Si chiama LAC, Laboratorio per l’amministrazione condivisa. È un progetto di ricerca ideato e già avviato nel 2022 dalla Fondazione Terzjus con il sostegno della Fondazione Unipolis e della Consulta delle Fondazioni bancarie del Piemonte e della Liguria.
Nasce dalla constatazione che attorno alla “amministrazione condivisa” (AC) vi sia un notevole fermento ma anche molto disordine. Il LAC, mediante una ricerca intervento, si proprone di analizzare e monitorare un certo numero – 30/40 – di esperienze riconducibili sostanzialmente agli art. 55 e 56 del Codice del terzo settore (CTS). Un perimetro certamente più ristretto del complesso delle attività che possono essere riconducibili alla AC, (come i Regolamenti municipali dei beni comuni) ma che consentirà di analizzare in profondità una decina di casi di coprogrammazione e coprogettazione e di osservarne dal vivo altri quattro.
Il lavoro di ricerca, avviato già dal 2022 a seguito di un confronto con ANCI e Forum del Terzo settore, sarà orientato e coordinato con un disegno più ampio e sistematico: quello che ha portato all’emanazione nell’ottobre del 2022 da parte dell’ex Ministro del Lavoro Andrea Orlando, di un decreto che istituisce un “Osservatorio dell’Amministrazione condivisa”. L’Osservatorio non è ancora decollato ma ha già alle spalle un notevole lavoro formativo che il MPLS ha affidato ad IFEL – Istituto per la formazione degli enti locali – e che ha visto la partecipazione – grazie all’impulso di ANCI –, di circa 1.000 quadri provenienti dalle amministrazioni locali nonché un certo numero di consiglieri eletti nei Comuni e nelle Regioni e di quadri degli ETS.
Sulla scorta di questo disegno strutturale, Terzjus con il LAC intende promuovere un’analisi qualitativa del fenomeno per individuarne i punti di forza e di debolezzza, valutarne la coerenza con il dettato normativo, verificarne la correttezza procedurale e altresì provare a misurarne l’efficacia in termini di risultati.
La stella polare dell’innovazione legislativa contenura negli art. 55 e 56 del CTS risiede in quella “comunanza di scopo” ( felice espressione contenuta nella sentenza n.131 del 2020 della Corte Costituzionale) quale principio ispiratore delle relazioni tra PA ed ETS al fine di superare le strettoie di una pratica – quella dei bandi – regolata dall’unico criterio del mercato e della concorrenza; muovendosi invece nella direzione della collaborazione/cooperazione per la generazione di attività e servizi di interesse generale.
Il LAC non si limiterà all’analisi giuridisprenziale e procedurale, ma cercherà di cogliere le dinamiche che si sono messe in moto sul piano organizzativo, comunicativo nonché delle figure e delle competenze professionali necessarie per supportare una pratica così innovativa.
I risultati dell’analisi e del monitorraggio saranno raccolti in un volume dei Quaderni di Terzjus e messi a disposizione di tutti gli operatori della PA, degli ETS nonché dei professionisti e degli accademici interessati al tema. A ciò seguirà la produzione di un sussidio “Principi, orientamenti e strumenti per una “buona” amministrazione condivisa” in modo da far tesoro sia dei casi di scccesso, sia di quelli interessati da evidenti criticità sul piano procedurale, organizzativo e di conduzione.
Insomma un sussidio finalizzato a supportare – come stanno già facendo alcune Regioni – gli operatori sul campo in modo che non smarriscano la stella polare di questa importante innovazione legislativa e si orientino ad utilizzare procedure non solo appropriate ma anche efficaci.
La sfida è duplice : per le PA, che non vogliono pedissequamente rifugiarsi nel modello unico dei bandi, ma hanno l’ambizione e il coraggio di adottare strumenti innovativi; per gli ETS che possono – come prevede il CTS -, essere attivatori di proposte verso la PA di coprogettazione in modo da rispondere in modo più efficace ai bisogni sociali emergenti. Il team di ricerca, coordinato da Luigi Bobba e che si avvale delle competenze sia di accademici e professionisti, sia di un qualificato gruppo di ricercatori, lavorerà in stretto contatto con gli interlocutori istituzionali (ANCI e MLPS) e con il Forum del terzo settore.
Coloro che fossero interessati a saperne di più o a collaborare possono scrivere a [email protected] oppure a [email protected]