133mila iscritti al registro Terzo settore

[di Luigi Bobba, «Corriere della Sera» di martedì 18 febbraio, pag. 31]

A dispetto delle fosche previsioni di non pochi detrattori della riforma del Terzo settore, il Registro unico nazionale del terzo settore (Runts) si sta rivelando uno strumento con un’inedita capacità attrattiva.

Sono ormai quasi 133mila gli Enti del terzo settore iscritti a oggi. Di questi, quasi 40mila sono enti che non provengono da precedenti registri, ma soggetti che per la prima volta hanno deciso di emergere dall’universo indistinto delle organizzazioni non profit per assumere i caratteri e i requisiti tipici degli Ets. Questo il dato che emerge dall’ultimo Rapporto della Fondazione Terzjus – A due passi dalla meta. Verso il completamento della riforma – presentato nei giorni scorsi a Roma e scaricabile dal sito www.terzjus.it.

Concluso dunque il processo di trasmigrazione delle Aps e delle Odv e, al netto delle imprese sociali già iscritte ai registri delle Camere di commercio, l’attrattività del Registro è confermata anche dal trend delle nuove iscrizioni che, per tutto il 2024, si è attestato attorno a un migliaio al mese. Che la riforma del Terzo settore abbia ridisegnato la mappa degli Enti di terzo settore ce lo dicono anche altri dati. Sono quasi cinquemila le «nuove» imprese sociali da fine 2017 al dicembre 2023 e le due sezioni (nuove di zecca) del Runts si sono via via popolate: 340 i nuovi enti filantropici e 54 le reti associative riconosciute. Altri effetti si rilevano dal numero degli Ets beneficiari del 5X1000, passati da circa 50mila nel 2022 a quasi 5gmila nel 2023, presumibilmente in relazione alla possibilità di accedere alla misura in ragione della sola iscrizione al Runts. Ma, allargando lo sguardo al 2025 e alla imminente ricezione – almeno a detta della viceministra del Lavoro e delle politiche socia-li, Maria Teresa Bellucci – dell’autorizzazione comunitaria sui nuovi regimi fiscali degli Ets, si può ipotizzare che le quasi 2omila onlus, oggi rimaste in una specie di limbo, andranno a popolare lo stesso Registro. Il Terzjus Report 2024 affaccia altresì la possibilità, mediante una modifica normativa, che le circa 90mila associazioni sportive dilettantistiche – di cui solo poco più del 2% ha effettuato l’iscrizione anche al Runts, possano diventare «Ets di diritto», come è avvenuto con le cooperative sociali che, pur rimanendo normate dalla legge 381/91, sono imprese sociali (e dunque Ets) a tutti gli effetti. L’innovazione normativa appare motivata anche dalla recente modifica dell’articolo 33 della Costituzione che ha riconosciuto il valore educativo e sociale dell’attività sportiva. Autorizzazione comunitaria dei nuovi regimi fiscali degli Ets, raccordo e integrazione della riforma dello sport con quella del Terzo settore e rimozione dell’ormai anacronistico tetto del 5×1000 sono alcuni dei passi necessari per il completamento della riforma.

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