Qual è, a suo avviso, l’elemento più innovativo/promettente della nuova legislazione sul Terzo Settore (Codice del Terzo Settore, Impresa Sociale, 5×1000, Servizio Civile Universale)?
“La creazione del Codice unico ha portato a definire la cornice del Terzo Settore, anche se, per certi aspetti, in una maniera un po’ intrusiva. Ma sicuramente la struttura di un perimetro di condizioni nette aiuta da una parte a fare chiarezza su cosa effettivamente sia il Terzo Settore, e dall’altra, radunando in uno stesso scenario soggetti diversi con esperienze diverse, può risultare un elemento innovativo per la stessa promozione del Settore. Andando ad analizzare un elemento più specifico, direi che quello più innovativo è rappresentato dai temi della co-progettazione e della co-programmazione, perché in sé hanno un vero e proprio aspetto simbolico, oltre ad essere molto utili. Il Terzo Settore non è più soltanto una stampella da chiamare quando le cose vanno male, un “fornitore” di assistenza, spesso mal pagato o poco considerato, ma un vero e proprio soggetto riconosciuto che contribuisce in modo determinante alla costruzione della cosa pubblica.”
Continua a leggere l’intervista