volontariato di competenza

Fare “volontariato di competenza”: in 4mila imprese è possibile

Oltre 4mila imprese (il 5% delle aziende con almeno 50 dipendenti) hanno offerto al proprio personale l’opportunità di svolgere il “volontariato di competenza” e altre 21mila (il 26%) sono interessate a consentirlo in futuro. Si tratta di una concreta pratica di responsabilità sociale che consente ai lavoratori dipendenti del settore privato di svolgere attività di volontariato durante l'orario di lavoro, mettendo in gioco le competenze acquisite nel proprio percorso professionale e aziendale.

Al via una nuova ricerca di Fondazione Terzjus “Riconoscere il volontariato di competenza”. Analisi e strategie per valorizzare una pratica sociale emergente

Dopo la positiva esperienza del progetto di ricerca realizzato nel 2022 con la collaborazione della Fondazione Roche e della società Eudaimon,la Fondazione Terzjus nel 2023 realizzera' una nuova attivita' di ricerca dal titolo "Riconoscere il volontariato di competenza.Analisi e strategie per valorizzare una pratica sociale emergente".

26 luglio ore 18 in diretta webinar: “Il volontariato di competenza” a cura di Luigi Bobba e Gabriele Sepio

Il prossimo 26 luglio alle ore 18:00, Stroncature ospita il secondo incontro della nuova rubrica diretta da Raffaele Picilli “Sostiene il Terzo Settore…”. L’incontro è dedicato alla presentazione del rapporto “Il volontariato di competenza” a cura di Luigi Bobba e Gabriele Sepio. Con i curatori dialoga, insieme al direttore della rubrica, Cristiano Caltabiano. Per partecipare è necessario registrarsi.
Data evento:
26/07/2022 18:00

Si può dedurre il costo del volontariato

Con il volontariato di competenza si assiste a quella che potremmo definire una vera e propria inversione delle regole di determinazione del reddito. Un esempio legato ad un fenomeno più ampio che produce una graduale ridefinizione di alcuni istituti tipici del sistema tributario favorendo gli investimenti del profit nel sociale e una contaminazione tra mercato e Terzo settore.

“Professione Volontario”: video del seminario organizzato da Terzjus sul “volontariato di competenza”

Lo scorso 20 giugno, a Palazzo Wedekind in piazza Colonna a Roma, durante il seminario promosso da Terzjus in collaborazione con Fondazione Roche ed Eudaimon, e con il sostegno di Inps, sono stati presentati i risultati della ricerca condotta da Terzjus sul cosiddetto “volontariato di competenza”, un fenomeno ancora poco osservato, ma in via di diffusione e di crescita nel mondo del profit.

“Professione volontario”, il libro

La ricerca si basa su 24 interviste in profondità a lavoratrici e lavoratori impegnati nel volontariato, su due focus group con dirigenti aziendali per capire quale cultura organizzativa e quali misure di policy possano favorire la diffusione del volontariato di competenza e su tre studi di caso per comprendere se quest’ultimo possa essere promosso anche tramite il welfare aziendale.

Il volontariato d’impresa fa bene a tutti

Sono sempre di più le imprese che promuovono e organizzano attività di volontariato per i propri dipendenti durante l'orario di lavoro. Per questo Terzjus, in collaborazione con Eudaimon e Fondazione Roche, ha promosso una ricerca per capire le opportunità che questo strumento offre all'organizzazione, ai suoi collaboratori e al Terzo Settore.

Volontariato di competenza: la relazione che arricchisce aziende e comunità

La riflessione del direttore di VITA Stefano Arduini che apre la pubblicazione, scaricabile gratuitamente, realizzata in collaborazione con Terzjus: «Questo testo ha un grande merito. Quello di evidenziare un trend, appunto la crescita delle pratiche di volontariato di competenza, senza enfasi e voli pindarici. Il salto culturale non è ancora compiuto. Si vede la rotta, ma siamo solo all’inizio».

“La promozione della cultura del volontariato tra le priorità da sostenere”

La ricerca che viene oggi presentata ha il pregio di offrire ai lettori la possibilità di approfondire un tema di spiccata novità, quale il volontariato i competenza. Di fronte ad un fenomeno appena emergente dal contesto sociale di riferimento, la prima domanda che immediatamente si pone al giurista è: questo fenomeno è già regolato dalle norme vigenti? Serve un intervento normativo?
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