Il presidente di Terzjus Luigi Bobba, in udienza dal Papa in occasione dei 20 anni di vita di Assifero

Per il 20° anniversario di fondazione dell’Associazione italiana delle fondazioni e degli enti filantropici – Assifero – la presidente, Stefania Mancini ha ottenuto un’udienza speciale con Papa Francesco per i soci dell’Associazione. Grazie al suo invito, ho potuto partecipare come presidente della Fondazione Terzjus il 26 febbraio u.s. all’udienza con il Pontefice nella splendida cornice della sala Clementina all’interno del palazzo Apostolico in Vaticano. Era dal febbraio 2006 che non ero più tornato in questa sala dedicata a Clemente I, il terzo successore di San Pietro. Allora ebbi l’occasione – come presidente nazionale delle Acli – di accompagnare i dirigenti dell’associazione  all’incontro con papa Benedetto XVI, ricorrendo i 70 anni di fondazione delle Acli. Dopo una breve attesa, Papa Francesco è giunto sulla sua carrozzina e la presidente  Mancini gli ha rivolto un saluto richiamando i valori fondativi di Assifero, illustrando le molte attività svolte e soprattutto indicando le sfide che l’associazione vuole affrontare nel prossimo decennio. Assifero vuole – ha detto la presidente – essere sempre più una rete di fondazioni di famiglia, di impresa e di comunità orientate alla generazione di bene comune, alla realizzazione di maggior giustizia sociale, inclusione e cittadinanza attiva. Francesco, nel suo breve ma efficace saluto, ha richiamato l’associazione ad essere fedele a tre compiti: promuovere il bene integrale della persona umana, ascoltare le comunità locali ed essere vicina ai bisogni degli ultimi. Questi compiti ben rappresentano – ha continuato il Pontefice – l’immagine di un Dio vicino alle persone, tenero con i più deboli e misericordioso con tutti. Difficile esprimere meglio il cuore della missione di Assifero. E il Papa, proprio per dimostrare la sua vicinanza a ciascun partecipante all’incontro, ha voluto salutarci uno per uno. Quando è stato il mio turno, ho chiesto a Francesco una speciale preghiera per le persone affette da lebbra che vivono nella Repubblica democratica del Congo. Un desiderio che mi aveva formulato mia figlia Arianna che lavora per un’organizzazione umanitaria – Leprosy Mission International – che opera quotidianamente per prevenire, curare e riabilitare le persone affette dalla lebbra. Non sapevo, che di lì a poco il Papa sarebbe partito proprio per il Congo! L’udienza è stata anche un’occasione davvero speciale per reincontrare persone che non vedevo da molto tempo e con le quali ho condiviso  un cammino di impegno sociale e di promozione dei valori comunitari. I 20 anni di Assifero sono dunque iniziati con una benedizione speciale del Santo Padre e con l’impegno a non smarrire mai i valori originari che animano l’impegno quotidiano per una buona causa.

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