Codice degli appalti

Come la Riforma del Terzo settore può mettere fuori i mercanti dal tempio nei servizi ai più fragili

Il Codice unico del Terzo settore, come è ampiamente noto, ha introdotto lo strumento della cooprogrammazione e della cooprogettazione, come possibilità alternativa (e legittima anche secondo la giurisprudenza costituzionale) al codice degli appalti. Per i non addetti ai lavori, si tratta di una collaborazione prevista dalla legge tra PA e Terzo settore (enti iscritti al RUNTS) nella progettazione dei servizi pubblici.
Torna in alto

Ricevi aggiornamenti,
news e approfondimenti sulle attività di Terzjus