Unione Europea

Terzo settore, una riforma da completare. Dalla regolazione alla promozione dell’economia sociale

Sono trascorsi sei anni da quando il Parlamento ha approvato il Codice del Terzo settore (DL 117/2017) con cui è stato riconosciuto giuridicamente e riordinato questo fondamentale ambito della vita economica e sociale del Paese. È stato istituito, in particolare, il RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore), con lo scopo di “regolamentare” il mondo del no profit eliminando la gran de frammentarietà che lo caratterizzava.

Pubblicata la ricerca della Fondazione Terzjus sul diritto del Terzo settore in Europa

Il 1° gennaio 2024 l'editore tedesco Springer, in collaborazione con Giappichelli, ha pubblicato il volume "The law of third sector organisations in Europe" curato da Antonio Fici. Il testo contiene i risultati della ricerca promossa dalla Fondazione Terzjus e realizzata grazie ai contributi di Banca Etica e Fondazione finanza Etica.

Il Presidente Bobba partecipa mercoledì 31 maggio alla due giorni “Costruzione della pace in Europa da Sarajevo a Kiev” organizzata da Movimento Europeo di Azione Nonviolenta e Pontificia Università “Antonianum”

L’appuntamento darà modo di lanciare un appello affinché l’Unione Europea si ponga come garante della pace, all’interno dei propri confini e nel mondo, grazie all’istituzione dei corpi civili di pace europei, anche con il sostegno dei parlamentari della Repubblica Italiana. PROGRAMMA Prima sessione – Martedì 30 maggio La prima sessione dell’iniziativa sarà dedicata, a partire dalle 15:30, al tema L’Europa alla prova dellacostruzione della pace globale: corpi civili di pace ed ecologia integrale. Dopo i saluti […]

Regime fiscale in attesa del via libera dell’Unione

Le impese sociali trovano un riconoscimento con la Riforma del terzo settore grazie a nuovi strumenti giuridici e tributari introdotti con il D.lgs. 112 del 2017. La crescita esponenziale delle imprese sociali diverse dalle coop sociali secondo Uniocamere dimostra il particolare appeal di tali realtà che avevano finora avuto un ruolo piuttosto marginale nel contesto degli enti produttivi dell’economia sociale. Si passa, da circa il 2,9% del totale prima dei decreti di riforma al 24,7%.

Per dicembre 2022 pronto il primo “Rapporto europeo sul diritto del terzo settore”

Terzjus, avvalendosi dei membri stranieri del suo Comitato scientifico, intende dedicare il suo primo Rapporto europeo all’individuazione di un comune perimetro giuridico di terzo settore; attraverso lo studio comparato degli ordinamenti giuridici nazionali appartenenti a diverse tradizioni giuridiche europee (Italia, Germania, Francia, Spagna, Portogallo, Danimarca, Olanda, Svizzera) sviluppando un modello che non solo favorisca la diffusione di quello italiano oltre i confini nazionali, ma faciliti, a livello interno, l’adozione di soluzioni adottate in altri Paesi.

Piano d’Azione Europeo per l’Economia Sociale: sarà la svolta?

"Ogni giorno, quasi 2,8 milioni di entità dell'economia sociale in Europa offrono soluzioni concrete e innovative alle sfide cruciali che stiamo affrontando. Esse creano e mantengono impieghi di qualità, contribuiscono all'inclusione sociale e nel mercato del lavoro dei gruppi svantaggiati e all'eguaglianza di opportunità per tutti, perseguono uno sviluppo economico e industriale sostenibile, promuovono la partecipazione attiva dei cittadini in seno alle nostre società, svolgono un ruolo rilevante nei sistemi di welfare europei e rivitalizzano le aeree rurali e spopolate". Con queste parole si apre il Piano d'azione per l'economia sociale, adottato dalla Commissione Europea lo scorso 9 dicembre. Un impegno atteso, previsto in modo esplicito nel Piano di azione per la messa in opera del Pilastro sociale dell'UE, adottato a Lisbona la scorsa primavera, ma soprattutto il coronamento di un percorso iniziato oltre dieci anni fa.

Terzo settore senza frontiere – 1. Verso una legge europea sugli enti del terzo settore.

La legislazione italiana sul terzo settore, per quanto originale e fortemente innovativa, non costituisce tuttavia un caso isolato in Europa. Allo stesso modo, l’Italia non è l’unico paese in cui il settore non profit è ampiamente diffuso. A livello europeo si stanno riproponendo forti spinte verso l’adozione di una legge europea sul non profit o il terzo settore. Lo scritto – che costituisce una breve sintesi di un più ampio studio condotto dall’Autore su incarico del Parlamento europeo – introduce al tema presentando le possibili strategie che possono essere adottate per giungere all’auspicata legislazione europea. La soluzione raccomandata dall’Autore, ove accolta, porrebbe la legislazione italiana in una posizione di primo piano nel panorama legislativo internazionale in materia.

Verso il Piano di azione europeo per l’Economia Sociale

La Commissione Europea ha deciso di adottare un Piano di azione per l’Economia sociale nel quarto trimestre di quest’anno, facendo propria una raccomandazione già evocata sin dalla storica Conferenza di Strasburgo del gennaio 2014, a suo tempo promossa dalla stessa Commissione e dal Comitato Economico e Sociale Europeo.

Terzo settore: oltre cento milioni persi a causa dei ritardi della riforma

Il blocco sulle norme fiscali ha già fatto perdere 62 milioni della dotazione finanziaria prevista a cui se ne aggiungeranno altri nel 2021. Occorre cambiare passo. Il presidente del Consiglio convochi subito il tavolo promesso e il Ministero del Lavoro batta un colpo visto che è regolarmente escluso dalle scelte.
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