Articoli

Analisi, studi e approfondimenti sul diritto del Terzo Settore

Il primo quickinar sul RUNTS. Registro Unico Nazionale del Terzo Settore: forme e modalità di iscrizione

Dalla sua struttura, agli uffici preposti alla gestione, fino alle modalità di registrazione. Ecco una sintesi dell’intervento del professor Antonio Fici al primo Quickinar dell'08 marzo scorso organizzato da Terzjus, in collaborazione con CSVnet e Forum nazionale del Terzo settore. Potete seguire i quickinar in diretta o rivederli integralmente direttamente nel nostro canale youtube Terzjus.

Le cooperative di comunità nella nuova legge della Regione Lazio

La nuova legge della regione Lazio sulle cooperative di comunità, come risulta dalla comunicazione ufficiale del Consiglio Regionale, ha l'obiettivo di valorizzare le comunità locali e stimolare l’autonoma organizzazione dei cittadini, chiamati a produrre beni e servizi in chiave sussidiaria e solidale

Le reti associative nella circolare del Ministero del 5 marzo 2021

Nella recentissima circolare di cui questa breve nota di commento si occupa, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali avanza alcune proposte interpretative della normativa di riferimento delle reti associative, di significativa rilevanza pratica in vista dell’ormai prossimo avvio del RUNTS con cui presto anche le reti associative (e le loro articolazioni territoriali) dovranno confrontarsi. Di particolare interesse sono i punti dedicati alla composizione della base sociale e alle modalità di computo della consistenza minima delle reti associative, agli enti di promozione sportiva e alle loro articolazioni territoriali, all’autonomia statutaria delle articolazioni territoriali delle reti associative anche nei rapporti con lo statuto delle reti. In generale, la circolare è utile a comprendere perché la complessità organizzativa che connota le reti associative richieda per queste ultime soluzioni ad hoc.

Formazione duale e reskilling

E' necessario inserire nel Recovery Fund un investimento importante per favorire lo sviluppo del Servizio Civile Universale e misure per sostenere l'inserimento lavorativo dei giovani disoccupati, soprattutto di quelli che non hanno un titolo di studi secondario. Un percorso suggerito è quello di conseguire - attraverso una formazione duale e l'apprendistato formativo, una qualifica o un diploma professionale. Sono le misure che Luigi Bobba propone al Ministro del Lavoro per incrementare l'occupazione giovanile.

Il superbonus 110% è applicabile ad ogni categoria di immobile degli ETS ed in numero illimitato – nel rispetto delle indicazioni di legge –

Gli ultimi chiarimenti dalle risposte agli interpelli presentati all'Agenzia delle Entrate nello scorso mese di gennaio. In pratica Onlus, OdV o Aps potranno quindi richiedere il superbonus non solo per gli immobili destinati a civile abitazione ma anche per qualsiasi altro edificio da loro occupato a prescindere dalla categoria catastale e dalla destinazione d’uso urbanistica dello stesso, rispettando comunque le altre indicazioni richieste dalla legge. Articolo pubblicato sul settimanale Vita - http://www.vita.it/it/article/2021/02/08/terzo-settore-il-superbonus-110-e-applicabile-a-tutti-gli-immobili/158266/

Accessibilità al Superbonus a prescindere dalla residenzialità

Con la conversione del Decreto Rilancio (D.l. 34/2020 convertito in L. n. 77/2020), la misura agevolativa del “Superbonus” (art. 119) è stata estesa anche ad ONLUS, organizzazioni di volontariato (ODV) e associazioni di promozione sociale (APS) iscritte nei registri nazionali, regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano, nonché alle associazioni e alle società sportive dilettantistiche limitatamente agli interventi ad immobili o parti di essi adibiti a spogliatoio.

Introduzione alle “Norme di comportamento dell’organo di controllo degli enti del Terzio settore”, emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili

Lo scorso dicembre il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ha pubblicato le norme di comportamento dell’organo di controllo degli enti del Terzo settore. Un lavoro coordinato da Matteo Pozzoli e con il contributo del Consigliere delegato al Terzo Settore Maurizio Postal.

Bene i 600 milioni sull’apprendistato duale nel PNRR. Ma…

In questo editoriale affronto il tema dell'apprendistato duale sottolineando che i 600 milioni si affiancano alle risorse per gli istituti tecnici superiori (ITS). Sarebbe necessario che, nella terza bozza del piano, queste risorse venissero incrementate e che allo stesso tempo si avviassero vere politiche attive del lavoro nonché una rimessa a punto delle norme che riguardano l'apprendistato.

L’applicazione dell’art. 14, comma 2, CTS secondo una recente interpretazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Una recente Nota del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha precisato le modalità attraverso cui procedere, ai sensi dell'art. 14, comma 2, CTS, alla pubblicazione degli emolumenti, dei compensi o dei corrispettivi a qualsiasi titolo percepiti dai componenti degli organi amministrativi e di controllo, dai dirigenti, nonché dagli associati.

Co-programmazione e co-progettazione in un recente bando dell’Agenzia pugliese per la salute ed il sociale

L'ARESS Puglia ha indetto un bando avente ad oggetto la co-programmazione e la co-progettazione, nonché la successiva implementazione di interventi di assistenza sanitaria e socio-sanitaria. L'avviso regionale richiama la centralità della collaborazione tra istituzioni pubbliche ed enti del Terzo settore, in pieno rispetto dell'art. 55 del codice del Terzo settore.

Terzo settore: oltre cento milioni persi a causa dei ritardi della riforma

Il blocco sulle norme fiscali ha già fatto perdere 62 milioni della dotazione finanziaria prevista a cui se ne aggiungeranno altri nel 2021. Occorre cambiare passo. Il presidente del Consiglio convochi subito il tavolo promesso e il Ministero del Lavoro batta un colpo visto che è regolarmente escluso dalle scelte.

Il Decreto ministeriale n. 106/2020 sul RUNTS: analisi, questioni e prospettive (Parte Seconda)

È stato di recente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il tanto atteso decreto ministeriale sul funzionamento del RUNTS. Dalla prossima primavera dovrebbe essere già possibile per gli enti interessati accedere al nuovo Registro per trasmigrazione o iscrizione. Un grosso passo avanti è stato compiuto verso la completa attuazione della “grande” riforma del 2017. La lunga e complessa fase transitoria che ha caratterizzato questi ultimi anni sembra volgere al termine. In questa seconda parte dell’articolo si esaminano due profili problematici della disciplina che il decreto sul RUNTS ha reso oggi ancora più palesi. Il primo è quello del rapporto tra iscrizione al RUNTS e (acquisizione della) personalità giuridica di diritto privato. Il secondo è quello della posizione delle ONLUS rispetto all’iscrizione nel RUNTS, in questa fase transitoria caratterizzata dalla persistente assenza dell’autorizzazione europea alle misure fiscali contenute nel Codice.

Gli E.T.S. come partner di progetto delle Pubbliche Amministrazioni

Le parole di Papa Francesco e del Presidente Mattarella, in due recenti occasioni, aiutano mettere a fuoco il ruolo del volontariato e dell'impegno civico dentro questa inquietante crisi pandemica. Ma senza un riconoscimento del ruolo originale e trasformativo del Terzo settore, molte energie degli ETS rischiano di rimanere ingabbiate o non valorizzate.

L’affidamento di servizi ai sensi dell’art. 57 CTS (nota a Corte Cost. n. 255/2020)

La Corte Costituzionale torna ad occuparsi del Codice del terzo settore, in questo caso con riferimento all’art. 57, specificamente dedicato all’affidamento di servizi di trasporto sanitario di emergenza e urgenza. La soluzione della questione di legittimità è agevole, ma alcuni passaggi della Corte pongono alcuni dubbi che meritano un approfondimento cui sarà dedicato un prossimo seminario organizzato da Terzjus nel gennaio del 2021.

Amministrazione condivisa, coprogrammazione e coprogettazione: si può aprire una nuova stagione degli enti del Terzo Settore

La presentazione del primo quaderno di terzjus è stata un'occasione per discutere delle possibili interazioni tra Istituzioni ed enti del Terzo Settore così come previsto dalla Riforma. Il 09 dicembre ne hanno discusso docenti, giuristi ed esperti, auspicando l'avvio di un potenziale nuovo processo di gestione dei Beni Comuni.

Appunti e spunti in tema di impresa sociale degli enti ecclesiastici

L’ente ecclesiastico non può, in senso stretto, né assumere la qualifica di ente del terzo settore né quella, più specifica, di impresa sociale, ma può avvalersi della disciplina di cui al d.lgs. 112/2017 (come in generale di quella di cui al Codice del terzo settore) per esercitare, direttamente o indirettamente, un’attività d’impresa d’interesse generale. Ciò può avvenire in due modi: o costituendo un “ramo impresa sociale” oppure costituendo un’impresa sociale strumentale in forma di s.r.l. o di s.p.a. unipersonale. Nello scritto si conduce un’analisi costi-benefici delle due opzioni alla luce della disciplina applicabile al “ramo impresa sociale” da un parte e alla società impresa sociale dall’altra. All’argomento molto dibattuto in dottrina della separazione patrimoniale si aggiunge l’elemento della governance come fattore in certi casi determinante ai fini della scelta. Lo scritto riprende e sviluppa i contenuti della relazione presentata dall’Autore al seminario “Ente ecclesiastico e gestione delle proprie opere. Ente collegato e ramo. Opportunità e criticità”, organizzato da USMI e CISM il 27 novembre 2020.

Il virus come crash test del volontariato. Intervista al Presidente Bobba.

Riportiamo l'intervista al Presidente Bobba sull'impatto del Covid nel Terzo Settore, realizzata da Giacomo Galeazzi e pubblicata sul quotidiano digitale Interris venerdì 20 novembre. “E’ importante unire tutti gli sforzi per sconfiggere il virus e salvare la vita di tante persone. Ma non si può coltivare l’illusione che tutto tornerà come prima”, afferma l’ex presidente delle Acli e sottosegretario al Lavoro, Luigi Bobba. Tra i più autorevoli esponenti del cattolicesimo sociale italiano, presidente di Terzjus.

Patrimoni senza eredi: un’opportunità per lo sviluppo sociale. Ecco la proposta di legge

E' possibile pensare di proporre un aumento delle imposte di successione per ridurre le diseguaglianze sociali offrendo nuove opportunità e la potenzialità di risorse economiche e finanziarie a disposizione del Terzo Settore? Il testo del presente articolo è ripreso dalla rivista CIVIC "Un’eredità fertile", disponibile al download su www.becivic.it

Gli enti ecclesiastici e il diritto del Terzo settore

Per le loro caratteristiche istituzionali, gli enti ecclesiastici svolgono tradizionalmente numerose attività di interesse generale regolate dalla riforma del Terzo settore. Nel contempo, gli accordi intervenuti tra lo Stato e le singole confessioni religiose vincolano l’applicazione della disciplina italiana al rispetto della struttura e della finalità di tali enti. La riforma ha, pertanto, previsto alcune norme particolari, che consentono agli enti ecclesiastici di beneficiare del regime promozionale previsto per gli enti del Terzo settore nel ricorrere di determinate condizioni. Il presente lavoro illustra la disciplina di legge e discute, in particolare, due di tali condizioni: il regolamento, che gli enti ecclesiastici sono tenuti ad adottare per consentire, mediante un atto di autonomia privata, l’equiparazione funzionale con gli enti di Terzo settore; e il patrimonio destinato, che gli enti ecclesiastici debbono costituire per lo svolgimento delle attività regolate dalla riforma. Il presente lavoro riproduce, con l’aggiunta delle note, la relazione svolta al Convegno, Il Terzo settore tra pubblico e privato nel prisma della comparazione (Genova, 30 novembre 2020) e ripropone, con alcune modifiche, le riflessioni contenute in A. Perrone - V. Marano, La riforma del Terzo settore e gli enti ecclesiastici: un rischio, un costo o un’opportunità?, in Stato, Chiese e pluralismo confessionale, Rivista telematica (www.statochiese.it), Novembre 2018 e in A. Perrone, Gli enti religiosi civilmente riconosciuti, in G. Sepio (a cura di), La riforma del Terzo settore, di prossima pubblicazione.

Enti del Terzo settore e contrasto alla povertà educativa

Per il contrasto alla povertà educativa si avvia una procedura di selezione di proposte per la concessione di contributi, a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, per la realizzazione di progetti di interventi socio-educativi a favore di minori compresi nelle fasce d’età 0-6 anni, 5-14 anni e 11-17 anni di durata compresa tra i 24 e i 48 mesi.

Il Decreto ministeriale n. 106/2020 sul RUNTS: analisi, questioni e prospettive (Parte Prima)

Il tanto atteso decreto ministeriale sul funzionamento del RUNTS è stato pubblicato qualche settimana fa in Gazzetta Ufficiale. Dalla prossima primavera dovrebbe essere già possibile, per gli enti interessati, accedere al nuovo Registro per trasmigrazione o iscrizione su domanda. Un grosso passo avanti è stato compiuto. La lunga e complessa fase transitoria che ha caratterizzato gli ultimi anni sembra volgere al termine. Tuttavia, ai fini della completa attuazione della riforma, manca ancora una condizione indispensabile: l’autorizzazione della Commissione Europea ad introdurre nel nostro ordinamento la nuova normativa fiscale degli Enti di terzo settore e delle imprese sociali. L’articolo analizza nel dettaglio i contenuti del decreto, tenendo conto della posizione delle diverse categorie di enti rispetto al nuovo Registro, anche al fine di comprendere come alcuni elementi di criticità attualmente presenti nella disciplina possano essere efficacemente risolti.

Forme e modalità di adeguamento statutario delle associazioni non riconosciute al Codice del Terzo Settore (nota ministeriale n. 10980/2020)

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali è stato chiamato a rispondere ad un articolato quesito sull’adeguamento statutario di associazioni non riconosciute, costituite secondo la forma dell’atto pubblico, alle regole del Codice del Terzo Settore.

A tre anni dalla riforma del Terzo Settore: cosa resta da fare.

Oltre al necessario completamento degli atti amministrativi mancanti e all'urgente invio da parte del Governo alla Commissione europea delle nuove norme fiscali per gli ETS, serve mettere mano a due innovazioni importanti. Da un lato, predisporre un ristretto ma qualificato numero di emendamenti correttivi del Codice del Terzo settore da presentare nella legge di bilancio; dall'altro, dare subito avvio alla preparazione di un Action Plan per l'economia sociale e del Terzo settore nell'ambito del programma Next Generation Eu.

Sussidiarietà, ora si può!

Due interventi – uno di tipo giurisprudenziale, l'altro di carattere normativo – hanno impresso una svolta importante circa l'interpretazione e l'applicazione degli articoli 55 e 56 del Codice del Terzo settore (CTS). Una sentenza della Corte Costituzionale ed un emendamento al decreto “Semplificazioni” rendono finalmente possibile una vera sussidiarietà. Ora la sfida è alla Pubblica Amministrazione ed al Terzo settore.

Terzo settore. La riforma si muove

La legge della Toscana interviene – dopo una lunga ed articolata discussione nella Giunta e nel Consiglio regionale – per dare attuazione al Codice del Terzo settore, negli ambiti di competenza regionale, concentrandosi in particolare sull’attuazione degli articoli 55 e 56 del Codice del Terzo settore, di cui ha proposto una lettura, in anticipo rispetto alla sentenza n. 131 del 2020 e del decreto-legge “semplificazioni”. Una legge “apripista” che segna un orientamento per un inquadramento di diritto regionale del Terzo settore.

Criteri e modalità di remunerazione dei commissari liquidatori e dei membri dei comitati di sorveglianza delle imprese sociali. Nota al d.m. 26 agosto 2020

Nella Gazzetta Ufficiale del 2 ottobre 2020 è stato pubblicato il decreto riguardante i criteri e le modalità di remunerazione dei commissari liquidatori e dei membri dei comitati di sorveglianza dell’impresa sociale.

Pubblicato il primo Quaderno di Terzjus: I rapporti tra pubbliche amministrazioni ed enti non profit

Grazie al lavoro scaturito dal seminario organizzato lo scorso 11 giugno, è stato pubblicato il primo Quaderno di Terzjus a cura di Antonio Fici, Luciano Gallo e Fabio Gaglioni. Si avvia così il prezioso lavoro del comitato scientifico che, attraverso i Quaderni, offrirà contributi di elevato livello a tutta la comunità scientifica e professionale del variegato mondo del Terzo Settore.

In stampa il primo volume dei quaderni di Terzjus: “I rapporti tra pubbliche amministrazioni ed enti del terzo settore”.

La prossima settimana sarà pubblicato, e disponibile, nelle librerie e nel nostro sito, il primo “Quaderno di Terzjus” dedicato ai rapporti tra enti pubblici ed enti del terzo settore dopo la fondamentale sentenza 131/2020 della Corte Costituzionale. Pubblichiamo qui, in anteprima, la prefazione al volume del Presidente di Terzjus, Luigi Bobba.

Il 5X1000 dopo la riforma del Terzo Settore. Nel DPCM pubblicato ieri in G.U., tempi dimezzati per l’erogazione ai beneficiari

Con il DPCM del 23/07/2020, pubblicato nella G.U. Serie Generale del 17/09/2020 n. 231, è arrivata al traguardo la riforma dell’istituto del cinque per mille, inserita all’interno del più ampio processo di riforma del Terzo settore. Criteri chiari per l'individuazione dei beneficari, per la ripartizione dei contributi e per le modalità di rendicontazione e pubblicità, elementi fondamentali per definire una solida e puntuale accountability nei confronti dei soci e di tutti i cittadini che operano le scelte contributive.

Così la riforma del Terzo Settore può incoraggiare la filantropia d’impresa

Pubblichiamo l'intervista realizzata da Percorsi di secondo welfare, in collaborazione con la Fondazione Bracco, all'interno di un ciclo di approfondimenti sulle Fondazioni di impresa italiane. L'obiettivo è quello di ragionare trasversalmente sul ruolo che le Corporate Foundations del nostro Paese potranno giocare nel prossimo futuro, inserendo tali riflessioni in un una cornice analitica il più possibile ampia e articolata. Nell’ambito di tale iniziativa Luigi Bobba, Presidente di Terzjus, ha raccontato in che modo la filantropia di impresa si inserisce nel più ampio quadro della riforma del Terzo Settore.

Ancora un rinvio per il Decreto del RUNTS

Ancora una frenata dalle Regioni per l'approvazione del decreto di istituzione del RUNTS, fondamentale strumento previsto dalla Riforma del terzo Settore. Nella seduta della dello scorso 06 agosto della Conferenza Stato Regioni, l'opposizione del rappresentante della Provincia Autonoma di Bolzano ha impedito l'approvazione del Decreto. Il Ministro Boccia, che presiedeva la riunione, ha inserito nuovamente il punto all'Odg. nella prossima riunione che si terrà il 10 settembre.

Enti del Terzo settore e beni immobili confiscati alla criminalità organizzata

Lo scorso 30 luglio, l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ha pubblicato un bando volto ad individuare gli enti collettivi cui assegnare, direttamente e a titolo gratuito, determinati beni immobili confiscati in via definitiva, al fine di destinare i medesimi a finalità sociali.

Formazione digitale, welfare di comunità e borghi. Ecco l’Action plan del Terzo Settore del futuro

La crisi dovuta all'emergenza Covid-19 non ha risparmiato gli enti del Terzo Settore che hanno comunque svolto un ruolo determinante durante il lockdown. Con le misure di sostegno del Decreto Rilancio l'associazionismo ha sicuramente tutte le possibilità di riprendersi ma anche una nuova opportunità per pensare a macroprogetti strategici per la coesione sociale del Paese.

Buone notizie per l’associazionismo ed il Volontariato in Toscana!

Dopo la recente sentenza della Corte Costituzionale, è stata da poco approvata la Legge Regionale 47/2020: "Norme di sostegno e promozione del Terzo settore toscano". E' la prima norma regionale che incentiva l'applicazione degli artt. 55-56 della Riforma favorendo uno sviluppo dell'associazionismo maggiormente ancorato ai bisogni dei cittadini.

Non c’è Terzo Settore senza diritto del Terzo Settore

Lo scorso 11 giugno, alla presenza “virtuale” di circa 300 partecipanti, si è svolto il primo seminario on-line organizzato da Terzjus, La registrazione integrale del seminario è reperibile nel sito dell’Osservatorio. Le note che seguono costituiscono la rielaborazione della mia introduzione e delle mie conclusioni al seminario. Ci si sofferma sulle sfide e le opportunità nascenti dagli articoli 55 e 56 del Codice, anche alla luce degli spunti forniti dagli autorevoli relatori intervenuti durante l’evento.

Decreto Rilancio, 4 proposte per rimettere al centro i giovani

L'ex sottosegretario al Welfare: "Nelle misure del governo finora le nuove generazioni sono state ignorate. Come rimediare? Si potrebbe destinare un miliardo a quattro nuove misure orientate a sviluppare nuove competenze, rafforzare ed allargare il sistema duale di apprendimento, favorire l’inserimento lavorativo dei giovani e proteggere il nuovo lavoro “on demande” gestito dalle piattaforme"

Assistenti civici? Il Governo cambi strada, più Servizio civile e una App per i volontari

La proposta, per fortuna cassata, di Boccia e Decaro favoriva una sorta di statalizzazione soft del volontariato. Se si vogliono aiutare i Comuni, esigenza giustissima, si incrementi in modo significativo – 150 milioni – il Fondo per il Servizio civile. Ovvero si raddoppi il numero dei giovani che nel prossimo autunno potranno accedere al Servizio civile universale. E si segua l'esempio inglese della App per i volontari

Al Recovery Plan serve completare la riforma del Terzo settore

Esattamente quattro anni fa la veniva varata la legge 106 del 6 giugno 2016 oggi ancora in buona parte inattuata: registro unico, 5 per mille, servizio civile universale, impresa sociale, social bonus. Portare a termini i relativi provvedimenti attuativi significherebbe dare corpo alle parole del ministro Gualtieri e dotare il Paese di uno strumento importante per immaginare un nuovo modello di politiche economiche e sociali. L'intervento dell'ex sottosegretario e presidente di Terzjus, l'osservatorio sulla riforma del Terzo settore

Possiamo permetterci il lusso di lasciare a casa 80.000 giovani che vorrebbero fare servizio civile?

La Rappresentanza Nazionale dei Volontari in Servizio ha lanciato una proposta concreta e convincente: si approvino subito e tutti insieme i progetti che gli enti accreditati stanno presentando, in modo da far partire negli ultimi mesi dell’anno più di 50.000 volontari in servizio, raddoppiando di fatto i posti oggi disponibili con le risorse attribuite al Fondo nazionale per il servizio civile nel 2020. Se non ora quando?

Enti del Terzo Settore: erogazioni liberali più sistematiche e organiche con il nuovo Codice

In vista dell’imminente messa in funzione del Registro unico nazionale (RUNTS), il presente contributo intende illustrare la disciplina dei benefici fiscali che il Codice del Terzo Settore (CTS) riconosce alle erogazioni effettuate a favore degli Enti del Terzo settore (ETS). Il d.lgs. 117/2017 ha unificato l’articolato sistema di agevolazioni previsto dalla normativa previgente, introducendo apposite misure di vantaggio per le persone fisiche e giuridiche che sceglieranno di erogare denaro o beni in natura agli enti non profit (art. 83 CTS), in vigore già dal 1° gennaio 2018 nei confronti di Onlus, organizzazioni di volontariato (ODV) e associazioni di promozione sociale (APS). Come vedremo nel prosieguo, la convenienza delle diverse agevolazioni messe in campo è strettamente legata alla tipologia di erogazione effettuata e al soggetto donatore. Si cercherà quindi di esaminare le singole scelte a disposizione del contribuente, tenuto conto anche di questa fase di transizione dove, in attesa dell’attuazione del RUNTS e degli specifici decreti ministeriali di attuazione, non tutte le disposizioni sono pienamente operative.
Torna in alto

Ricevi aggiornamenti,
news e approfondimenti sulle attività di Terzjus