di Jessica Pettinacci
Il Progetto “Sport e Terzo settore”, promosso dalla Fondazione TerzJus ETS in collaborazione con Fondazione Compagnia di San Paolo, si inserisce in una fase storica caratterizzata dai profondi interventi legati dalla riforma della disciplina dedicata agli enti del mondo sportivo professionistico e dilettantistico. L’approvazione della legge delega n. 86/2019 e l’emanazione dei cinque decreti legislativi di Riforma dello Sport segnano, per le oltre 115mila realtà sportive presenti a livello nazionale, l’avvento di un nuovo impianto normativo dal punto di vista civilistico, fiscale e gestionale. Tuttavia, la nuova disciplina applicabile ad enti e lavoratori sportivi (D.lgs. n. 36/2021) necessita di un raccordo strutturale sia con il quadro normativo finora esistente per il settore sportivo (per buona parte ancora in vigore anche post riforma), sia con le norme di cui al Codice del Terzo settore D. Soprattutto se si considera che, per gli enti sportivi dilettantistici, la possibilità di assumere anche la qualifica di “ente del Terzo settore” è un aspetto ormai sdoganato ed espressamente contemplata proprio dalla Riforma dello Sport. Associazioni e società sportive dilettantistiche (ASD /SSD) possono, infatti, scegliere di acquisire una “doppia qualifica”, iscrivendosi sia al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche sia al Registro unico nazionale del Terzo settore.
In questo contesto di riforma si inserisce il Progetto della Fondazione Terzjus, che si propone, quale osservatorio giuridico, anzitutto di approfondire luci ed ombre del rapporto tra le due Riforme (Sport e Terzo settore), con l’obiettivo di ideare un modello condiviso di “ente sportivo dilettantistico del Terzo settore” quale standard di riferimento per le realtà affiliate agli Enti di Promozione Sportiva – reti associative del Terzo settore. Tre sono le fasi principali in cui si articolerà il Progetto:
- FASE 1: Analisi giuridica e fiscale in chiave comparativa tra Riforma dello sport e Riforma del Terzo settore e .
- FASE 2: Attività di survey finalizzata, da un lato, a valutare gli impatti delle due Riforme sulle attività degli enti sportivi dilettantistici e, dall’altro, a individuare nuovi potenziali strumenti di intervento e supporto per tali realtà.
- FASE 3: Attività formative in merito alle principali tematiche giuridico-fiscali in materia di ASD e SSD, tenuto conto delle novità della Riforma sport e delle opportunità legate alla Riforma del Terzo settore.