Il 20 novembre a Roma si è celebrato il 25° anniversario della Legge 328/2000, norma cardine del welfare italiano. Assistenti sociali, enti locali, Terzo Settore e realtà sanitarie si sono ritrovati per ricordare come questa legge avesse trasformato la visione del benessere e della salute, riaffermando il principio di uguaglianza nei diritti.
Nel corso del seminario nazionale “La professione che serve: l’agenda nell’Italia che cambia” organizzato dal Consiglio Nazionale Ordine Assistenti Sociali e dalla Fondazione Nazionale Assistenti Sociali, era presente anche il direttore della Fondazione Terzjus Marco Livia che ha assistitito al momento delle premiazioni delle migliori esperienze di attuazione e innovazione della 328 presentate dai professionisti e dalle organizzazioni del terzo settore.
Tra i vincitori è stato premiato, con il terzo posto, il progetto “Amministrazione condivisa: coprogrammazione e coprogettazione a servizio del contrasto alla povertà alimentare” presentato dalla dott.ssa Barbara Biagini funzionaria e assistente sociale del Distretto Empoli Valdarno Inferiore accompagnata dalla collega Alessia Bracali e dal dott. Franco Doni responsabile Zona Società della Salute Empolese Valdarno, Valdelsa.
Il progetto si è sviluppato dall’esperienza formativa di eccellenza conseguita dalla dott.ssa Barbara Biagini, grazie alla frequenza del Master promosso dalla LUMSA in collaborazione con la Fondazione Terzjus ETS dove ha potuto approfondire le novità della Riforma del Terzo Settore e confrontarsi con i docenti e gli esperti della Fondazione coinvolti in esso.
Le prime 20 esperienze selezionate saranno inoltre pubblicate in un volume open access, mentre i primi cinque progetti sono stati presentati e premiati il 20 novembre a Roma, durante il seminario nazionale “La professione che serve: l’agenda nell’Italia che cambia” svoltosi all’Ara Pacis.
Una giornata che ha ribadito il valore attuale della 328 e il suo ruolo nel garantire benessere e diritti in tutto il Paese a cui ha partecipato come invitata d’onore l’On.le Livia Turco.
Presentazione sintetica del progetto “Amministrazione condivisa: coprogrammazione e coprogettazione a servizio del contrasto alla povertà alimentare”
La Società della Salute E.V.V., a seguito di apposito Avviso pubblico, avviò un percorso di coprogrammazione per individuare i bisogni locali e gli interessi espressi dagli ETS rispetto a 4 macro-aree:
- Marginalità estrema e senza dimora
- Accoglienza e integrazione delle persone stranieri
- Povertà alimentare
- Azioni di sostegno all’autonomia
Successivamente a tale percorso, che scaturì nell’approvazione di un documento programmatico che fu anche utilizzato per integrare il processo di programmazione locale (PIS / POA / PIZ), furono poi attivati degli specifici percorsi di coprogettazione, uno dei quali riguardò la povertà alimentare.
Questo percorso fu affidato alla dott.ssa Biagini che nel frattempo stava frequentando il MASTER della LUMSA e di TERZJUS. Anche in questo caso, a seguito di Avviso, furono individuate 7 realtà del TS, a cui poi si aggiunse una relazione collaborativa con Caritas, che già operavano autonomamente per l’assolvimento dei bisogni alimentare della popolazione in difficoltà.
Il percorso di collaborazione con gli ETS, grazie alle competenze acquisite durante il Master, ha portato:
- Alla creazione di una cabina di regia
- All’implementazione della diffusione degli empori solidali (da 2 a 4, con proiezioni sovracomunali)
- Alla sperimentazione del volontariato di competenza
- Alla sinergia fra gli HUB solidali per la raccolta dei generi alimentari
- All’avvio di progetti di inclusione lavorativa tramite progetti di inserimento socio assistenziale
- Alla creazione di un bollino di riconoscimento per visibilità dei partner e per sviluppo forme di micro – merchandising
- Alla creazione di angoli brico destinati al recupero, riuso e prestito di materiali per il FAIDATE
L’obiettivo, perseguito e raggiunto, è stato quello di creare un welfare comunitario, sostenibile e partecipativo capace di coniugare comunità locale, solidarietà sociale con il coinvolgimento delle imprese private e degli ETS