Fare il volontario è una professione? Sembrerebbe un ossimoro, ma quando l’azienda mette il proprio know how al servizio della comunità, attraverso i propri collaboratori, ecco che la professione diventa anche volontariato, generando economia sociale, business etico e forme di collaborazione tra settore privato e terzo settore utili alla collettività. L’associazione Terzjus, in collaborazione con la società Eudaimon e la Fondazione Roche, ha realizzato un’indagine esplorativa su questa forma di volontariato innovativa e in rapida espansione, sia in Italia che all’estero, coinvolgendo dieci imprese medio-grandi, attive in diversi settori economici, che hanno sviluppato programmi ed iniziative per far sì che i propri dipendenti si impegnino per cause meritorie sfruttando le proprie competenze: 3M Italia, Boehringer Ingelheim, Chiesi, Edison, Gruppo Marazzato, Novacoop Piemonte, Novartis, Roche, Snam, Unipol Sai. La ricerca si basa su 24 interviste in profondità a lavoratrici e lavoratori impegnati nel volontariato, su due focus group con dirigenti aziendali per capire quale cultura organizzativa e quali misure di policy possano favorire la diffusione del volontariato di competenza e su tre studi di caso per comprendere se quest’ultimo possa essere promosso anche tramite il welfare aziendale. Il volume riporta i risultati principali dello studio ed è corredato da un inquadramento giuridico e fiscale di questa pratica sociale emergente nella legislazione italiana.
L’ebook edito da Rubbettino è disponibile qui.
A cura di:
Luigi Bobba, Cristiano Caltabiano, Francesco Frattini, Fausto Massimino, Filippo Perfumo, Gabriele Sepio, Sara Vinciguerra, Edoardo Zaccardi