[di Jessica Pettinacci e Gabriele Sepio, pubblicato in Norme & Tributi de «Il Sole 24 Ore» del 23 luglio 2024]
Terzo settore, sviluppo dell’intelligenza artificiale tra le aree prioritarie di intervento dei 25 milioni di euro stanziati dal Ministero per il 2024. Con il decreto 122/2024, registrato alla Corte dei conti il 7 agosto scorso, il Ministero del lavoro ha individuato gli obiettivi generali e le attività finanziabili attraverso il Fondo a sostegno dei progetti e delle attività di interesse generale degli enti del Terzo settore (Ets). Ciò in attuazione di quella disposizione del Codice che attribuisce al Ministero il compito di individuare, con proprio atto d’indirizzo, le aree prioritarie di intervento finanziabili con risorse annuali (art. 72 del Dlgs 117/2017 o “Cts”). Oggetto di finanziamento sono le iniziative a rilevanza nazionale promosse da parte di organizzazioni di volontariato (Odv), Associazioni di promozione sociale (APS) e Fondazioni Ets operanti in almeno 10 Regioni. Una formulazione ampia che, in sostanza, riprende il tenore del Codice del Terzo settore e si pone in linea con l’atto di indirizzo 2023. Al pari di quest’ultimo, sarà infatti possibile accedere alle risorse sia da parte delle reti associative sia da parte delle ODV/APS o fondazioni Ets, a patto che operino in almeno 10 Regioni italiane (o province autonome). Tra i beneficiari rientrano anche le Fondazioni Onlus, in quanto enti del Terzo settore “transitori” fintantoché resti in vigore il regime agevolato di cui al Dlgs 460/97.
Quanto alle attività finanziabili, si segnala la nuova area prioritaria di intervento introdotta dal Ministero. Vale a dire quella legata allo sviluppo dell’intelligenza artificiale (A.I.) allo scopo di promuovere e sostenere iniziative educative rivolte ai giovani e alle loro famiglie. 2,5 milioni di euro sono le risorse stanziate dal Ministero per il finanziamento di progetti riguardanti l’A.I., che dovranno dunque sviluppare un uso etico della stessa e delle nuove tecnologie, sia in termini di valorizzazione delle opportunità da queste offerte sia di prevenzione dei rischi che possono ostacolare il pieno sviluppo sano della persona umana. Oltre a queste tipologie di attività, saranno finanziabili anche quelle rientranti nelle aree di intervento previste secondo gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030. È il caso, ad esempio, di quelle volte al contrasto alla povertà e alle diseguaglianze, sviluppo della cultura del volontariato e dell’economia sostenibile. Concretamente, tuttavia, occorrerà attendere il provvedimento attuativo del DM 122 del 2024, al fine di valutare ulteriori specifiche in merito alle attività ammesse a finanziamento, nonché termini e modalità per l’accesso alla procedura.