“Sport e Terzo settore: l’associazionismo sportivo tra due riforme”. Sintesi del report di ricerca sull’associazionismo sportivo in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta

1. Premessa

L’associazionismo sportivo svolge una funzione cruciale nel nostro Paese promuovendo il benessere psicofisico di ampi strati della popolazione e favorendo l’inclusione sociale di persone con fragilità di varia natura (minori che crescono in famiglie impoverite, adulti e bambini con disabilità, detenuti, rifugiati, anziani soli, ecc.). Ad aprile 2024 erano circa 110mila le Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche (ASD e SSD) presenti nel Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (RASD) istituito presso il Dipartimento dello Sport. Si tratta di un tessuto associativo multiforme, che opera da Nord a Sud nella nostra Penisola, nei grandi centri urbani come nelle aree interne. Milioni di tesserati trovano in queste organizzazioni un’occasione per praticare una disciplina sportiva e non di rado per sconfiggere l’isolamento e il disagio sociale, anche grazie all’opera di coordinamento e rappresentanza esercitata dai 14 Enti di Promozione Sportiva (EPS) cui le ASD e SSB sono in larga misura affiliate. Nonostante l’ampiezza e la rilevanza del movimento sportivo dilettantistico esso compare solo sporadicamente sui media generalisti, non avendo lo stesso richiamo dello sport professionistico. Solo gli addetti ai lavori (giuristi, dirigenti pubblici, notai, consulenti del lavoro e una parte dei responsabili e degli operatori delle ASD E SSB) sono ad esempio al corrente che di recente il Legislatore è intervenuto con due importanti normative che modificano le regole con cui gli enti sportivi sono chiamati ad agire: da una parte la cosiddetta riforma dello sport, ossia la legge delega 8 agosto 2019, n. 86 che, attraverso cinque decreti attuativi (numeri 36-40 del 28 febbraio 2021), ha di fatto ridisegnato il sistema attraverso cui vengono promosse le discipline sportive nel nostro Paese; dall’altra, l’approvazione di qualche anno anteriore del Codice del Terzo Settore (CTS – Dlgs. n.117/2017), che ha gettato le basi per entrare in un nuovo regime di regolazione, qualora le ASD e SSD intendano acquisire la qualifica di Enti del Terzo Settore (ETS) e iscriversi al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS). 

La Fondazione Terzjus, con il sostegno della Fondazione Compagnia San Paolo, ha dato avvio nel mese di luglio 2023 al programma di ricerca-intervento “Sport e Terzo settore”, realizzato in Piemonte, Liguria e Val d’Aosta in collaborazione con la data company Italia Non Profit e i Comitati CONI presenti nelle tre regioni del Nord-Ovest. Il progetto si è sviluppato in tre fasi.  In un primo momento si è provveduto a realizzare una rassegna e un monitoraggio della normativa e degli atti amministrativi per cogliere i tratti salienti delle due riforme che interessano le ASD e SSD e per  elaborare un modello condiviso di ente sportivo dilettantistico del Terzo settore, da veicolare ai destinatari dell’iniziativa. Tale modello è stato illustrato e discusso nella successiva attività informativa-formativa, che ha coinvolto circa 800 ASD e SSD, in un ciclo di webinar tematici, organizzati tra la fine del 2023 e gli inizi del 2024. Nella terza fase è stata infine condotta un’indagine su un campione rappresentativo di ASD e SSD che operano in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.  Le organizzazioni sportive nelle tre regioni considerate sono state invitate a rispondere ad un questionario composto da 48 domande, suddivise in diverse aree tematiche: opinioni sulle riforme, affiliazioni, attività, fabbisogni e caratteristiche delle realtà associative. Al termine della campagna web sono stati raccolti 739 questionari autocompilati dalle ASD-SSD: 592 del campione nelle tre regioni nordoccidentali, 147 di un gruppo di controllo di realtà attive nel resto d’Italia. In questa sintesi si riepilogano i risultati principali della ricerca e vengono avanzate alcune proposte emerse dal lavoro di approfondimento giuridico e dal confronto con gli enti sportivi durante le sessione formative. Il rapporto integrale del progetto verrà presentato il 29 giugno 2024 a Torino e sarà presto disponibile sul sito Internet della Fondazione Terzjus (https://terzjus.it). [segue]

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