per l’avvio della Riforma. Dopo quattro anni dalla pubblicazione, nel 2017, del Codice del Terzo settore e del D.lgs. n. 112/2017, che detta invece le regole per le nuove imprese sociali, prende finalmente corpo quello che sarà lo strumento principale per identificare la nuova categoria degli ETS.

Nell’impresa sociale il 70% dei ricavi da attività di interesse generale

L'impresa sociale inizia a prendere forma Con la pubblicazione di due importanti decreti si sono aggiunti due ulteriori tasselli per disegnare il nuovo volto delle imprese sociali. Il decreto che fissa i criteri per lo svolgimento delle attività di interesse generale e quello che individua le modalità per il coinvolgimento di lavoratori, utenti e stackeholders alla gestione e controllo dell'impresa sociale. Manca all'appello l'autorizzazione UE che garantirà il varo delle nuove misure fiscali. Considerato l'imminente avvio entro l'anno del nuovo registro unico nazionale del terzo settore (RUNTS) è ragionevole ritenere che, a questo punto, anche l'autorizzazione UE potrebbe subire una accelerazione.

Il terzo settore trova una nuova opportunità con l’avvio delle piattaforme di social lending.

Con il decreto semplificazioni le piattaforme saranno immediatamente operative. Saranno destinate a raccogliere piccole e grandi somme investe da persone fisiche e imprese per progetti degli enti del terzo settore. Tante le novità per chi decide di investire nel terzo settore tra cui l'estensione della fiscalità di vantaggio prevista per i titoli di stato. Ne ha parlato lo scorso 15 settembre su Il Sole 24 Ore il Segretario Generale di Terzjus Avv. Gabriele Sepio.

Ets degli enti religiosi, obbligazioni garantite dal patrimonio destinato.

Pubblichiamo l'estratto dell’articolo apparso su il Sole 24 Ore del 14 agosto a cura di Andrea Perrone e Gabriele Sepio che tratta dell'ultima modifica al D.Lgs. 117/2017 riguardante l'effetto segregativo per il patrimonio destinato dall’ente religioso civilmente riconosciuto al ramo Ente del Terzo Settore (ETS) o Impresa sociale.
Torna in alto

Ricevi aggiornamenti,
news e approfondimenti sulle attività di Terzjus