Concluso il 16 aprile l’itinerario formativo on-line promosso dalla Fondazione Terzjus per gli enti sportivi dilettantistici

Sport e Terzo settore, novità e opportunità per gli enti alle prese con le due Riforme. Il 1 luglio 2023 segna la data di efficacia del principale provvedimento legislativo introdotto dalla riforma dello Sport (D.Lgs. 36/21) in attuazione della Legge delega 86/2019. Diverse le novità che interessano gli oltre 115mila enti dilettantistici: dall’obbligo di adeguamento statutario entro il prossimo 30 giugno, all’istituzione del Registro in cui sono trasmigrati automaticamente fino ad arrivare alla nuova disciplina fiscale e previdenziali per i lavoratori sportivi. Tematiche specifiche che sono state affrontate da Fondazione Terzjus col percorso formativo realizzato nell’ambito del progetto “Sport & Terzo settore” con il contributo di Compagnia San Paolo e la collaborazione del CONI, sia nazionale sia regionale. Un ciclo diviso in 5 moduli formativi che ha avuto inizio lo scorso 23 gennaio e si è concluso il 16 aprile scorso (v. i video ai link qui di seguito).

https://www.youtube.com/live/-E8t91tVu1c?si=JSZRv5dJUWjxFN43

https://www.youtube.com/live/XDlyxBy3rk8?si=qw_XsXA4g8ulQmoM

https://www.youtube.com/live/VkP4rOyHDXk?si=cbGcVfdloIamzr_N

https://www.youtube.com/live/tMfLQEsGQ_w?si=X3sDUYtexAyUuLHn

https://www.youtube.com/live/nHA_4x8INL4?si=LMd8KZKxZdclXZ4q

All’itinerario formativo si sono iscritti più di 700 responsabili di Asd, Ssd e professionisti appartenenti per il 75% alle Regioni interessate dal progetto, ovvero Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta; inoltre sono state piu’ di 3200 le visualizzazioni sul canale YouTube di Terzjus dove sono disponibili le registrazioni di tutti i cinque moduli formativi che hanno visto la partecipazione di professionisti e esperti del settore. In particolare, per l’approfondimento sulle nuove funzionalità del Registro istituito presso il Dipartimento per lo Sport, Aldo Alatri, componente dell’Ufficio del Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche presso Sport e Salute S.p.A., nonché il Notaio Rocco Guglielmo del Consiglio Nazionale Notariato con riguardo alla nuova procedura semplificata per l’acquisto della personalità giuridica da parte delle Associazioni sportive dilettantistiche. Esaminando sia il ruolo del Notaio quale attore di primo piano nella procedura sia le modalità applicative per perfezionare l’istanza sviluppate dal Dipartimento per lo Sport. Con riguardo alle modalità di iscrizione degli enti sportivi dilettantistici al Registro (senza assunzione della personalità giuridica) resta in ogni caso fermo il ruolo di primo piano degli Organismi sportivi affilianti del CONI/CIP, come specificato nell’intervento del Dott. Damiano Lembo, Coordinatore Nazionale degli Enti di Promozione Sportiva presso il CONI. La riforma dello Sport individua nuove forme giuridiche e criteri per lo svolgimento delle attività da parte dei sodalizi, ma non fornisce alcun inquadramento sotto il profilo rendicontale. Si rende dunque necessario verificare la regolamentazione dell’ordinamento contabile, anche con riguardo a quanto previsto nel Terzo settore. Importante sul punto sono i contributi del Dott. David Moro, Consigliere del Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (CDNCEC) con delega Enti del Terzo settore, nonché del Prof. Matteo Pozzoli, CNDCEC e Professore associato presso Università degli Studi Parthenope e Dott. Enrico Savio, Ricercatore della Fondazione Nazionale dei Commercialisti, e Professore nel corso di laurea in Giurista del Terzo settore presso l’Università di Padova. Ultimo tema riguarda poi la fiscalità. La riforma non introduce regimi tributari ad hoc modulati sul nuovo modello organizzativo degli enti sportivi dilettantistici, limitandosi a confermare le agevolazioni previgenti. Non mancano tuttavia novità, specie sotto il profilo IVA: alla riforma si sono infatti accompagnati altri interventi di restyling che hanno determinato l’introduzione di una nuova ipotesi di esenzione dall’imposta sul valore aggiunto a decorrere da agosto 2023 che, tuttavia, non si coordina con la nuova disciplina operativa dal 2025. Si tratta di una tempesta perfetta, come chiarito negli ultimi due moduli dall’Avv. Gabriele Sepio, Segretario generale di Terzjus rispetto alla quale potrebbe assumere rilevanza l’ulteriore qualifica di Associazione di promozione sociale del Terzo settore da parte degli enti sportivi al fine di minimizzare gli impatti fiscali. Ultimo incontro ha riguardato la nuova disciplina fiscale e previdenziale del lavoro sportivo che, come illustrato dal Dott. Mancino, coordinatore della Commissione fiscale del CONI, muta completamente lo scenario sinora esistente e introduce nuovi adempimenti ai quali gli enti sportivi sono tenuti a far fronte.

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