a cura di:
Gabriele Sepio
Segretario Generale di Terzjus
[di Gabriele Sepio, pubblicato in Norme e Tributi de «Il Sole 24 Ore» del 13 marzo 2025 ]
Con l’arrivo della comfort letter da parte della Commissione europea, DG concorrenza, si chiude una fase fondamentale per l’intero comparto del terzo settore e vi è ora la necessità di fare chiarezza sui tempi e modi per regolare l’ingresso delle nuove misure fiscali (si veda sole 24 ore del 9 marzo). Un tassello, quest’ultimo, che aveva finora lasciato in sospeso tante realtà, a partire dalle ONLUS, in attesa di conoscere le regole che presiedono alla tassazione delle attività di interesse generale, ma non solo. La scelta di notificare le misure fiscali del terzo settore, incluse quelle riservate alle imprese sociali, è stata fatta nel 2017 per fornire certezza e coerenza in un quadro generale normativo che finora aveva trattato gli enti non profit a colpi di benefici fiscali non sempre coordinati con le regole generali. Un contesto frammentario, che ha impedito di attuare misure economiche uniformi e che, peraltro, è stato smantellato gradualmente anche dalle procedure di infrazione che si sono abbattute pesantemente sugli enti (dall’ICI/IMU, fino alla più recente sull’IVA degli enti associativi). Dunque, l’autorizzazione arriva in un momento storico in cui l’economia sociale e gli enti portatori di interessi collettivi hanno bisogno di un quadro giuridico e tributario che non sia più fondato su eccezioni, ma basato su un sistema dotato di una autonoma dignità. Il diritto tributario del terzo settore sarà alla base delle scelte legate ai modelli organizzativi di tante attività che sono il pilastro del tessuto sociale del Paese (dalla sanità, ai servizi sociali, socio sanitari, cultura, sport, e molto altro).
Nel Terzo settore il fisco gioca d’anticipo
Gabriele Sepio
[di Gabriele Sepio, pubblicato in Norme e Tributi de «Il Sole 24 Ore» del 13 marzo 2025 ]
Con l’arrivo della comfort letter da parte della Commissione europea, DG concorrenza, si chiude una fase fondamentale per l’intero comparto del terzo settore e vi è ora la necessità di fare chiarezza sui tempi e modi per regolare l’ingresso delle nuove misure fiscali (si veda sole 24 ore del 9 marzo). Un tassello, quest’ultimo, che aveva finora lasciato in sospeso tante realtà, a partire dalle ONLUS, in attesa di conoscere le regole che presiedono alla tassazione delle attività di interesse generale, ma non solo. La scelta di notificare le misure fiscali del terzo settore, incluse quelle riservate alle imprese sociali, è stata fatta nel 2017 per fornire certezza e coerenza in un quadro generale normativo che finora aveva trattato gli enti non profit a colpi di benefici fiscali non sempre coordinati con le regole generali. Un contesto frammentario, che ha impedito di attuare misure economiche uniformi e che, peraltro, è stato smantellato gradualmente anche dalle procedure di infrazione che si sono abbattute pesantemente sugli enti (dall’ICI/IMU, fino alla più recente sull’IVA degli enti associativi). Dunque, l’autorizzazione arriva in un momento storico in cui l’economia sociale e gli enti portatori di interessi collettivi hanno bisogno di un quadro giuridico e tributario che non sia più fondato su eccezioni, ma basato su un sistema dotato di una autonoma dignità. Il diritto tributario del terzo settore sarà alla base delle scelte legate ai modelli organizzativi di tante attività che sono il pilastro del tessuto sociale del Paese (dalla sanità, ai servizi sociali, socio sanitari, cultura, sport, e molto altro).
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Due regimi forfettari su opzione per gli enti del Terzo settore
[di Ilaria Ioannone e Gabriele Sepio, pubblicato in Norme e Tributi de «Il Sole 24 Ore» del 13 marzo 2025 ] Con il varo delle misure fiscali esordiscono anche i due regimi forfettari per gli ETS introdotti dal Codice del terzo settore, tra cui il regime destinato alle Organizzazioni di Volontariato (ODV) e Associazioni di […]
Autore: Gabriele Sepio and Ilaria Ioannone
Argomenti: Codice del Terzo Settore | Ets | regimi forfettari
“Gli enti del Terzo settore: cardine dei servizi socio-sanitari”. Andrea Bassi presenta in sintesi il Capitolo V del Terzjus Report 2024
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Argomenti: Enti del Terzo Settore | sanità | servizi socio-sanitari
Ecco la comfort letter inviata dalla DG Competition della UE al MLPS relativa ai nuovi regimi fiscali degli ETS
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Autore: Antonio Fici
Argomenti: autorizzazione della Commissione europea | fisco ue | Riforma terzo settore
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Nota M.L.P.S., 20 gennaio 2025, n. 809
Vidimazione dei registri dei volontari relativi alle sedi secondarie di un Ente del Terzo Settore.
Corte cost., 17 dicembre 2024, n. 201
Artt. 1, c. 1°, 2° e 3°, 3, c. 1°, e 7, c. 1°, lett. c), della legge della Regione Calabria 14/03/2024, n. 8.