di Gianpaolo Ronsisvalle e Luca Barbari
Parole chiave: #Compliance #ResponsabilitàETS #MOG231 #fundraising #riciclaggio
ABSTRACT
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Le campagne di raccolta fondi sono fondamentali per contribuire alle attività istituzionali di interesse generale degli enti del terzo settore (ETS).
Il Codice del terzo settore (CTS) ha ampliato le possibilità di raccolta fondi, che può essere ora svolta da tutti gli enti del terzo settore ed anche in “forma organizzata e continuativa, anche mediante sollecitazione al pubblico” (art. 7).
Ma cosa succede se qualche soggetto criminale, ovviamente esterno all’organizzazione, utilizzasse queste campagne di raccolta fondi per riciclare denaro di provenienza illecita? Quali potrebbero essere le conseguenze reputazionali e, ancor prima, risarcitorie, penali e/o para-penali, dell’ente, ma anche degli amministratori chiamati a governare l’ETS secondo adeguate misure organizzative volte alla corretta gestione e (conseguentemente, anche) alla prevenzione dei reati? È la domanda che ci siamo posti scrivendo questo contributo, nato sulla scorta di un recentissimo caso concreto, ove un ETS, grazie all’oculatezza dei suoi operatori, è stato capace di intuire il pericolo, avvisando i dirigenti e quindi cautelarsi, evitando così rischi particolarmente rilevanti.
(segue)