Gabriele Sepio
Già Avvocato cassazionista e docente di diritto tributario presso Scuola Nazionale della pubblica amministrazione e accademia della G.d.F. È stato coordinatore del tavolo tecnico per la riforma del Terzo settore. È membro del Consiglio nazionale del Terzo settore e del Comitato di gestione di Fondazione Italia sociale. Autore di monografie ed articoli in tema di fiscalità. Editorialista de «Il Sole 24 Ore».
Articolo 112, così il Governo mette nel mirino l’autonomia del Terzo settore
Partecipanti alla Cer, contributi Gse senza Iva
Comunità energetiche: fuori campo Iva la ripartizione dei contributi del Gse per i soli partecipanti al sodalizio. Con la risposta a interpello 201/2024, pubblicata ieri, l’agenzia delle Entrate torna sul tema del trattamento fiscale da riservare alle componenti “restituite” ai componenti delle configurazioni di autoconsumo collettivo di energia green (Cer). Si tratta di un modello innovativo di produzione e autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, basato sulla cooperazione attiva tra persone fisiche, piccole e medie imprese, enti non profit e soggetti pubblici, che si associano con la finalità di creare benefici economici, ambientali e sociali per la comunità di riferimento. Il chiarimento reso dall'Agenzia riguarda, in particolare, la posizione dei produttori che, pur non essendo componenti della comunità, mettono a disposizione della Cer una struttura produttiva e si impegnano a collaborare nella gestione dell'impianto per massimizzare la disponibilità di energia prodotta.
Terzo settore, il limite per il fotovoltaico vale sul nuovo impianto
Superbonus e terzo settore: il limite di 200 kW riguarda i soli impianti fotovoltaici da installare. È quanto affermato dall’agenzia delle Entrate nella risposta a interpello 199/2024, che si sofferma su alcuni aspetti legati all’installazione di pannelli fotovoltaici tramite superbonus. Ci si riferisce alla maxi-detrazione pari, nella sua versione più generosa, al 110% delle spese per interventi di efficientamento energetico e riduzione del rischio sismico degli edifici.
La Comunità come ente del Terzo settore moltiplica i risultati
Le Cer sono aggregazioni di cittadini, enti non profit e imprese che, senza finalità di lucro, si associano per produrre, condividere e consumare energia da fonti rinnovabili.
Da “consumer” a “prosumer”. Le opportunità di sviluppo delle CER nella forma di ETS
La ricerca della Fondazione Terzjus “Gli ETS come veicolo di sviluppo delle CER” rappresenta l’occasione per svolgere un’analisi più ampia in merito al crescente ruolo del Terzo settore nello sviluppo di alcuni comparti particolarmente rilevanti per il futuro dell’economia sociale ispirati ad una dimensione dove la cultura economica si lega in modo sempre più intenso alla valorizzazione dell’interesse generale. La produzione di energia attraverso fonti alternative diventa così un contesto in cui sperimentare nuovi modelli economici e produttivi di valore sociale e ambientale finora rimasti in disparte rispetto all’utilizzo dei tradizionali strumenti, forme e qualifiche giuridiche messe a disposizione dal mercato.
Terzo Settore, opzione forfait entro 65mila Euro
Arriva dall'agenzia delle entrate qualche chiarimento utile per organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale che da quest'anno possono optare per il regime forfettario (L.190 del 2014).
La condizione è che le entrate non superino i 65 mila euro.
Aperto oggi e sino al 31 ottobre il portale INPS per accedere al contributo per l’assunzione di giovani con disabilità negli enti del Terzo Settore
Da oggi è possibile presentare le domande per accedere ai contributi per l'assunzione di giovani con disabilità tramite il portale INPS
Cinque per mille, per gli enti sportivi la chance del doppio accredito
Consentito l’accreditamento per più finalità da parte degli enti, purché siano in possesso di tutti i requisiti richiesti per ciascuna categoria.
Terzo settore, entro il 3 dicembre le domande per gli immobili del Demanio
Prima di finalizzare le domande di assegnazione, agli enti è consentito anche richiedere un sopralluogo da effettuare entro novembre.
5xmille, l’elenco aggiornato delle Onlus accreditate per il 2024
5 per mille: pubblicati gli elenchi delle Onlus accreditate per il 2024 e degli oltre 80mila enti ammessi per il 2023. Due notizie che arrivano dall’Agenzia delle entrate e che interessano gli enti ai fini dell’accesso al contributo del 5 per mille dell’IRPEF.
CER-ETS: la ripartizione degli incentivi non costituisce distribuzione degli utili
Comunità energetiche con qualifica di ente del Terzo settore (ETS): la ripartizione degli incentivi non configura una violazione del divieto di distribuzione degli utili. Con la Risoluzione n. 37, pubblicata ieri, l’Agenzia delle Entrate torna sul tema della fiscalità applicabile alle configurazioni di autoconsumo collettivo di energia green (CER). Anche tali realtà, infatti, possono assumere la qualifica di ETS, in virtù dell’inclusione tra le attività di interesse generale degli interventi finalizzati alla produzione e condivisione di energia da fonti rinnovabili. In tale contesto, l’istante si interrogava sul trattamento da riservare alle somme che una CER-ETS riceve e distribuisce in favore dei propri membri, che hanno cooperato alla produzione di energia rinnovabile. Deve infatti ricordarsi che la normativa di settore (d.lgs. 199/2021 e disposizioni attuative) contempla delle misure premiali per agevolare la diffusione delle CER. Si pensi alla tariffa premio incentivante e al contributo di valorizzazione ARERA sull’energia condivisa, erogati dal GSE.
Proposte di semplificazione della Riforma dello Sport e di coordinamento con quella del Terzo settore
La legge delega e il percorso di attuazione della riforma dello Sport La riforma dello Sport, avviata con Legge delega 8 agosto 2019, n. 86, si presentava con obiettivi decisamente importanti e ambiziosi. Mettere ordine all’intero quadro normativo, oggi costituito da oltre 115.000 [65] Associazioni e Società sportive dilettantistiche (ASD e SSD), al fine di assicurare a questo contesto un insieme di norme e regole uniformi in grado di guidare e disegnare il futuro assetto di un mondo che ha assunto una centralità sempre più marcata anche nel sistema sociale italiano.
Novità per lavoratori occasionali e volontari dello sport dilettantistico
Lavoro sportivo, con le modifiche al Tuir i compensi occasionali tornano a qualificarsi come redditi diversi. Molte le novità introdotte nel DL 71/2024, in vigore dal 1° giugno scorso e in attesa di conversione in legge. Oltre alla revisione della disciplina sul trattamento economico del volontario sportivo il DL 71/24 introduce nuove modifiche alla disciplina del lavoro sportivo di cui al Dlgs 36/2021.
Decommercializzazione estesa anche alle reti associative
Associazioni di promozione sociale (APS), si conferma anche per gli iscritti la decommercializzazione prevista per gli associati. Con la risposta ad interpello n. 115, pubblicata lo scorso 23 maggio, l’Agenzia delle entrate torna a fare il punto sui requisiti soggettivi per l’accesso al regime agevolato Ires di cui all’art. 148, comma 3 Tuir. Si tratta di una delle principali agevolazioni previste ai fini delle imposte dirette per gli enti associativi che consente di decommercializzare i corrispettivi specifici versati per le attività svolte, tra gli altri, dalle Aps in diretta attuazione degli scopi istituzionali da iscritti, associati o partecipanti.
I volontari di Snam al servizio del Terzo settore e delle scuole
Una "case history" nel campo del volontariato di competenza, ove l’impegno nel sociale dei lavoratori non è fine a se stesso, ma rientra in qualche modo nella cultura dell’azienda valorizzando il bagaglio che i volontari acquisiscono grazie all’esperienza nelle scuole o all'interno degli enti del Terzo settore.
La donazione del tempo dei dipendenti ottiene un sostegno dal Fisco
[di Gabriele Sepio, pubblicato in «Il Sole 24 Ore» di domenica 31 marzo 2024] Il volontariato aziendale trova nelle regole fiscali un inedito sostegno. Sono sempre di più le imprese che decidono di donare tempo e competenze professionali dei propri dipendenti a favore degli enti del Terzo settore. Per il sistema sociale si tratta di […]
Volontariato e promozione sociale: proventi commerciali con forfait Iva
Il Dl 146/2021 ha infatti previsto per tali realtà, a partire dal 1° gennaio di quest’anno e ai soli fini Iva, l’applicazione del regime forfettario dei cosiddetti contribuenti «minimi» (articolo 1, commi da 58 a 63, della legge 190/2014). Si tratta di una novità che consente a Odv e Aps di misurarsi, seppur entro la soglia di 65mila euro annui, con un regime fiscale simile a quello contemplato dall’articolo 86 del Codice del Terzo settore (Cts).
Incentivi ripartiti ammessi nelle comunità enti del Terzo settore
[di Gabriele Sepio, pubblicato su «Il Sole 24 Ore» del 17 febbraio 2024] L’assegnazione del benefit non è distribuzione di utili Oltre le misure incentivanti, le comunità energetiche possono ottenere un ulteriore beneficio adottando la qualifica di ente del Terzo settore (Ets). Le caratteristiche che connotano queste realtà, quali la forma giuridica libera (trattandosi di […]
Terzo settore con esenzione IVA dal 2025
Una sovrapposizione di disposizioni di diverso tenore che andrà necessariamente coordinata e che al momento crea non poco imbarazzo tra gli operatori costretti ad uno slalom tra regole che intervengono sulle medesime attività distinguendo i regimi applicabili alle società (ssd) da quelli destinati alle associazioni sportive dilettantistiche (asd). In attesa di un riordino, dunque, le prime sono già chiamate ad attrarre le entrate legate alla pratica sportiva nel regime esenzione ai sensi dell’art. 36 bis Dl 75/23. Mentre le asd, a rigore, potranno continuare a beneficiare del regime di esclusione iva per i c.d. corrispettivi specifici provenienti da associati e tesserati almeno fino alla fine dell’anno.
Decreto beneficenza, così il Terzo settore pagherà gli errori di altri
Dopo la vicenda del “pandoro Ferragni” arriva il decreto per assicurare maggiore trasparenza nelle iniziative di beneficenza. Un obiettivo certamente meritevole che tutela consumatori e donatori a fronte di campagne di sensibilizzazione poco chiare in merito all’effettivo utilizzo delle risorse raccolte.
Comunità energetiche rinnovabili (CER): il 2024 segna l’anno di svolta per la promozione della transizione energetica
Con il decreto pubblicato il 23.01.2024 dal Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica vengono definiti gli incentivi per il sostegno all’energia elettrica prodotta da impianti a fonti rinnovabili nonché i criteri e le modalità per la concessione dei contributi previsti dal PNRR, che nell’ambito della missione 2 assegna risorse per 2,2 miliardi di euro. Due le agevolazioni, cumulabili, di cui le CER potranno fruire: da un lato la tariffa incentivante; dall’altro, il contributo in conto capitale. La prima misura, con durata massima di 20 anni dalla data di entrata in esercizio commerciale, si compone di una parte fissa in funzione delle dimensioni dell’impianto e una variabile legata, invece, al prezzo di mercato dell’energia.
Beneficenza, con il Ddl Ferragni doppi adempimenti per gli Ets
Nuove misure in tema di trasparenza per le iniziative di beneficenza. Il disegno di legge, atteso oggi all’esame del Consiglio dei ministri, punta ad assicurare l’affidabilità delle pratiche commerciali di produttori e professionisti nel caso in cui parte dei ricavi derivanti dalla vendita di prodotti sia destinata a scopi benefici.
La legge sul made in Italy rafforza il legame fra il Terzo settore e il mondo della cultura e della creatività italiana
La legge sul made in Italy rafforza il legame fra il Terzo settore e il mondo della cultura e della creatività italiana. È quanto emerge dal disegno di legge sulla valorizzazione promozione e tutela del made in Italy, collegato alla manovra di bilancio e approvato dal Senato il 20 dicembre scorso dopo il via libera già arrivato dalla Camera dei deputati.
Investimenti legittimi ma solo senza ritorno finanziario
Il Cts fa un duplice – determinante – passo avanti: da un lato, l’articolo 5 annovera fra le attività d’interesse generale esercitabili dagli Ets l’erogazione di denaro ma anche di «beni o servizi» (lettera u, comma 1); dall’altro, nel definire gli enti filantropici, l’articolo 37 precisa che erogano a sostegno delle persone svantaggiate o delle attività di interesse generale denaro, beni o servizi «anche di investimento».
Enti filantropici esenti Ires sui redditi immobiliari
La risoluzione ha chiarito il peculiare status delle realtà del Terzo settore con qualifica di ente filantropico. Grazie alla riforma del Terzo settore, queste organizzazioni hanno trovato per la prima volta riconoscimento giuridico e regime fiscale dedicato.
Caso Ferragni, donazioni? La garanzia è il Terzo settore
La presenza di un ente del Terzo settore in una attività di raccolta, specie quando dotato già di un riconoscimento rispetto all’attività solidale svolta, dovrebbe fornire una prima garanzia rispetto al fatto che la raccolta non è frutto di improvvisazione e soprattutto non può essere slegata rispetto alla applicazione di regole di trasparenza per garantire i sostenitori e contribuire a creare un rapporto di fiducia con i consumatori.
Enti del Terzo settore e Pa partner nei progetti di residenzialità abitativa
Co-housing: il nuovo modello abitativo trova nella Riforma del Terzo settore un valido alleato. Uno strumento di vita indipendente, promosso già con il Dopo di Noi (L. n. 112/2016), che consente di favorire
nuove forme di assistenzialità, residenzialità e socialità urbana indirizzate alle fasce più deboli (i.e. anziani, personalità con disabilità) coniugando spazi privati con aree e servizi a uso comune.
Volontariato di competenza in più di 4.000 imprese
[di Ilaria Ioannone e Gabriele Sepio, articolo pubblicato su «Il Sole 24 Ore» di giovedì 12 ottobre 2023] Con il “volontariato di competenza” in crescita i progetti che coinvolgono imprese, lavoratori e enti del terzo settore anche con il sostegno del fisco.Un modello sempre più diffuso nel contesto italiano se si tiene conto che oggi […]
Aumentano numero e importi delle donazioni
Dalla regolazione alla promozione: una Riforma da completare. Questo il titolo del Terzjus Report, presentato ieri a Palazzo Weedekind, che non solo fotografa l’avanzamento della Riforma del Terzo settore ma anche quelle che dovrebbero essere le sfide da mettere in campo per la sua completa attuazione.
Trasporto malati e feriti, esenzione Iva per gli Ets non commerciali
Esenti le prestazioni di trasporto malati o feriti rese dagli enti del Terzo settore non commerciali. Un regime, questo, già introdotto per le prestazioni effettuate dalle Onlus (articolo 10, comma 1, n 15, Dpr 633/1972) che, con la Riforma del Terzo settore, troverà applicazione per gli Ets non commerciali, dopo il vaglio della Commissione Europea sui nuovi regimi fiscali. In attesa dell’autorizzazione gli enti che scelgono di iscriversi nel Runts dovranno effettuare alcune considerazioni sui possibili elementi di criticità che l’applicazione del futuro regime potrà generare.
Trasporto sanitario a Odv: la Asl può saltare la gara
Trasporto sanitario di emergenza e urgenza: la modalità di assegnazione del servizio rientra nella discrezionalità delle ASL. Un principio, questo, che emerge dai recenti orientamenti della Giustizia amministrativa (TAR Campania n. 123 e n. 3327 del 2023) con cui ancora una volta si torna sull’esistenza o meno di un onere motivazionale “rafforzato” per l’Amministrazione che intenda affidare il servizio di trasporto sanitario d’urgenza secondo una logica concorrenziale (quindi sulla base del codice dei contratti pubblici) o riservarne l’esercizio agli enti del Terzo settore seguendo le regole previste dal D.lgs. n. 117/2017 (CTS).
Sport dilettanti esenti Iva con un anticipo azzardato
Il nuovo regime Iva per gli enti sportivi introdotto con la definitiva approvazione del decreto Pa-bis (Dl 75/2023) preoccupa, a ragion veduta, gli operatori del settore. Dal 17 agosto (data di entrata in vigore della legge di conversione 112), le prestazioni di servizi strettamente connessi con la pratica dello sport – inclusi quelli didattici e formativi – rese nei confronti di persone che praticano lo sport entrano nel regime di esenzione Iva. Dunque, tutte le entrate tipiche degli enti sportivi (come le quote supplementari versate da soci o tesserati) andranno attratte nel regime Iva, superando la precedente impostazione che, fino al 1° luglio 2024, le escludeva in massima parte dal campo Iva (articolo 4, Dpr 633/1972).
Sport dilettanti, entro il 31 dicembre corsa all’adeguamento dello statuto
Il mancato aggiornamento determina la cancellazione dal Registro nazionale.
Coinvolte 115mila realtà per non perdere qualifica e agevolazioni
Nello sport dilettantistico bonus per i contributi
Riforma dello sport: arriva l’ok definitivo sulle nuove regole per enti e lavoratori sportivi. Con il correttivo-bis, approvato il 26 luglio, si chiude la fase transitoria legata all’operatività della nuova disciplina. Diverse sono le novità che cambiano, in parte, quanto delineato dal decreto 36/2021, entrato in vigore lo scorso 1° luglio. È, anzitutto, da accogliere con favore la modifica circa le mansioni da ricondursi nelle maglie del lavoro sportivo. La loro individuazione non sarà più rimessa alla discrezionalità degli organismi affilianti del Coni, ma oggetto di un elenco tenuto (e aggiornato) dal dipartimento per lo Sport. Si conferma, dunque, quanto auspicato su queste pagine per evitare qualsivoglia disparità a livello applicativo.
Social bonus: pubblicata la modulistica per la presentazione dei progetti di recupero e la loro rendicontazione
Con decreto interdirettoriale n. 118 dello scorso 7 luglio, il Ministero del Lavoro rende disponibile, sull’applicativo informatico “Social bonus”, la modulistica completa per dare attuazione all’agevolazione fiscale prevista dall’art. 81 del D.lgs. n. 117/2017. Una novità, questa, che consentirà agli enti del Terzo settore (ETS) che intendono recuperare beni immobili pubblici inutilizzati o confiscati alla criminalità organizzata di mettere in campo le proprie iniziative attraverso la presentazione di specifici progetti autorizzati da una Commissione ad hoc.
Sport dilettanti, al Registro le comunicazioni di lavoro
Riforma dello sport: al via i nuovi adempimenti per gli enti dilettantistici in attesa delle novità in arrivo con il decreto correttivo-bis. Ma quali sono nel frattempo le norme immediatamente applicabili e quali le possibili revisioni attese per la seconda metà di luglio? Un tema che sta coinvolgendo operatori ed enti alle prese con l’avvicendamento di norme tra le quali è necessario districarsi al fine di programmare per tempo gli interventi più urgenti, tra i quali spicca l’adeguamento statutario e la comunicazione dei nuovi rapporti di lavoro sportivo (si veda la scheda riepilogativa a fianco).
Professionisti con albo esclusi dalle agevolazioni dei lavoratori sportivi
Riforma dello sport: correttivi ma anche nodi da sciogliere nel decreto approvato dal Consiglio dei ministri. Continua l’opera di revisione dei decreti di riforma, che arrivano alla vigilia dell’operatività delle nuove norme in materia di enti sportivi dilettantistici e lavoro sportivo. Le modifiche, di cui si attende l’ok definitivo, vanno a definire la figura del lavoratore sportivo escludendo dal novero tutti i soggetti che svolgono mansioni rientranti in una professione per la quale è necessaria l’iscrizione in albi professionali. Con la conseguenza che tali soggetti, a prescindere dallo svolgimento di attività lavorativa per associazioni e società sportive dilettantistiche (Asd e Ssd), resterebbe esclusi dai nuovi regimi fiscali e previdenziali del Dlgs 36/21.
Terzo settore. Il quadro civilistico, organizzativo e fiscale. Come realizzare le funzioni e i compiti previsti dalla Riforma
La riforma introduce un puntuale sistema di regolamentazione sul piano civilistico degli enti che decideranno di iscriversi nel Registro unico nazionale del Terzo settore (Runts) assumendo
la qualifica di ente del Terzo settore (Ets), sul quale sono stati poi istituiti specifici regimi di tassazione, calibrati in base alla natura dell’ente e delle attività svolte, nonché all’ammontare
delle entrate e alla tipologia di attività poste in essere.
Contro il caro energia arriva il contributo per il Terzo settore
Con il Decreto aiuti ter (Dl 44/2022), per contrastare l’aumento dei costi energetici, il Governo aveva investito nel Terzo settore prevedendo lo stanziamento di due fondi. L’uno da 170 milioni, destinato in misura pari a 120 milioni a enti del terzo settore ed enti religiosi che erogano servizi socio-assistenziali/sanitari a favore di soggetti con disabilità, e per la restante parte (50 milioni) in via esclusiva a fondazioni, associazioni, ex Ipab, enti del terzo settore ed enti religiosi che erogano medesimi servizi in favore di anziani (articolo 8, comma 1). L’altro di 100 milioni destinato a enti del Terzo settore iscritti nel Registro unico nazionale, Onlus, associazioni di promozione sociale e organizzazioni di volontariato in fase di trasmigrazione ed enti religiosi che non erogano servizi socio-sanitari/assistenziali (articolo 8, comma 2).
Nelle associazioni non profit Iva sui corrispettivi specifici da rivedere
La delega fiscale materia Iva, con riferimento agli enti del Terzo settore e più in generale in relazione a tutti quegli enti non commerciali di tipo associativo, deve provvedere a razionalizzare e semplificare gli adempimenti relativi alle attività di interesse generale.
C’è un Fisco buono che incentiva l’economia sostenibile e circolare
La legge antisprechi come parametro per l’assegnazione di benefici fiscali anche agli enti donatari. È un’opportunità data dalla legge 166/2016 e colta da alcuni Comuni, che potrebbero presto diventare modelli di riferimento replicabili per i tanti enti locali che iniziano a guardare con sempre più attenzione ai temi della sostenibilità e dell’economia circolare. Un modo, insomma, per premiare e far crescere le organizzazioni del Terzo settore impegnate nelle attività a sostegno dei bisogni sul territorio.
Da ente profit a non commerciale con regime speciale
Tra i principi e i criteri direttivi relativi alla revisione delle imposte sui redditi, la bozza del disegno di legge prevede l’introduzione di un regime fiscale speciale per le ipotesi di passaggio dei beni dall’attività commerciale a non commerciale, e viceversa, per effetto del mutamento della qualificazione fiscale delle attività.
Proroga a fine anno per adeguare gli statuti con procedura semplificata
Per Onlus, organizzazioni di volontariato (Odv) e associazioni di promozione sociale (Aps) scatta la proroga al 31 dicembre 2023 per adeguare gli statuti con maggioranze semplificate. La conversione in legge del decreto Milleproroghe (Dl 198/2022) riapre per tali enti l’opportunità di adeguare gli statuti alle disposizioni dei decreti legislativi 117/2017 (Codice del Terzo settore, Cts) o 112/2017 (per le imprese sociali) con quorum deliberativi ridotti.
Terzo settore, Regioni al palo sulle agevolazioni Irap
Per gli enti del Terzo settore (Ets) agevolazione Irap a singhiozzo in base alle scelte delle singole Regioni. Un quadro, quello che emerge dall’analisi del trattamento Irap, che a seguito della definitiva operatività del Registro unico meriterebbe una maggiore omogeneità per garantire anche agli Ets un graduale passaggio delle agevolazioni previste oggi in massima parte a favore delle Onlus.
Il nuovo Fisco in aiuto alle attività di interesse generale
Occhi puntati sul graduale superamento dell’Irap come occasione per fornire alcune risposte da tempo attese dal mondo non profit. Una volontà che sembra emergere dalle prime indiscrezioni sulla delega fiscale e che potrebbe essere un’opportunità anche rivedere i meccanismi di applicazione del tributo per gli enti non commerciali e gli Ets. A oggi per tali enti, infatti, è prevista una duplice modalità di tassazione (articolo 10) a seconda che l’ente svolga attività esclusivamente non commerciale o commerciale.
Terzo settore, il fisco amico si confronta sul mercato
Fiscalità degli enti del terzo settore (ETS) in attesa del vaglio Ue. Quali le richieste dell’Italia e come cambierà lo scenario fiscale degli enti dopo l’autorizzazione della Commissione europea che darà il via libera ad importanti misure introdotte dalla riforma del terzo settore.
Da attività escluse a esenti: va risolto il problema dell’Iva
Enti non commerciali ed IVA. Con la scadenza fissata al 31 dicembre 2023 per il varo delle nuove regole gli enti associativi dovranno iniziare a valutare con attenzione il possibile impatto sull’operatività. Le novità riguarderanno la portata applicativa degli artt. 4 e 10 del DPR 633/1972 (Decreto IVA). Dal 1° gennaio 2024, saranno esenti (e […]
Sport: in arrivo oltre 13 milioni di euro per il 2023 a favore di associazioni e società sportive dilettantistiche (Asd e ssd) e enti del Terzo settore (Ets) sportivi
Le domande di accesso ai finanziamenti potranno essere presentati dagli enti tramite l’apposita piattaforma informatica a partire dalle ore 12:00 del 24 febbraio 2023 fino alle ore 12:00 del 24 marzo 2023, salvo eventuale proroga. L’importo massimo erogabile a ciascun ente varia a seconda dell’Avviso per il quale è presentata la candidatura.
Guida operativa per la creazione di partenariati fra Enti pubblici ed Enti di Terzo settore e soggetti finanziatori
Finalità del presente lavoro, dall’approccio originale ed innovativo, è quello di esaminare le novità introdotte sul tema dalla Riforma del Terzo settore, ma dalla visuale dell’Amministrazione condivisa, ovverosia dall’utilizzo delle diverse forme di raccolta fondi e delle modalità di finanziamento delle attività di interesse generale in funzione dell’attivazione di partenariati fra ETS ed enti pubblici, oltre che agli altri soggetti interessati.
Società sportive, entro il 29 dicembre alla cassa per Iva e ritenute sospese
Possibile pagare in 60 rate ma le prime tre si versano ora con maggiorazione del 3% Arriva la proroga per gli enti sportivi. Il testo del Ddl di Bilancio approvato alla Camera e ora all’esame del Senato fissa al 29 dicembre il termine per i soli pagamenti sospesi dell’Iva e delle ritenute alla fonte, comprensive […]
Regime fiscale in attesa del via libera dell’Unione
Le impese sociali trovano un riconoscimento con la Riforma del terzo settore grazie a nuovi strumenti giuridici e tributari introdotti con il D.lgs. 112 del 2017. La crescita esponenziale delle imprese sociali diverse dalle coop sociali secondo Uniocamere dimostra il particolare appeal di tali realtà che avevano finora avuto un ruolo piuttosto marginale nel contesto degli enti produttivi dell’economia sociale. Si passa, da circa il 2,9% del totale prima dei decreti di riforma al 24,7%.
Riforma dello Sport, nodo inquadramento lavoratori
La riforma dello Sport è ai nastri di partenza. Contiene anche importanti modifiche alla normativa sui rapporti di lavoro nell’ambito sportivo. Sono molte le novità su questo versante che, in mancanza delle annunciate proroghe, rischiano di partire dal 1° gennaio prossimo con alcuni importanti nodi ancora da sciogliere.
Caro bollette, doppio sostegno per cooperative e imprese sociali
Con la conversione in legge dell’Aiuti ter e con le nuove misure previste dal Dl Aiuti-quater (Dl 176/2022), è tempo di valutare gli aiuti messi in campo dal Governo per far fronte all’emergenza energetica.
Coop e imprese sociali, infatti, risultano tra gli enti fortemente colpiti dall’aumento dei costi di gas e materie prime.
Aiuti estesi anche a enti non profit e all’ex Ipab
Aiuti contro il caro energia estesi a enti non profit ed ex Ipab. Una novità, quella contenuta nel Dl Aiuti quater che recepisce le obiezioni più volte sollevate su queste pagine e che evidenziavano la necessità di ampliare la platea dei beneficiari senza limitarla ai soli enti del terzo settore (Ets).
Niente deposito del bilancio 2021 per gli Ets neo iscritti nel Registro
Un primo aspetto riguarda il deposito dei bilanci 2021 nel Runts. Su questo il ministero del Lavoro chiarisce che per gli enti che hanno conseguito la qualifica di ente del terzo settore (Ets) nel corso del 2022, e costituiti prima di quest’anno, non sia previsto alcun obbligo in tal senso nel caso in cui il bilancio sia stato approvato successivamente alla presentazione dell’istanza di iscrizione.
Caro bollette: misure da esetendere al sociosanitario
Bisognerebbe, quindi, ragionare in un’ottica di prospettiva prevedendo strumenti in grado di assicurare una continuità di risorse a tali strutture i cui servizi, in quanto essenziali, non possono subire una battuta di arresto.
La produttività misura anche gli obbiettivi di interesse generale
Premi di produttività e welfare come strumenti di valorizzazione dei dipendenti del mondo non profit. Due normative, quelle sui piani welfare e produttività, che trovano un punto di incontro con la recente riforma del Terzo settore.
Enti del terzo settore ancora in corsa per il 5 per mille
Il 5 per mille, quest’anno, tiene conto delle novità portate dalla riforma del terzo settore. Infatti, l’avvio del Registro unico il 23 novembre 2021, ha sostituito la categoria del volontariato con quella degli enti del terzo settore (Ets). Attenzione, tuttavia, perché la sola iscrizione nel Registro unico non basta agli enti per accedere automaticamente al riparto del 5 per mille.
Sostegni estesi agli enti del Terzo settore
Con il decreto Aiuti ter arrivano i fondi a sostegno degli enti del terzo settore (Ets) a fronte dei rincari dovuti alla crisi energetica. Nello schema di Dl approvato dal Consiglio dei ministri del 16 settembre vengono estese, dunque, anche al mondo del terzo settore due specifiche misure contro il caro energia.
Immobili pubblici o sequestrati riconvertiti a finalità sociale
E proprio in questo contesto che un ruolo strategico viene assunto dagli enti locali che potranno assegnare agli Ets i propri beni per vederli valorizzati sulla base di procedure ad evidenza pubblica, anche su impulso di parte, nel rispetto della disciplina di riferimento (Cts, Dm 72/2021, eventuali leggi regionali e regolamenti degli enti pubblici per i profili di competenza).
Sport dilettanti, al nuovo Registro la certificazione dei requisiti
Sarebbe dunque opportuno inserire delle disposizioni transitorie a tutela delle Asd/Ssd, sulla scorta di quanto previsto con riferimento al Registro del terzo settore, anche al fine di regolare il passaggio tra il Registro CONI e il nuovo.
“Dal non profit al Terzo settore. Una riforma in cammino” TERZJUS REPORT 2022
Rapporto a cura di Terzjus - Osservatorio di diritto del Terzo settore della filantropia e dell’impresa sociale. Il Terzjus Report 2022 è stato realizzato grazie al contributo di Consulta delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e della Liguria e anche di Unipolis e Unioncamere
Questo volume è stato impresso con il contributo di Cattolica Assicurazioni.
Modifiche statutarie con quorum alleggerito fino al 31 dicembre
Con l’approvazione definitiva del Dl semplificazioni fiscali torna la proroga degli adeguamenti statutari al Terzo settore con modalità semplificate. Tra le novità che interessano il terzo settore ve ne sono alcune che riguardano la revisione dei termini previsti per l’accesso al Registro unico del Terzo settore (Runts).
Per gli enti del Terzo settore il fisco tiene conto del costo pieno
Il restyling normativo riguarda in particolare l’art. 79 del CTS. Una disposizione fondamentale per l’inquadramento fiscale degli enti e che classifica come non commerciali quelle attività di interesse generale rese a fronte di corrispettivi che non superano i costi effettivi o che realizzano un avanzo di gestione contenuto entro determinati margini quantitativi e temporali.
Tempi stretti per il dossier alla UE sul fisco agevolato per il Terzo settore
Per il terzo settore occhi puntati sull’autorizzazione Ue dopo l’approvazione ieri alla Camera del pacchetto di emendamenti ai decreti di riforma contenuti nel Dl Semplificazioni. Quest’ultimo completa la parte fiscale e incrementa il plafond (servizi di interesse economico generale, Sieg) degli aiuti di Stato di cui potranno beneficiare gli enti del terzo settore fino a un massimo di 500 mila euro in tre anni.
Terzo settore e governo, le partite che non possiamo lasciare in sospeso
L’approvazione degli emendamenti costituisce una piattaforma di lancio per inviare alla Commissione europea un fascicolo aggiornato e completo, evitando in questo modo un’analisi parziale dei decreti di riforma da parte delle autorità europee.
Beni culturali pubblici in comodato e concessione
La misura agevolativa del CTS, infine, mostra un doppio volto della trasparenza, da un lato come necessaria forma di rendicontazione dell’uso delle risorse ricevute e dei beni pubblici assegnati (la casa di vetro), dall’altro, come progetto di successo da comunicare per rinsaldare e rilanciare legami di fiducia.
Accesso al social bonus, enti al lavoro sui progetti
Particolare attenzione dovrà essere posta anche per quanto concerne gli interventi di recupero oggetto di liberalità. Queste ultime, infatti, potranno essere rivolte solo ad alcuni interventi individuati dall’art. 3 del DPR 380/2001 quali ad esempio progettazione, manutenzione, sistemazione degli spazi esterni alla struttura oggetto di recupero a condizione che questi siano finalizzati ad assicurare il riutilizzo nonché funzionali allo svolgimento delle attività di interesse generale. Tra le spese eleggibili rientrano anche quelle di funzionamento del bene.
Social bonus, in Gazzetta il decreto attuativo per il recupero beni inutilizzati
Tra le condizioni necessarie affinché il bonus venga riconosciuto, come si legge nel decreto, sarà necessario che i beni oggetto di intervento vengano utilizzati esclusivamente per le attività di interesse generale di cui all’art. 5 del CTS, a condizione che queste siano eseguite dagli enti del Terzo settore (ETS) con modalità non commerciali.
Si può dedurre il costo del volontariato
Con il volontariato di competenza si assiste a quella che potremmo definire una vera e propria inversione delle regole di determinazione del reddito. Un esempio legato ad un fenomeno più ampio che produce una graduale ridefinizione di alcuni istituti tipici del sistema tributario favorendo gli investimenti del profit nel sociale e una contaminazione tra mercato e Terzo settore.
Agevolazioni garantite a tutto il Terzo settore
Importanti novità, inoltre, arrivano anche sul fronte del cinque per mille. Il Dl semplificazioni fiscali prevede per la dichiarazione presentata dal sostituto d’imposta la dematerializzazione ai fini della scelta in materia di 5, 2 e 8 per mille.
Enti del Terzo settore (ETS) e raccolta fondi: il Ministro Orlando firma il decreto per l’adozione delle linee guida
Destinatari delle linee guida sono tutti gli ETS indipendentemente dalla loro forma giuridica, dimensione, missione, attività e classificazione, che intendono conformare l’attività di raccolta fondi ai principi di verità, trasparenza e correttezza, richiamati espressamente dall’art. 7 del D.lgs. n. 117/2017.
Terzo settore, raccolta fondi con trasparenza e correttezza secondo le “Linee guida sulla raccolta fondi degli ETS”
Il Codice del terzo settore (CTS), attribuisce un ruolo strategico al fundraising consentendo di esercitare tale attività anche in forma organizzata e continuativa, impiegando risorse proprie o di terzi (art. 7 del CTS), nonché mediante sollecitazione al pubblico o attraverso la cessione o erogazione di beni o servizi di modico valore.
“I profili fiscali della riforma del terzo settore alla luce dei principi comunitari”. Convegno promosso da Terzjus e Università di Siena – 14 giugno
Il prestigioso evento è stato accreditato ai fini della formazione professionale dall’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili di Siena e dall'Ordine degli Avvocati di Siena. Al convegno sono stati attribuiti 3 crediti formativi dall’Ordine degli Avvocati di Siena.
Mini Ires sulle locazioni degli enti religiosi
IRES dimezzata (dal 24 al 12%): si parla di enti ospedalieri, case di cura private, istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, fondazioni di origine bancaria e di enti religiosi.
Il welfare aziendale premia anche il Terzo settore. Il Sole 24 Ore del 12 Maggio 2022
Una politica, quella del welfare, che incide positivamente anche sul rendimento lavorativo dei dipendenti, con apprezzabili risvolti in termini di produttività. In tale ottica, l’erogazione dei benefit può essere legata anche alla qualità del lavoro prestato. In questo modo, infatti, si tende a gratificare i dipendenti per il raggiungimento di un determinato obiettivo facilitando il loro coinvolgimento nei processi di miglioramento dei risultati aziendali.
Sui trust pesa l’esclusione del Ministero del Lavoro dal Terzo settore
I trust sono ormai entrati a vario titolo a far parte del sistema giuridico e tributario italiano e si prestano da tempo allo svolgimento di attività solidali e filantropiche. Sarebbe davvero un peccato in questa fase tenere fuori i trust dal "sistema" terzo settore.
Obbligo di pubblicità per i compensi negli ETS. Doppio binario sui tempi per mettersi in regola
Focus sulle norme che interessano gli enti del terzo settore con riferimento agli obblighi di trasparenza: quando occorre pubblicare gli emolumenti corrisposti ai membri degli organi sociali, ai dirigenti e agli associati e quali limiti ai compensi; quali le modalità per rendere evidenti i compensi corrisposti e quali le sanzioni in caso di inottemperanza.
Altro aspetto riguarda i contributi pubblici. Per gli enti non profit che li percepiscono scattano obblighi di trasparenza da assolvere entro il 30 giugno: tuttavia, in caso di violazione, le sanzioni potranno scattare solo dal 2023.
Enti migranti al Registro: più tempo per il deposito
Per gli enti che accedono al Registro unico nazionale del Terzo settore (Runts), il 2022 sarà un anno importante anche sotto il profilo degli adempimenti contabili, perché la qualifica di Ets impone entro il 30 giugno di ogni anno di depositare il bilancio d’esercizio presso il Runts attivo dallo scorso 24 novembre. I chiarimenti del Ministero del Lavoro per ODV e APS e, per i nuovi enti, i modelli da adottare a iscrizione perfezionata.
Disabilità e inclusione – Tutte le agevolazioni
Gli esperti del Sole 24 Ore analizzano tutte le agevolazioni per i disabili. Dagli aiuti economici a sport e assunzioni, passando per casa, auto e fisco. In più viene preso in esame il ruolo del Terzo settore e delle imprese sociali, evidenziando regole e storie di casi virtuosi.
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