Qual è, a suo avviso, l’elemento più innovativo/promettente della nuova legislazione sul Terzo Settore (Codice del Terzo Settore, Impresa Sociale, 5×1000, Servizio Civile Universale)?
Innanzitutto, aver dato una definizione giuridica di ente del Terzo Settore. Da più di 20 anni il termine Terzo Settore viene usato sempre più spesso in ambito sociologico o economico senza avere alcun rilievo in ambito normativo. La definizione ha consentito di dare una chiara identità a tale universo, trovando gli elementi che accomunano diverse tipologie di soggetti che erano nati negli anni passati anche a seguito numerose di leggi di settore, connettendolo con il dettato costituzionale ove gli si riconosce il perseguimento di finalità di interesse generale. Questo apre una nuova strada di collaborazione paritaria con le istituzioni pubbliche attraverso le attività di co-programmazione e co-progettazione. Ci sono molti altri aspetti innovativi che vanno evidenziati nella Riforma: dalla riarticolazione della legislazione sull’impresa sociale, all’enfasi del ruolo fondativo e trasversale del volontariato, ai nuovi strumenti di sostegno delle attività degli enti e gli istituti di finanza sociale.
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