Proposte di semplificazione della Riforma dello Sport e di coordinamento con quella del Terzo settore

Gabriele Sepio formula una serie di proposte per correggere la riforma dello sport e meglio coordinarla a quella del terzo settore

di Gabriele Sepio in, Sport e terzo settore. Opportunità e novità per uno sport sempre più inclusivo. Report di ricerca sull’associazionismo sportivo in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta

5. Sport & Terzo settore: sintesi e prospettive di riforma

Gabriele Sepio*

5.1 Premessa: la legge delega e il percorso di attuazione della riforma dello Sport La riforma dello Sport, avviata con Legge delega 8 agosto 2019, n. 86, si presentava con obiettivi decisamente importanti e ambiziosi. Mettere ordine all’intero quadro normativo, oggi costituito da oltre 115.000 [65] Associazioni e Società sportive dilettantistiche (ASD e SSD), al fine di assicurare a questo contesto un insieme di norme e regole uniformi in grado di guidare e disegnare il futuro assetto di un mondo che ha assunto una centralità sempre più marcata anche nel sistema sociale italiano.

Il percorso legislativo della riforma si è presentato fin dall’inizio piuttosto tortuoso e in salita. Una volta approvati i decreti legislativi delegati in “zona cesarini” con l’obiettivo di evitare la scadenza imposta dalla legge delega ne è emerso un quadro non del tutto omogeneo con disposizioni probabilmente chiuse troppo frettolosamente senza un adeguato vaglio e confronto preliminare con il mondo sportivo.

Il risultato iniziale, che ha tuttavia consentito di raggiungere l’obiettivo di evitare la scadenza, è stata l’emanazione, in luogo di un Testo unico, di cinque provvedimenti (i.e. decreto legislativo 28 febbraio 2021, nn. 36, 37, 38, 39 e 40), ciascuno dei quali si occupa di regolare una specifica materia in ambito sportivo [66]. Diverse sono state le tempistiche di entrata in vigore dei citati decreti legislativi [67] e numerose sono state le proroghe e gli interventi correttivi che hanno interessato i citati provvedimenti ancora prima della loro entrata in vigore. Va da sé che a fronte di una riforma di sistema i correttivi sono del tutto giustificati e anzi denotano la volontà di allineare le norme con le problematiche riscontrate in fase di prima applicazione. Tuttavia, nel caso della riforma dello sport, accanto ai fisiologici adattamenti sono stati introdotte delle vere e proprie modifiche strutturali che a volte rivedono considerevolmente le premesse iniziali [68] . A quasi cinque anni dall’adozione della Legge delega, il processo di riforma dello Sport, dunque, è ancora in fase di sviluppo; le ultime modifiche risalgono a poche settimane fa con l’emanazione del decreto legge 31 maggio 2024, n. 71 [69] che, tra gli altri, ha operato una completa revisione della disciplina sul trattamento economico dei volontari sportivi [70] . Nonostante i numerosi interventi, permangono ancora diversi nodi da sciogliere su cui questo lavoro intende avanzare alcune proposte con l’intento di fornire un contributo alla riflessione. Uno degli aspetti da valutare riguarda proprio il rapporto tra Sport e Terzo settore a partire dal coordinamento tra il Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche (RASD) e Registro unico nazionale del Terzo settore, (RUNTS). [continua]

Note:
* Avvocato e Segretario generale di Fondazione Terzjus
[65] Cfr. Rapporto del CONI su “I numeri dello sport 2019 – 2020”.
[66] In attuazione della Legge delega 86/2019 sono stati emanati, il d.lgs. 36/2021 recante riordino e riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici, nonché di lavoro sportivo, il d.lgs. 37/2021 in materia di rapporti di rappresentanza degli atleti e delle società sportive e di accesso ed esercizio della professione di agente sportivo; d.lgs. 38/2021 per il riordino e la riforma delle norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi e della normativa in materia di ammodernamento o costruzione di impianti sportivi; d.lgs. 39/2021 per la semplificazione di adempimenti relativi agli organismi sportivi; d.lgs. 40/2021 in materia di sicurezza nelle discipline sportive invernali.
[67] Il decreto legislativo n. 36/2021 è entrato in vigore il 1° luglio 2023, ad eccezione degli artt. 10, 31, 39, 40, 43-50 efficaci dal 1° gennaio 2022; i decreti legislativi nn. 37 e 38/2021 sono entrati in vigore il 1° gennaio 2023; il decreto legislativo n. 39/2021 è entrato in vigore il 31 agosto 2022; il decreto legislativo n. 40/2021 è entrato in vigore il 1° gennaio 2022.
[68] In tale contesto si inseriscono le modifiche contenute sia nel decreto legislativo 5 ottobre 2022, n. 163 (c.d. “correttivo”) sia in quello del 29 agosto 2023, n. 120 (c.d. “correttivo-bis”) mediante i quali il legislatore è intervenuto al fine di revisionare buona parte delle misure presenti nei vari decreti.
[69] Al momento della redazione del presente contributo, è in corso di esame in commissione il disegno di legge (A.C. 1902) recante la “conversione in legge del decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71, recante disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell’anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 126/2024.
[70] Infra, paragrafo 4 del presente contributo.

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