Qual è, a suo avviso, l’elemento più innovativo/promettente della nuova legislazione sul Terzo Settore (Codice del Terzo Settore, Impresa Sociale, 5×1000, Servizio Civile Universale)?
L’elemento più rilevante della nuova legislazione in materia di Terzo Settore a mio avviso è il riconoscimento stesso del Terzo Settore come entità giuridica autonoma e ben definita. Rispetto al passato, questa novità consente di fare chiarezza e ordine in una materia che spesso – per la sua frammentazione – ha subito le conseguenze di una scarsa considerazione. Così invece si ottiene, per mezzo di una definizione abbastanza estensiva ma non per questo meno precisa, di riconoscere al Terzo Settore una identità giuridica specifica. Un altro elemento da sottolineare, che consegue al riconoscimento giuridico, è la diversa prospettiva che il Codice introduce nel rapporto con la pubblica amministrazione, centrale e locale, nei termini di una responsabilizzazione dei soggetti civici come soggetti che possono contribuire al perseguimento di obiettivi di interesse generale. Al Terzo Settore viene riconosciuta una funzione “pubblica” che rende giustizia del suo ruolo e corregge la pigra sovrapposizione tra interesse generale e amministrazione pubblica da cui per lungo tempo siamo stati condizionati. Rispetto a questi due elementi, il resto degli interventi introdotti dalla nuova legislazione ha una portata molto meno ambiziosa e serve più che altro a fare ordine tra provvedimenti e norme accumulatisi nel tempo.
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