Le cinque parole del 5×1000. Luigi Bobba sulla “fiducia”

[pubblicato in Vita.it]

FIDUCIA

fidùcia s. f. [dal lat. fidĕre] 

atteggiamento che risulta da una valutazione positiva di fatti, circostanze, relazioni, per cui si confida nelle altrui o proprie possibilità. Produce un sentimento di sicurezza e tranquillità

C’è un passo del Barone rampante in cui Calvino rende molto bene la “dimensione incrementale” della fiducia. È quello in cui dice che «le associazioni rendono l’uomo più forte e mettono in risalto le doti migliori delle singole persone e danno la gioia che raramente s’ha restando per proprio conto, di vedere quanta gente c’è onesta e brava e capace e per cui vale la pena di volere cose buone (mentre vivendo per proprio conto capita più spesso il contrario, di vedere l’altra faccia della gente, quella per cui bisogna tener sempre la mani alla guardia della spada)». Il 5 per mille, ossia questa scelta per cui lo Stato rinuncia a una parte del suo potere per restituirlo al cittadino, rende evidente il fatto che la generazione del bene comune non è una prerogativa esclusiva dell’Amministrazione, ma che tutti i cittadini vi concorrono anche attraverso gli Enti di Terzo settore. 

La fiducia è ciò che porta un cittadino a prediligere un’organizzazione fra tante ed è legata molto al sentire una comunanza con le proprie finalità e valori. L’esistenza di un registro di Enti meritevoli di beneficiare del 5 per mille, la trasparenza dell’organizzazione e la rendicontazione delle sue azioni sono tutti elementi cruciali per conquistare la fiducia dei cittadini, ma è pur sempre vero che la fiducia è qualcosa che cresce proprio nel momento in cui si ha il coraggio di metterla in gioco.

Luigi Bobba, Presidente di Terzjus

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