Economia sociale: la Commissione propone modalità per sfruttarne appieno il potenziale in termini di occupazione, innovazione e inclusione sociale

Bruxelles, Comunicato stampa del 13 giugno 2023

La Commissione raccomanda misure concrete a sostegno dell’economia sociale che diano priorità alle persone e alle cause sociali e ambientali rispetto al profitto. In Europa sono attivi 2,8 milioni di soggetti dell’economia sociale, che impiegano complessivamente 13,6 milioni di persone, impegnate ad affrontare sfide importanti per le nostre società. I settori interessati sono vari, si va dai servizi sociali e di assistenza fino all’edilizia abitativa, alle attività ricreative e all’energia a prezzi accessibili; sono coinvolte società cooperative o mutualistiche, associazioni senza scopo di lucro, fondazioni e imprese sociali.

Le proposte mirano a creare condizioni favorevoli, affinché le organizzazioni dell’economia sociale possano avere successo e crescere, e a sensibilizzare in merito alle loro potenzialità, in particolare per quanto riguarda la creazione di posti di lavoro di qualità e il sostegno all’innovazione e all’inclusione sociale.

Dando seguito al piano d’azione per l’economia sociale 2021, la Commissione presenta oggi:

Un nuovo impulso all’economia sociale

Nonostante il contributo che apportano alla società, le organizzazioni dell’economia sociale incontrano spesso ostacoli nello sviluppo e nell’espansione delle loro attività, data la carenza di comprensione e riconoscimento dei loro modelli aziendali. Per risolvere questi problemi, la proposta di raccomandazione del Consiglio invita gli Stati membri a elaborare strategie globali per l’economia sociale al fine di promuovere un contesto favorevole all’economia sociale in tutti i settori coinvolti, adeguando i quadri politici e giuridici, con l’obiettivo di promuovere la creazione di posti di lavoro di qualità, stimolare l’economia locale e rafforzare la coesione sociale e territoriale.

Ad esempio, la Commissione propone misure finalizzate a:

  • elaborare politiche del mercato del lavoro che sostengano gli addetti delle imprese sociali (ad esempio attraverso la formazione), promuovano l’imprenditoria sociale e garantiscano condizioni di lavoro eque grazie al dialogo sociale e alla contrattazione collettiva;
  • riconoscere il ruolo dell’economia sociale ai fini dell’inclusione sociale, ad esempio nell’erogare servizi sociali, di assistenza e di edilizia abitativa accessibili e di alta qualità, in particolare per i gruppi svantaggiati;
  • migliorare l’accesso ai finanziamenti pubblici e privati, compresi i fondi dell’UE;
  • consentire l’accesso alle opportunità di mercato e agli appalti pubblici;
  • avvalersi delle opportunità offerte dalle norme sugli aiuti di Stato per sostenere l’economia sociale, comprese le disposizioni relative agli aiuti all’avviamento, al reinserimento dei lavoratori svantaggiati e al sostegno delle infrastrutture locali;
  • fare in modo che i sistemi fiscali sostengano l’economia sociale semplificando le procedure amministrative e prendendo in considerazione adeguati incentivi fiscali; 
  • sensibilizzare in merito all’economia sociale e ai suoi contributi, in particolare attraverso la ricerca e i dati.

La Commissione raccomanda inoltre agli Stati membri di utilizzare in modo ottimale i finanziamenti dell’UE disponibili, quali il Fondo sociale europeo Plus, il Fondo europeo di sviluppo regionale e InvestEU, per assistere gli Stati membri nel promuovere l’economia sociale. La Commissione può inoltre fornire ulteriore sostegno raccogliendo dati e svolgendo ricerche sull’economia sociale all’interno dell’UE.

Uno sportello unico per il sostegno all’economia sociale

Nell’ambito delle proposte odierne, la Commissione è inoltre in procinto di varare il portale per l’economia sociale, uno sportello unico in rete, concepito quale strumento di sviluppo delle capacità, che informa i soggetti dell’economia sociale in merito a finanziamenti dell’UE, opportunità di formazione, eventi, informazioni specifiche per paese e dove reperire risorse aggiuntive.  

Prossime tappe

Gli Stati membri discuteranno la proposta di raccomandazione del Consiglio formulata dalla Commissione in vista dell’adozione da parte del Consiglio. Una volta approvata, la proposta invita gli Stati membri ad adottare o aggiornare le loro strategie in materia di economia socialeentro 18 mesi. Si raccomanda inoltre agli Stati membri di creare uno sportello unico a sostegno dell’economia sociale, istituire punti di contatto locali e/o regionali che fungano da “ambasciatori dell’economia sociale” e nominare coordinatori dell’economia sociale nelle istituzioni nazionali per garantire la coerenza tra le politiche.

La Commissione monitorerà l’attuazione delle strategie svolgendo consultazioni periodiche con gli Stati membri tramite il comitato per l’occupazione e il comitato per la protezione sociale.

Contesto

Nel dicembre 2021 la Commissione ha presentato il piano d’azione per l’economia sociale per contribuire al successo dell’economia sociale e sfruttarne appieno il potenziale. La nuova proposta di raccomandazione del Consiglio e il portale per l’economia sociale sono due azioni annunciate nel piano. Un’altra azione è stata avviata nel marzo di quest’anno dall’accademia UE-OCSE per la politica dell’imprenditorialità giovanile (YEPA). Come confermato anche da una recente indagine Eurobarometro, l’obiettivo è affrontare i problemi che incontrano i giovani imprenditori nella fase di avviamento della loro impresa, ad esempio per quanto riguarda l’accesso ai finanziamenti e le competenze.

Inoltre, come previsto dal suo programma di lavoro, nel corso dell’anno la Commissione proporrà un’iniziativa transfrontaliera sulle associazioni per consentire loro di beneficiare appieno del mercato unico. Oggi la Commissione pubblica inoltre due documenti di lavoro dei suoi servizi per comprendere meglio le norme fiscali per i soggetti dell’economia sociale e le donazioni transfrontaliere di pubblica utilità.

Le organizzazioni dell’economia sociale svolgono un ruolo cruciale nell’affrontare le sfide sociali e promuovere condizioni di lavoro eque, coinvolgendo i lavoratori dipendenti nel processo decisionale e nella governance. Creano inoltre opportunità per gruppi sottorappresentati come le donne e i giovani e contribuiscono a rendere eque e inclusive le transizioni verde e digitale.

L’economia sociale contribuisce a conseguire gli obiettivi del piano d’azione sul pilastro europeo dei diritti sociali e gli obiettivi principali dell’UE per il 2030 approvati dagli Stati membri dell’UE, vale a dire che almeno il 78% delle persone di età compresa tra i 20 e i 64 anni abbia un lavoro, almeno il 60% partecipi a una formazione e almeno 15 milioni di persone siano sottratte alla povertà o all’esclusione sociale. Il pacchetto sull’economia sociale contribuisce inoltre all’Anno europeo delle competenze incoraggiando opportunità di sviluppo delle competenze nel settore dell’economia sociale.

Per ulteriori informazioni

Proposta di raccomandazione del Consiglio sullo sviluppo delle condizioni quadro dell’economia sociale

Documento di lavoro della Commissione: quadri fiscali per i soggetti dell’economia sociale

Documento di lavoro della Commissione: tassazione non discriminatoria degli enti caritativi e dei relativi donatori – Principi tratti dalla giurisprudenza dell’Unione

Scheda informativa

Portale per l’economia sociale, sito web

Sito web sul piano d’azione per l’economia sociale

Domande e risposte: piano d’azione per l’economia sociale

Anno europeo delle competenze

Iscrizione gratuita alla newsletter della Commissione europea su occupazione, affari sociali e inclusione

TUTTI I DIRITTI RISERVATI. È vietato qualsiasi utilizzo, totale o parziale, del presente documento per scopi commerciali, senza previa autorizzazione scritta di Terzjus.
Torna in alto

Ricevi aggiornamenti,
news e approfondimenti sulle attività di Terzjus