Roma, 10 aprile 2024
Gentile On. Bobba,
cari amici della Fondazione Terzjus,
Vi ringrazio per il gradito invito a partecipare ai lavori del convegno “Verso un diritto europeo del Terzo Settore”. Saluto tutti gli autorevoli relatori e partecipanti di questo importante momento di riflessione comune su temi di cui condividiamo l’importanza e sui quali, ciascuno per la propria parte, è al lavoro.
Purtroppo, impegni istituzionali indifferibili mi rendono impossibile essere lì con Voi, ma con questo mio messaggio intendo comunque portarVi un attestato di stima, vicinanza e partecipazione. La piena attuazione del Codice del Terzo settore, unitamente alla revisioni di aspetti gestionali e contabili all’insegna della semplificazione e adeguati alle dimensioni degli enti, rappresentano azioni prioritarie per il Governo e un mio personale impegno dichiarato con chiarezza sin dall’insediamento. Ho inteso dare immediata concretezza e impulso a quell’impegno riattivando l’interlocuzione con la Commissione europea, in relazione agli aspetti fiscali della riforma, anche con riguardo all’impresa sociale, rimasti sinora privi di efficacia e così giustamente attesi.
Il lavoro di questi mesi, portato avanti dai tecnici del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, insieme al Ministero dell’Economia e delle Finanze, all’Agenzia delle Entrate, al Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio, ci ha portato a focalizzare gli elementi conoscitivi utili a sciogliere ogni dubbio sulla piena compatibilità di queste disposizioni con il diritto dell’Unione Europea, al fine di ottenere un via libera che auspichiamo arrivi entro la fine dell’estate.
Perché è così importante andare in direzione di un diritto europeo del Terzo settore? Sostanzialmente perché l’economia sociale, seppur esista in tutta Europa, in Italia si caratterizza in modo peculiare e per certi versi unico in quanto assegna agli ETS un ruolo determinante, anche in collaborazione con le istituzioni, per garantire servizi e sostegno innanzitutto alle persone più fragili e vulnerabili.
Nel dialogo con la Commissione, l’intento è proprio quello di valorizzare e far comprendere questa complessità e gli aspetti originali del nostro ordinamento. Mi fa piacere sottolineare che abbiamo registrato una reale disponibilità e apertura da parte dei tecnici con cui ci stiamo confrontando e spiegando, con trasparenza, ogni elemento di dubbio che necessiti approfondimento.
Il Governo ha dimostrato di credere fortemente nell’azione del volontariato, dell’economia sociale e nel valore unico fatto di solidarietà e competenze di tutto il complesso mondo del Terzo Settore, pilastro portante della nostra Italia, di cui siamo davvero orgogliosi.
Per questo la nostra azione si svolge lungo tre assi portanti: semplificare, favorire e riconoscere. Semplificare le procedure, soprattutto per la gestione delle migliaia di piccole e medie organizzazioni, che rappresentano il cuore pulsante del mondo dell’associazionismo. Come sapete, abbiamo aperto un canale di confronto con il Terzo Settore e gli ordini professionali coinvolti che ha condotto all’elaborazione di un pacchetto di misure approvate ieri in Aula dalla Camera senza nessun voto contrario. Ora il Disegno di legge in materia di politiche sociali e di enti del Terzo Settore passerà all’esame del Senato e l’iter legislativo ci consentirà di migliorarlo ancora.
Favorire e sostenere l’autonoma iniziativa dei cittadini volta al bene comune, in piena attuazione dell’articolo 118 della Costituzione.
Riconoscere questo universo ricchissimo di energie e di potenziale da esprimere a cui cerchiamo di dare, ogni giorno, risposte concrete e il più possibile condivise.
Abbiamo in cantiere azioni e provvedimenti finalizzati a certificare le competenze di chi opera nel volontariato, ma anche a sostenere le organizzazioni, rilanciando, per esempio, il prezioso strumento del “Cinque per mille”, a partire dal completamento delle funzionalità del RUNTS per rendere fruibili i dati delle organizzazioni iscritte, in un circuito virtuoso di trasparenza e fiducia.
Sono certa che questa Vostra iniziativa porterà contributi importanti, a partire dal Rapporto sul quadro giuridico dell’economia sociale in Europa che leggerò con attenzione.
Auguro quindi agli organizzatori, ai relatori e ai partecipanti un proficuo svolgimento dei lavori!
Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali On. Maria Teresa Bellucci