Irap

Irap e Terzo settore, l’obiettivo è assicurare la coerenza fiscale

Con l’entrata in vigore del Titolo X del Codice del Terzo settore nel 2026, gli enti del Terzo settore (Ets) passeranno dal regime “commerciale” a quello “non commerciale”, con un possibile aggravio fiscale legato all’Irap. La base imponibile Irap per gli Ets, basata sulle retribuzioni, potrebbe essere rivisitata per evitare disparità, ad esempio adottando il regime di favore delle associazioni sportive dilettantistiche. L’obiettivo è garantire coerenza fiscale e uniformità territoriale.

Terzo settore, Regioni al palo sulle agevolazioni Irap

Per gli enti del Terzo settore (Ets) agevolazione Irap a singhiozzo in base alle scelte delle singole Regioni. Un quadro, quello che emerge dall’analisi del trattamento Irap, che a seguito della definitiva operatività del Registro unico meriterebbe una maggiore omogeneità per garantire anche agli Ets un graduale passaggio delle agevolazioni previste oggi in massima parte a favore delle Onlus.

Il nuovo Fisco in aiuto alle attività di interesse generale

Occhi puntati sul graduale superamento dell’Irap come occasione per fornire alcune risposte da tempo attese dal mondo non profit. Una volontà che sembra emergere dalle prime indiscrezioni sulla delega fiscale e che potrebbe essere un’opportunità anche rivedere i meccanismi di applicazione del tributo per gli enti non commerciali e gli Ets. A oggi per tali enti, infatti, è prevista una duplice modalità di tassazione (articolo 10) a seconda che l’ente svolga attività esclusivamente non commerciale o commerciale.
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