Il bilancio d’esercizio 2021 degli enti “di diritto” del Terzo settore – ossia Organizzazioni di volontariato, Associazioni di Promozione Sociale e Organizzazioni non Lucrative di Utilità Sociale – sarà il primo bilancio predisposto in conformità con le nuove regole del D.M. 5 marzo 2020 “Adozione della modulistica di bilancio degli enti del Terzo settore” pubblicato in G.U. Serie Generale n.102 del 18-04-2020 e, per gli enti del Terzo settore che presentino “ricavi, rendite, proventi o entrate comunque denominate non inferiori a 220.000,00 euro”, con il Principio contabile OIC 35, “Principio contabile ETS“.
Una bella sfida per i circa 83mila enti trasmigrati e per le moltissime Onlus (che si iscriveranno per lo più una volta completato l’iter di autorizzazione delle disposizioni fiscali), chiamati a seguire disposizioni di rendicontazione omogenee al fine di rendersi quanto più intellegibili nei confronti dei terzi.
Il bilancio d’esercizio (al pari del bilancio sociale) rappresenta, peraltro, uno degli atti da depositare – da parte del rappresentante legale, di uno o più amministratori (o, in caso di loro inadempienza, dall’organo di controllo) o di un commercialista iscritto nella sezione A dell’albo (munito di delega) – nel neo costituito Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS). Una volta pubblicato nel Registro, il bilancio diverrà pubblico.
Dal bilancio, qualunque stakeholder potrà recuperare una serie di informazioni preziose per comprendere come l’ente ambisce a perseguire il proprio scopo ideale, la capacità dell’ente stesso di adempiere a vari adempimenti civilistici esistenti, la consistenza patrimoniale e finanziaria, la modalità di gestione delle risorse disponibili.
Il testo “Il bilancio degli enti del Terzo settore. Analisi del decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 5 marzo 2020 e dell’OIC 35 Principio Contabile ETS”, scritto per il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e per la Fondazione Nazionale dei Commercialisti, che Terzjus ha cortesemente chiesto di condividere, rappresenta uno sforzo (chissà se riuscito) di analisi e di sintesi dei principali orientamenti dottrinali e tecnici sul tema. In questa prospettiva, sono forniti esempi e approfondimenti di prassi professionale, in previsione della prima massiva applicazione delle nuove disposizioni di legge e tecnico-contabili, attesa con la redazione dei bilanci d’esercizio 2021.
Le tematiche operative che evidentemente possono emergere in sede di prima adozione sono molteplici, come è normale che sia visto anche che il citato D.M. 5 marzo 2020 è il primo vero “esempio normativo” di bilancio degli enti non lucrativi, settore che spazia in un contesto estremamente vivace ed eterogeneo. È, d’altra parte, chiaro che gli enti non potranno trovare nel decreto ministeriale e nel principio contabile risposta a tutti i propri dubbi, considerata la molteplicità di situazioni esistenti.
In questa logica, il testo si compone di una serie di esemplificazioni che dovrebbero servire (almeno nell’intendimento di chi scrive) a calare in una prospettiva operativa le disposizioni esistenti, cercando di fornire agli amministratori degli ETS, un’interpretazione coordinata di previsioni amministrative, rendicontative e giuridiche.
Il testo può essere scaricato liberamente cliccando qui.