Chi controlla le modifiche statutarie di una fondazione intenzionata a diventare ETS? Su un discutibile parere del Consiglio di Stato
Si annota in chiave critica un parere reso dai Giudici di Palazzo Spada, secondo i quali, in certi casi, non basta che la delibera di adeguamento dello statuto al CTS di una Fondazione intenzionata ad iscriversi al RUNTS sia sottoposta al vaglio di Notaio e Ufficio del Registro del Terzo settore, ex art. 22, CTS, ma ne occorre altresì la preventiva approvazione da parte della competente autorità di Governo in base al d.P.R. n. 361/2000.
Paolo Sanna
Chi controlla le modifiche statutarie di una fondazione intenzionata a diventare ETS? Su un discutibile parere del Consiglio di Stato
Si annota in chiave critica un parere reso dai Giudici di Palazzo Spada, secondo i quali, in certi casi, non basta che la delibera di adeguamento dello statuto al CTS di una Fondazione intenzionata ad iscriversi al RUNTS sia sottoposta al vaglio di Notaio e Ufficio del Registro del Terzo settore, ex art. 22, CTS, ma ne occorre altresì la preventiva approvazione da parte della competente autorità di Governo in base al d.P.R. n. 361/2000.
Autore: Paolo Sanna
Argomenti: Consiglio di Stato | Ets | Fondazioni