Editoriali
Analisi, studi e approfondimenti sul diritto del Terzo Settore
Lo stato dell’arte del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore
Con l’indagine “Riforma in movimento 2022” possiamo contribuire a fotografare il “sentiment” degli ETS sul RUNTS e sulle novità della Riforma. Partecipa anche tu!
Per il secondo anno consecutivo il progetto torna a interpellare direttamente le organizzazioni sui temi della Riforma e della loro convivenza con essa, valutandone il grado di conoscenza e recepimento, soprattutto delle norme più recenti. In particolare, l’obiettivo di quest’anno è quello di comprendere come gli enti del Terzo Settore si stiano approcciando al RUNTS e al suo iter di iscrizione, e le percezioni e aspettative rispetto alle nuove opportunità e ai, provvedimenti attuativi emanati dal Ministero del Lavoro nel corso del 2021.
Registro unico Terzo settore: oltre 83mila enti trasmigrati e 3400 domande di nuove iscrizioni
Sono i dati riferiti dal direttore generale del Ministero del Lavoro Alessandro Lombardi intervistato da Cantiere del Terzo Settore per fare un bilancio sulla fase di avvio. Annunciate nuove modifiche alla piattaforma e l’uscita di una circolare sulle verifiche per Odv e Aps.
Cinque per mille, in corsa 12.458 Onlus. Pubblicati gli elenchi permanenti 2022 dell’Agenzia delle Entrate e del Ministero del Lavoro
Un nuovo editoriale a cura del Segretario Generale di Terzjus estratto dal suo articolo pubblicato sul Sole24Ore lo scorso 9 marzo 2022.
Terzo settore: usiamo il Registro unico come leva per il 5×1000
Il presidente di Terzjus, Luigi Bobba, commenta i primi dati sul Runts: 61mila organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale trasmigrate, 3mila nuove richieste di iscrizione. Propone di realizzare una campagna che convinca quell'italiano su due che ancora non déstina il 5x1000 a farlo e ipotizza un Fondo per la repubblica solidale analogamente a quanto fatto per la povertà educativa
I primi dati sulle nuove iscrizioni al RUNTS: un’analisi giuridica
L'analisi dei dati ad oggi 18 febbraio a quasi tre mesi dall'avvio del RUNTS. Fra gli enti sin qui iscritti: 68 sono fondazioni, 2 sono società di mutuo soccorso, i restanti 415 sono associazioni. Si tratta di enti che precedentemente non comparivano nei vecchi registri di settore delle organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e Onlus
La spinta del “Runts” al Terzo settore
Il rinnovato interesse si evince dalle oltre 3.000 domande di iscrizione al Registro unico nazionale del Terzo settore già pervenute agli Uffici competenti in soli due mesi. Ne parla Fici su Avvenire del 5 febbraio in vista del digital event organizzazzato da Avvenire e Terzjus di lunedì prossimo 7 febraio alle ore 17
Amministrazione condivisa: 5 leve per portarla a terra
La sfida per rimettere al centro la comunità, per realizzare rapporti collaborativi tra Enti del terzo settore e le Pubbliche amministrazioni e per accompagnare con adeguati provvedimenti e interventi la transizione sociale in corso in modo che sia sostenibile, equa e inclusiva, dipenderà grandemente dalle azioni che intraprenderanno sia i quadri degli ETS che gli amministratori eletti nei Comuni e nelle Regioni
Registro unico e nuove norme. Un nuovo Quaderno di Terzjus per orientarsi
Il Quaderno di Terzjus sul RUNTS è un importante contributo e sostegno per gli ETS che si trovano a dover verificare la corretta iscrizione del proprio ente dopo la sua istituzione avvenuta il 23 novembre 2021.
Le novità per il Terzo settore nella Legge di Bilancio 2022
Ricostituita la dotazione originaria del Fondo previsto dall'art. 72 del Codice del Terzo Settore.
Piano d’Azione Europeo per l’Economia Sociale: sarà la svolta?
"Ogni giorno, quasi 2,8 milioni di entità dell'economia sociale in Europa offrono soluzioni concrete e innovative alle sfide cruciali che stiamo affrontando. Esse creano e mantengono impieghi di qualità, contribuiscono all'inclusione sociale e nel mercato del lavoro dei gruppi svantaggiati e all'eguaglianza di opportunità per tutti, perseguono uno sviluppo economico e industriale sostenibile, promuovono la partecipazione attiva dei cittadini in seno alle nostre società, svolgono un ruolo rilevante nei sistemi di welfare europei e rivitalizzano le aeree rurali e spopolate".
Con queste parole si apre il Piano d'azione per l'economia sociale, adottato dalla Commissione Europea lo scorso 9 dicembre. Un impegno atteso, previsto in modo esplicito nel Piano di azione per la messa in opera del Pilastro sociale dell'UE, adottato a Lisbona la scorsa primavera, ma soprattutto il coronamento di un percorso iniziato oltre dieci anni fa.
L’Europa scommette forte sull’economia sociale. E l’Italia?
Con il Piano presentato dalla Commissione all’economia
sociale viene finalmente riconosciuto il potenziale di
rimodellare lo sviluppo economico secondo principi di
sostenibilità ambientale e sociale, stimolando la
trasformazione di cui si avverte sempre più il bisogno. E
sollecita la nomina di coordinatori nazionali che si
intestino la guida di queste strategie e il coordinamento sul
tema delle varie autorità pubbliche. Roma saprà essere
all'altezza della sfida?
Building an economy that works for people: an action plan for the social economy
La Commissione europea ha presentato oggi un piano d'azione volto a contribuire al successo dell'economia sociale europea, sfruttandone inoltre il potenziale economico e occupazionale, nonché il contributo a una ripresa equa e inclusiva e alle transizioni verde e digitale.
Iva e Terzo settore: come uscire dall’impasse
L'intervento del tributarista e segretario generale di Terzjus: "Sul tema incombe una procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea ai danni dell’Italia e trovare una soluzione rapida e coerente è quindi di fondamentale importanza. Quale strada seguire dunque? Potrebbe aiutare l’impostazione seguita dalla riforma del terzo settore che considera fiscalmente “non commerciali” le attività istituzionali svolte senza l’effettivo conseguimento di un utile
Tre sfide per il Terzo settore che verrà
In questo contributo - pubblicato nel volume "Mutamenti", edito di recente da Marsilio -, provo a delineare attraverso tre efficaci immagini le sfide che il Terzo settore ha di fronte. Infatti, la Riforma, il PNRR e il Piano d'azione dell'economia sociale UE spingono i soggetti del non profit a compiere scelte di futuro. Il Terzo settore che verrà può diventare struttura portante del Paese se saprà essere vettore di una crescita inclusiva; sentinella dei territori e delle persone che si sentono abbandonati; e attore non subalterno della democrazia digitale. Tre compiti che delineano un orizzonte dell'equità, il solo che ci può condurre ad una società giusta e più inclusiva.
“Né terzi né primi, semplicemente inclusivi”
Il termine Terzo settore sembra voler sminuire l'effettivo "valore sociale" che gli Enti associativi che ne fanno parte producono. Ma il tema non è una "questione di classifiche" ma di reale capacità di migliorare il benessere della popolazione soprattutto dei più fragili: in sintesi "vera inclusione sociale" perno sui cui ad esempio ruota la Missione 5 del PNNR. Ecco il cuore del workshop presente all'interno del calendario degli eventi del Global Inclusion 2021.
Riforma del Terzo settore: cosa aspetta il Governo a portarla a termine?
La riforma è apprezzata da più dell'80% dei soggetti interessati, ma rischia di essere sprecata in quanto la sua attuazione procede con passo troppo lento. Di rinvio in rinvio che fine hanno fatto il Registro unico del Terzo settore, l'invio alla Ue del pacchetto fiscale, il social bonus e il titolo di solidarietà? Eppure potrebbe essere un traino decisivo nella costruzione di un nuovo modello di politiche pubbliche nell'ambito del piano di Recovery
Social Lending pronto al via
Con il decreto semplificazioni (d.l. 77/2021, art.66 bis, co.10) convertito in legge il 3 agosto scorso, è stata cancellata la norma, contenuta all'interno del Codice del Terzo Settore, che prevedeva l’emanazione di un decreto del Ministero dell’Economia per la determinazione delle modalità attuative del social landing che è così diventato immediatamente attivabile.
Il terzo settore trova una nuova opportunità con l’avvio delle piattaforme di social lending.
Con il decreto semplificazioni le piattaforme saranno immediatamente operative. Saranno destinate a raccogliere piccole e grandi somme investe da persone fisiche e imprese per progetti degli enti del terzo settore.
Tante le novità per chi decide di investire nel terzo settore tra cui l'estensione della fiscalità di vantaggio prevista per i titoli di stato.
Ne ha parlato lo scorso 15 settembre su Il Sole 24 Ore il Segretario Generale di Terzjus Avv. Gabriele Sepio.
Ets degli enti religiosi, obbligazioni garantite dal patrimonio destinato
Pubblichiamo l'estratto dell’articolo apparso su il Sole 24 Ore del 14 agosto a cura di Andrea Perrone e Gabriele Sepio che tratta dell'ultima modifica al D.Lgs. 117/2017 riguardante l'effetto segregativo per il patrimonio destinato dall’ente religioso civilmente riconosciuto al ramo Ente del Terzo Settore (ETS) o Impresa sociale.
Caro ministro Orlando, ecco i 10 passi per compiere (finalmente) la Riforma del Terzo settore
Più dell'80% dei 1171 rispondenti, ha un giudizio positivo della riforma, in quanto ha introdotto una normativa unitaria per tutti gli enti del terzo settore (ETS); ma,altrettanti lamentano un iter troppo lungo e tempi di attuazione eccessivamente dilatati. La coincidenza della fase attuativa della Riforma con l'avvio delle misure del PNRR è un'occasione imperdibile per fare del Terzo settore – come ha detto il Presidente Mattarella “una struttura portante, non di supplenza ma di autonoma e specifica responsabilità per l'intero Paese.
Non solo non profit: la riforma farà decollare il Terzo settore
Il Rapporto «Terzjus Report 2021. Riforma in Movimento», presentato lo scorso 2 luglio presso la sala capitolare del Senato, mostra l’evoluzione giuridica e culturale degli enti di utilità sociale e senza scopo di lucro, in seguito all'entrata in vigore della Riforma del Terzo Settore.
Terzjus al Quirinale per presentare il primo rapporto sullo stato e sulle prospettive della legislazione sul Terzo Settore in Italia
Oggi pomeriggio, in occasione dell'evento di presentazione del Terzjus Report 2021 che si svolgerà domani 2 luglio, nella sala Capitolare del Senato, una delegazione di Terzjus ha incontrato e consegnato il Rapporto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Si scrive Terzjus Report 2021. Si legge: “Primo Rapporto sullo stato e le prospettive della legislazione del Terzo settore in Italia”
L'Osservatorio Terzjus compie un anno e il 02 luglio, con un evento in presenza e on line, festeggia con la presentazione del Terzjus Report 2021, il primo Rapporto sullo stato della Riforma del Terzo Settore
Terzo settore senza frontiere – 1. Verso una legge europea sugli enti del terzo settore
La legislazione italiana sul terzo settore, per quanto originale e fortemente innovativa, non costituisce tuttavia un caso isolato in Europa. Allo stesso modo, l’Italia non è l’unico paese in cui il settore non profit è ampiamente diffuso. A livello europeo si stanno riproponendo forti spinte verso l’adozione di una legge europea sul non profit o il terzo settore. Lo scritto – che costituisce una breve sintesi di un più ampio studio condotto dall’Autore su incarico del Parlamento europeo – introduce al tema presentando le possibili strategie che possono essere adottate per giungere all’auspicata legislazione europea. La soluzione raccomandata dall’Autore, ove accolta, porrebbe la legislazione italiana in una posizione di primo piano nel panorama legislativo internazionale in materia.
Attività commerciali del Terzo settore, Orlando firma il decreto
Via libera dal ministro del Lavoro alla disciplina delle cosiddette attività “diverse” per la cui piena operatività si attende ora la firma del Ministro delle Finanze e la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Quali sono, dunque, i criteri per lo svolgimento delle attività diverse e, in particolare, quali i limiti alle entrate derivanti da queste ultime? Le risposte in questo editoriale.
Verso il Piano di azione europeo per l’Economia Sociale
La Commissione Europea ha deciso di adottare un Piano di azione per l’Economia sociale nel quarto trimestre di quest’anno, facendo propria una raccomandazione già evocata sin dalla storica Conferenza di Strasburgo del gennaio 2014, a suo tempo promossa dalla stessa Commissione e dal Comitato Economico e Sociale Europeo.
Contributo di Terzjus alla Consultazione della CE per il Piano d’Azione UE e per l’Economia Sociale (PAES)
Di fronte alle inevitabili tensioni e squilibri sociali e territoriali che sono conseguenti alle trasformazioni accelerate nel campo della doppia rivoluzione green e digitale, cui si aggiungono le pesanti conseguenze sociali ed economiche generate dalla pandemia, è necessaria una accelerazione delle innovazioni trasformative, che bilancino gli interventi di ripresa e rilancio in direzione sociale, inclusiva, territorialmente distribuita, con capacità maggiore di adattamento alle differenze delle diverse comunità e territori. E’ ciò che un numero crescente di economisti chiama quel passaggio crescente da una economia estrattiva e poi redistributiva, ad una economia che riscopra un nuovo sense of purpose e diventi pertanto generativa di nuove forme di imprenditività diffusa e di crescita sostenibile. Per tutto questo l'Economia Sociale deve diventare una delle principali strategie e azioni parallele necessarie per promuovere una reale inclusione sociale Europea.
Tandem di futuro: servizio civile e voto a 16 anni (per il sindaco)
Due proposte che mettono al centro la questione giovanile: anticipare l'età del Servizio Civile a 16 anni, inserendola nell'alternanza scuola-lavoro per un paio di mesi di servizio in enti del Terzo settore, così come quella del voto alle elezioni comunali, sempre a 16 anni
“Riforma in Movimento”: un importante tassello del Terzjus Report 2021
Oggi si avvia "Riforma in Movimento". l'indagine digitale - promossa da Terzjus in collaborazione con Italia nonprofit -
Bene i 600 milioni sull’apprendistato duale nel PNRR. Ma…
In questo editoriale affronto il tema dell'apprendistato duale sottolineando che i 600 milioni si affiancano alle risorse per gli istituti tecnici superiori (ITS). Sarebbe necessario che, nella terza bozza del piano, queste risorse venissero incrementate e che allo stesso tempo si avviassero vere politiche attive del lavoro nonché una rimessa a punto delle norme che riguardano l'apprendistato.
Amministrazione condivisa, coprogrammazione e coprogettazione: si può aprire una nuova stagione degli enti del Terzo Settore
La presentazione del primo quaderno di terzjus è stata un'occasione per discutere delle possibili interazioni tra Istituzioni ed enti del Terzo Settore così come previsto dalla Riforma. Il 09 dicembre ne hanno discusso docenti, giuristi ed esperti, auspicando l'avvio di un potenziale nuovo processo di gestione dei Beni Comuni.
Sussidiarietà, ora si può!
Due interventi – uno di tipo giurisprudenziale, l'altro di carattere normativo – hanno impresso una svolta importante circa l'interpretazione e l'applicazione degli articoli 55 e 56 del Codice del Terzo settore (CTS). Una sentenza della Corte Costituzionale ed un emendamento al decreto “Semplificazioni” rendono finalmente possibile una vera sussidiarietà. Ora la sfida è alla Pubblica Amministrazione ed al Terzo settore.
Così la riforma del Terzo Settore può incoraggiare la filantropia d’impresa
Pubblichiamo l'intervista realizzata da Percorsi di secondo welfare, in collaborazione con la Fondazione Bracco, all'interno di un ciclo di approfondimenti sulle Fondazioni di impresa italiane. L'obiettivo è quello di ragionare trasversalmente sul ruolo che le Corporate Foundations del nostro Paese potranno giocare nel prossimo futuro, inserendo tali riflessioni in un una cornice analitica il più possibile ampia e articolata. Nell’ambito di tale iniziativa Luigi Bobba, Presidente di Terzjus, ha raccontato in che modo la filantropia di impresa si inserisce nel più ampio quadro della riforma del Terzo Settore.
Ancora un rinvio per il Decreto del RUNTS
Ancora una frenata dalle Regioni per l'approvazione del decreto di istituzione del RUNTS, fondamentale strumento previsto dalla Riforma del terzo Settore. Nella seduta della dello scorso 06 agosto della Conferenza Stato Regioni, l'opposizione del rappresentante della Provincia Autonoma di Bolzano ha impedito l'approvazione del Decreto. Il Ministro Boccia, che presiedeva la riunione, ha inserito nuovamente il punto all'Odg. nella prossima riunione che si terrà il 10 settembre.
Formazione digitale, welfare di comunità e borghi. Ecco l’Action plan del Terzo Settore del futuro
La crisi dovuta all'emergenza Covid-19 non ha risparmiato gli enti del Terzo Settore che hanno comunque svolto un ruolo determinante durante il lockdown. Con le misure di sostegno del Decreto Rilancio l'associazionismo ha sicuramente tutte le possibilità di riprendersi ma anche una nuova opportunità per pensare a macroprogetti strategici per la coesione sociale del Paese.
Quando l’interesse generale si fa impresa
La Riforma del Terzo Settore ha dato un nuovo impulso alla nascita di un imprenditorialità a vocazione sociale. Si tratta del D.Lgs. 112/2017 che contiene le regole per chi, pur operando in regime di impresa, vuole perseguire gli interessi generali.
Il Terzo settore tra concezione additivista e visione emergentista
Il terzo Settore è una risorsa solo quando è in atto una situazione d'emergenza o è da intendersi come una forma di agire che va a modificar ela realtà? In questo articolo di Stefano Zamagni cerchiamo di dare una risposta.
Più facili e rapidi gli investimenti nelle imprese sociali? Forse
Decreto economia: firmato il decreto ministeriale correttivo che corregge quello emanato nel 2015. Ecco i principali punti della legge.
La rilevanza costituzionale dei soggetti del Terzo Settore
Pier Giuseppe Torrani, Presidente Airc, in questo articolo sottolinea l’importanza della Riforma del Terzo settore come strumento per lo sviluppo del rapporto tra PA e cittadini, liberamente associati, per migliorare il welfare.
Servizio civile obbligatorio? No, meglio universale
Servizio civile obbligatorio? La proposta che in queste settimane è tornata ad emergere contiene un richiamo condivisibile, ma rischia di ignorare del tutto l’urgenza di rafforzare e ampliare l’attuale servizio civile universale.
Decreto Rilancio, 4 proposte per rimettere al centro i giovani
L'ex sottosegretario al Welfare: "Nelle misure del governo finora le nuove generazioni sono state ignorate. Come rimediare? Si potrebbe destinare un miliardo a quattro nuove misure orientate a sviluppare nuove competenze, rafforzare ed allargare il sistema duale di apprendimento, favorire l’inserimento lavorativo dei giovani e proteggere il nuovo lavoro “on demande” gestito dalle piattaforme"
Assistenti civici? Il Governo cambi strada, più Servizio civile e una App per i volontari
La proposta, per fortuna cassata, di Boccia e Decaro favoriva una sorta di statalizzazione soft del volontariato. Se si vogliono aiutare i Comuni, esigenza giustissima, si incrementi in modo significativo – 150 milioni – il Fondo per il Servizio civile. Ovvero si raddoppi il numero dei giovani che nel prossimo autunno potranno accedere al Servizio civile universale. E si segua l'esempio inglese della App per i volontari
Al Recovery Plan serve completare la riforma del Terzo settore
Esattamente quattro anni fa la veniva varata la legge 106 del 6 giugno 2016 oggi ancora in buona parte inattuata: registro unico, 5 per mille, servizio civile universale, impresa sociale, social bonus. Portare a termini i relativi provvedimenti attuativi significherebbe dare corpo alle parole del ministro Gualtieri e dotare il Paese di uno strumento importante per immaginare un nuovo modello di politiche economiche e sociali. L'intervento dell'ex sottosegretario e presidente di Terzjus, l'osservatorio sulla riforma del Terzo settore
Contributi a fondo perduto anche agli enti non commerciali
Dl rilancio, all'articolo 25. Anche le non profit possono accedere agli aiuti finanziari stanziati per il superamento dell'emergenza Covid-19. Ecco a quali condizioni.
Possiamo permetterci il lusso di lasciare a casa 80.000 giovani che vorrebbero fare servizio civile?
La Rappresentanza Nazionale dei Volontari in Servizio ha lanciato una proposta concreta e convincente: si approvino subito e tutti insieme i progetti che gli enti accreditati stanno presentando, in modo da far partire negli ultimi mesi dell’anno più di 50.000 volontari in servizio, raddoppiando di fatto i posti oggi disponibili con le risorse attribuite al Fondo nazionale per il servizio civile nel 2020. Se non ora quando?
Due proposte per dare ossigeno al Terzo settore
Ricuperare le risorse “dimenticate” del 5 per 1000 e sbloccare quelle “congelate” per le imprese sociali. Partiamo da qui per dare fiato a un comparto che rischia il collasso. L'intervento dell'ex sottosegretario al Welfare
Terzo settore necessario: tre idee per far salpare la nostra “flotta delle zanzare”
Erogare entro giugno il 5 per mille, mobilitare 80mila giovani, una App all'inglese
Una scossa al 5×1000 per far ripartire il Paese
La sussidiarietà fiscale non è una bella affermazione da esibire in qualche convegno, ma una strada che può contribuire a rafforzare le reti della solidarietà e favorire la rinascita inclusiva delle nostre comunità.
Terzjus: visione, missione e attività
L’idea di Terzjus nasce per promuovere, attraverso attività di studio e ricerca, la comprensione del nuovo “diritto comune del terzo settore”, e supportare la sua applicazione attraverso progetti di divulgazione.
Un Piano in 5 anni. Tre mosse per fare davvero universale il Servizio civile
Si può far diventare veramente universale il Servizio civile? L’aggettivo, con il quale la riforma del 2017 qualifica il nuovo servizio civile, è alquanto impegnativo, ma ben lungi dall’essere realizzato. Alcuni spunti di riflessione sull'argomento.
#CuraItalia & Terzo settore: le nuove norme sulle erogazioni liberali
La seconda puntata dell'approfondimento sul decreto curata dall'avvocato ed esperto di legislazione non profit, Gabriele Sepio: «Agevolazioni previste sia per i privati cittadini, sia per le aziende»
#CuraItalia & Terzo settore: adempimenti, assemblee e versamenti
Un approfondimento tecnico in tre puntate a cura dell'avvocato ed esperto di legislazione non profit, Gabriele Sepio. I prossimi due focus verteranno sulle erogazioni liberali per finanziarie iniziative legate al contenimento e alla gestione dell’emergenza epidemiologica e sulle previsioni di carattere finanziario e amministrativo per i settori di interesse generale
Donare, il verbo antivirus
Dalla nuova legge antisprechi alla riforma del Terzo settore, una guida in sei punti curata dall'avvocato Sepio, esperto di non profit: "Gli ultimi passaggi normativi hanno permesso di associare il dono non più solamente alle erogazioni in denaro ma anche all’assegnazione di beni per fini di utilità sociale"
Terzo settore: bilancio sociale su misura dell’ente
Nuove linee guida del bilancio sociale pubblicate lo scorso 9 agosto in Gazzetta ufficiale. Vediamo e principali.
Terzo settore: l’adeguamento guarda anche alla denominazione
Adeguamenti statutari: nuove regole e denominazioni per gli enti del Terzo Settore.
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