Riforma dello sport

Sport di base: serve sostenere le associazioni

Dalla survey condotta da Fondazione Terzjus, in collaborazione con Italia non profit e con il supporto di Compagnia di San Paolo su un campione di 739 associazioni e società sportive dilettantistiche (Asd e Ssd) - di cui l'82% operanti in Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta - emergono sia una certa insoddisfazione (58%), sia un affaticamento (74%) per i molteplici provvedimenti attuativi della riforma sport.

Opportunità e novità per uno sport sempre più inclusivo

L’indagine “Sport e Terzo Settore” è stata concepita con l’obiettivo principale di analizzare e comprendere le caratteristiche, le opinioni e le esigenze degli enti sportivi dilettantistici (ASD e SSD) del Nord Ovest d’Italia in relazione alle recenti Riforme normative del settore. Tale iniziativa può considerarsi quasi pionieristica e sicuramente di grande rilevanza, essendo la prima a coinvolgere in modo così esteso e partecipato il mondo delle organizzazioni sportive dilettantistiche di Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta – ma lo stesso vale anche per il resto d’Italia, in cui non si registrano altre indagini di così vasta portata – su temi cruciali e attuali come la Riforma dello Sport e la Riforma del Terzo Settore.

Proposte di semplificazione della Riforma dello Sport e di coordinamento con quella del Terzo settore

La legge delega e il percorso di attuazione della riforma dello Sport La riforma dello Sport, avviata con Legge delega 8 agosto 2019, n. 86, si presentava con obiettivi decisamente importanti e ambiziosi. Mettere ordine all’intero quadro normativo, oggi costituito da oltre 115.000 [65] Associazioni e Società sportive dilettantistiche (ASD e SSD), al fine di assicurare a questo contesto un insieme di norme e regole uniformi in grado di guidare e disegnare il futuro assetto di un mondo che ha assunto una centralità sempre più marcata anche nel sistema sociale italiano.

“Sport e Terzo settore: l’associazionismo sportivo tra due riforme”. Sintesi del report di ricerca sull’associazionismo sportivo in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta

L’associazionismo sportivo svolge una funzione cruciale nel nostro Paese promuovendo il benessere psicofisico di ampi strati della popolazione e favorendo l’inclusione sociale di persone con fragilità di varia natura (minori che crescono in famiglie impoverite, adulti e bambini con disabilità, detenuti, rifugiati, anziani soli, ecc.). Ad aprile 2024 erano circa 110mila le Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche (ASD e SSD) presenti nel Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (RASD) istituito presso il Dipartimento dello Sport.

Novità per lavoratori occasionali e volontari dello sport dilettantistico

Lavoro sportivo, con le modifiche al Tuir i compensi occasionali tornano a qualificarsi come redditi diversi. Molte le novità introdotte nel DL 71/2024, in vigore dal 1° giugno scorso e in attesa di conversione in legge. Oltre alla revisione della disciplina sul trattamento economico del volontario sportivo il DL 71/24 introduce nuove modifiche alla disciplina del lavoro sportivo di cui al Dlgs 36/2021.

La Contabilità negli enti sportivi: terzo appuntamento online il prossimo 5 marzo 2024 con i componenti del Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (CNDCEC)

Continuano gli incontri formativi promosso da Fondazione Terzjus nell’ambito del Progetto “Sport e Terzo settore” realizzato con il contributo di Compagnia San Paolo e la collaborazione del CONI e dei suoi Comitati Regionali.  Dopo i primi due incontri, il prossimo appuntamento si terrà martedì 5 marzo 2024, dalle 15:00 alle 17:00, dal titolo “Ordinamento interno […]

“Sport & Terzo settore: ASD e SSD al centro delle due Riforme”, il percorso formativo on-line in diretta comincerà oggi alle 15 dal canale youtube di Terzjus

Da oggi martedì 23 gennaio 2024 ore 15 è previsto l’inizio di un percorso formativo e di aggiornamento gratuito di 5 appuntamenti on line, tramite piattaforma zoom, in cui saranno affrontate tutte le tematiche utili ad affrontare le difficoltà operative delle ASD e SSD con la partecipazione di professionisti ed esperti del settore tra cui Avvocati, Componenti del Consiglio Nazionale del Notariato, Componenti del Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, Docenti della Scuola dello Sport del CONI e Componenti della Commissione fiscale del CONI.

Riforma dello Sport, partenza in salita

È un periodo particolarmente caldo per il mondo sportivo dilettantistico e per i suoi operatori alle prese con diverse novità normative e da ultimo con il rebus iva scatenato in piena estate a seguito dell’approvazione del decreto Pa-bis. Ma andiamo con ordine e partiamo dalla riforma dello sport. Una revisione attesa da tempo, che arriva dopo un vero e proprio percorso ad ostacoli,tra proroghe e correttivi che hanno riscritto più di una volta una disciplina che interessa oltre 115mila associazioni e società sportive dilettantistiche e che incide su un settore fondamentale della nostra economia generando quasi 80 miliardi di euro di ricavi.

Nello sport dilettantistico bonus per i contributi

Riforma dello sport: arriva l’ok definitivo sulle nuove regole per enti e lavoratori sportivi. Con il correttivo-bis, approvato il 26 luglio, si chiude la fase transitoria legata all’operatività della nuova disciplina. Diverse sono le novità che cambiano, in parte, quanto delineato dal decreto 36/2021, entrato in vigore lo scorso 1° luglio. È, anzitutto, da accogliere con favore la modifica circa le mansioni da ricondursi nelle maglie del lavoro sportivo. La loro individuazione non sarà più rimessa alla discrezionalità degli organismi affilianti del Coni, ma oggetto di un elenco tenuto (e aggiornato) dal dipartimento per lo Sport. Si conferma, dunque, quanto auspicato su queste pagine per evitare qualsivoglia disparità a livello applicativo.

“Sport e Terzo settore”, un progetto che sarà realizzato da Terzjus su incarico della Compagnia di San Paolo

Il Progetto “Sport e Terzo settore”, promosso dalla Fondazione TerzJus ETS in collaborazione con Fondazione Compagnia di San Paolo, si inserisce in una fase storica caratterizzata dai profondi interventi legati dalla riforma della disciplina dedicata agli enti del mondo sportivo professionistico e dilettantistico. L’approvazione della legge delega n. 86/2019 e l’emanazione dei cinque decreti legislativi di Riforma dello Sport segnano, per le oltre 115mila realtà sportive presenti a livello nazionale, l’avvento di un nuovo impianto normativo dal punto di vista civilistico, fiscale e gestionale.

Sport dilettanti, al Registro le comunicazioni di lavoro

Riforma dello sport: al via i nuovi adempimenti per gli enti dilettantistici in attesa delle novità in arrivo con il decreto correttivo-bis. Ma quali sono nel frattempo le norme immediatamente applicabili e quali le possibili revisioni attese per la seconda metà di luglio? Un tema che sta coinvolgendo operatori ed enti alle prese con l’avvicendamento di norme tra le quali è necessario districarsi al fine di programmare per tempo gli interventi più urgenti, tra i quali spicca l’adeguamento statutario e la comunicazione dei nuovi rapporti di lavoro sportivo (si veda la scheda riepilogativa a fianco).

Professionisti con albo esclusi dalle agevolazioni dei lavoratori sportivi

Riforma dello sport: correttivi ma anche nodi da sciogliere nel decreto approvato dal Consiglio dei ministri. Continua l’opera di revisione dei decreti di riforma, che arrivano alla vigilia dell’operatività delle nuove norme in materia di enti sportivi dilettantistici e lavoro sportivo. Le modifiche, di cui si attende l’ok definitivo, vanno a definire la figura del lavoratore sportivo escludendo dal novero tutti i soggetti che svolgono mansioni rientranti in una professione per la quale è necessaria l’iscrizione in albi professionali. Con la conseguenza che tali soggetti, a prescindere dallo svolgimento di attività lavorativa per associazioni e società sportive dilettantistiche (Asd e Ssd), resterebbe esclusi dai nuovi regimi fiscali e previdenziali del Dlgs 36/21.

Riforma dello Sport, nodo inquadramento lavoratori

La riforma dello Sport è ai nastri di partenza. Contiene anche importanti modifiche alla normativa sui rapporti di lavoro nell’ambito sportivo. Sono molte le novità su questo versante che, in mancanza delle annunciate proroghe, rischiano di partire dal 1° gennaio prossimo con alcuni importanti nodi ancora da sciogliere.

Gli enti sportivi dilettantistici tra due riforme. Un seminario per capire e correggere

Gli enti sportivi dilettantistici si trovano oggi tra le due “grandi” riforme, quella del terzo settore e quella dello sport. Tra le più di 360.000 istituzioni non profit censite dall'Istat, circa 90.000 sono associazioni o società sportive dilettantistiche. Per questo è necessario capire più a fondo le conseguenze della riforma dello sport ed eliminare la dove sono i conflitti con la riforma del terzo settore. Un seminario di lavoro il prossimo 18 giugno
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