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Amministrazione condivisa: il fisco segue la logica sociale

La crescente diffusione di progetti di amministrazione condivisa sul territorio e nelle comunità locali rende necessaria una chiara classificazione dei contributi erogati nell’ambito della co-progettazione sia ai fini dell’IVA e delle imposte dirette che in relazione alla normativa sugli aiuti di Stato. Tre punti che possono essere chiariti solo tenendo bene in considerazione le peculiarità dell’amministrazione condivisa, che si fonda sulla comunanza di obiettivi e sull’aggregazione di risorse fra gli enti pubblici e gli Ets partecipanti, uniti nella programmazione e progettazione, in comune, di servizi e interventi di coesione e protezione sociale. Un rapporto inedito fra pubblico e privato sociale ben distante dalla logica dello scambio.

In arrivo l’autorizzazione europea per il fisco del Terzo settore che entrerà a regime a partire dal 2026

Terzo settore e autorizzazione europea. Una attesa che stando anche alle rassicurazioni del  Vice-ministro del lavoro con delega al Terzo settore, Maria Teresa Bellucci, dovrebbe essere ormai giunta all’ultima fase, anche in conseguenza dell’intensificarsi degli scambi con Bruxelles. In ogni caso pur a fronte della richiamata accelerazione della procedura autorizzatoria i tempi di entrata in vigore delle nuove disposizioni non potranno che coincidere con il 1 gennaio 2026.

Volontariato di competenza in più di 4.000 imprese

[di Ilaria Ioannone e Gabriele Sepio, articolo pubblicato su «Il Sole 24 Ore» di giovedì 12 ottobre 2023] Con il “volontariato di competenza” in crescita i progetti che coinvolgono imprese, lavoratori e enti del terzo settore anche con il sostegno del fisco.Un modello sempre più diffuso nel contesto italiano se si tiene conto che oggi […]
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